Il Fair Play Finanziario parla di fair value.
Dunque si può presumere che esso si avvicini ai principi contabili internazionali.
Secondo tali principi (IFRS/IAS) esistono 2 concetti che l'articolista non ha l'accortezza di spiegare.
1) Soggetto under common control e concetto di "control"--> Si intende ricercare quale sia il "proprietario" effettivo di un soggetto, indipendentemente dalla forma giuridica e dalla struttura societaria. Chi effettivamente, economicamente controlla, controlla "anche" formalmente. E' l'idea di Berlusconi che attraverso una sua qualsiasi azienda (indipendentemente formalmente dal milan) finanzia il milan. Il soggetto di riferimento è lo stesso. Quindi, se il fpf ricalca (come pare) gli ias, non può aggirare la regola in questo modo. Questo nel caso di entrata considerata esclusivamente dal punto di vista reddituale.
2) Concetto di fair value. Il concetto di fair value introdotto dagli IAS sarebbe "il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili". In un'ottica di questo genere, il fair value si avvicina molto al suo valore di mercato. Proprio in ragione di ciò, il metodo principale di riconoscimento del fair value è verificare quale sia il valore (in questo caso dell'attività) che IL MERCATO riconosce allo stesso. Questo considerando la sponsorizzazione come un intangible a livello patrimoniale.
Alla luce di questo, una sponsorizzazione con un dislivello economico così lampante fra le parti, sarebbe da iscrivere in bilancio a un valore ben inferiore della somma elargita effettivamente a livello di cash flow, proprio perchè un qualsiasi altro sponsorizzatore non darebbe mai al psg una sponsorizzazione del genere così, senza senso.
Io aspetto e guardo. Se è fatto con un minimo di logica, questi articoli, queste politiche, queste "manovre" sono spazzatura da due soldi.