Il virus abbassa il valore dei cartellini. E Donnarumma...

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 14 marzo, il coronavirus rischia di fare dei disastri enormi anche nel mondo del calcio: c'è il rischio crac per la Serie A (QUI
http://www.milanworld.net/il-calcio...ausa-del-coronavirus-vt87332.html#post2026511 )

E ciò riguarda anche il valore dei cartellini dei giocatori, che si abbasseranno. Ciò riguarderà anche il Milan. Il club rossonero potrebbe decidere di sacrificare Donnarumma, ma il prezzo del portiere, in tempo di crisi, potrebbe cambiare.
 

A.C Milan 1899

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 14 marzo, il coronavirus rischia di fare dei disastri enormi anche nel mondo del calcio: c'è il rischio crac per la Serie A (QUI
http://www.milanworld.net/il-calcio...ausa-del-coronavirus-vt87332.html#post2026511 )

E ciò riguarda anche il valore dei cartellini dei giocatori, che si abbasseranno. Ciò riguarderà anche il Milan. Il club rossonero potrebbe decidere di sacrificare Donnarumma, ma il prezzo del portiere, in tempo di crisi, potrebbe cambiare.

Da un lato la cosa è positiva, visto che prima con l’affare Bale e poi con l’affare Neymar il valore dei cartellini aveva avuto una inflazione clamorosa.

Un calcio dove delle promesse dal futuro tutt’altro che certo costano 35/40 milioni solo per aver fatto qualche buona partita dopo essere sbucati fuori dal nulla qualche mese prima non è più sostenibile.

Prendete la formazione titolare del Milan 2004/2005 (il più forte Milan degli anni 2000 e la più forte formazione dal 2000 ad oggi in generale, Barca di Guardiola a parte) e calcolate quanto costerebbe costruire una squadra del genere oggi.

Se siamo in questa situazione adesso lo dobbiamo non solo alla gestione approssimativa e miope che abbiamo dovuto subire dal post-Atene al 2012 e alla gestione criminale e in malafede che abbiamo dovuto subire dal 2012 ad oggi, ma anche al fatto che, contemporaneamente a questa malagestione, i casi Bale e Neymar abbiano alzato enormemente la posta.

Se non ci fossero stati quei colpi folli ora i cartellini non sarebbero arrivati a costare così tanto e probabilmente anche un club nelle nostre condizioni avrebbe potuto permettersi giocatori molti più forti, rendendo la risalita decisamente più facile.

Il connubio di:

1. Gestione prima approssimativa e poi criminale con annessa smobilitazione.

2. Inflazione folle dei prezzi dei cartellini.

3. Fair play finanziario che fa si che nemmeno se ci avesse preso Arnault avrebbe potuto spendere per comprare i migliori giocatori.

È stato davvero una tempesta perfetta che ci ha travolto, dove ogni tassello sembrava perfettamente funzionale al nostro declino (perché sarebbe bastato che ne mancasse anche uno solo dei tre elencati sopra affinché fosse molto più semplice rialzarsi).

Speriamo che da questa crisi oltre che un paese più unito e forte possa nascere anche un calcio meno folle e plutocratico.
 

Jino

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Il calcio è completamente congelato, forse a qualche giornalista sfugge.
 

A.C Milan 1899

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Vedrai i giornalai la troveranno.

Si ma aldilà di quello che scrivono loro io parlavo poi del test della realtà. Di quello che accadrà realmente. E credo che da questa crisi uscirà un calcio diverso, si spera più sano, dove non vedremo molti fuoriclasse ammassati in panchina in tre o quattro clubs e gli altri che devono spender i PIL di nazioni del terzo mondo (esagero volutamente) per permettersi gente che inizia a stoppare il pallone a San Siro e finisce a Cologno Monzese.

Cioè per rendere l’idea della follia che è diventata il calcio: nel 2006 per 45 milioni di euro prendevi la più forte punta del mondo (visto che Ronaldo il fenomeno era calato moltissimo), ovvero Sheva. Nel 2019 con 35 milioni prendi uno come Piatek, che perfino dopo un anno intero a far ridere costa ancora 28 milioni, la cifra che ci ha dato l’Hertha.

Siamo ben oltre la follia.
 
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