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Ne hanno parlato persino a tg, come se esistessero fumetti per bambini e per bambine
E' ancora più sporca la cosa, non è solamente "scrivendo bambini si escludono le bambine".
L'asterisco, nell'uso malato che ne fanno questi linguisti moderni, si rivolge soprattutto a chi non si sente né maschio, né femmina, ma si sente entrambi o nessuno dei due, e che quindi potrebbe offendersi con una declinazione esclusivamente maschile o femminile.
Più meschinamente dunque qui si vuole introdurre l'idea che i bambini si offendano in quanto non riescono ancora ad identificare il proprio sesso anche in giovane età. Quindi viene posto un problema (di fatto ai genitori) che in realtà i bambini non hanno, ma che può influenzare la loro mente se si impongono loro certi concetti in età così precoce.
Lo scopriranno a 14-15 anni se piace la patata, la carota od entrambe, no? E' una questione che si faranno dopo loro stessi. Lasciate stare i bambini e fateli crescere in modo naturale, poi saranno loro a decidere in pubertà e da maturi cosa fare del loro corpo o delle loro emozioni.