Io non ci vedo particolari dietrologie.
Se non avessero voluto che si candidasse l'idea dietro Georgescu, non avrebbero fatto correre Simion, che bene o male ha raccolto infatti lo stesso bacino di voti e propaganda le stesse idee.
Semplicemente, come nel caso francese, c'è chiaramente un'anima di circa metà del paese romeno che è legata al sovranismo e affascinata dalla democratura in salsa ungherese, e l'altra metà (leggermente di più) che è saldamente pro ue e pro nato.
Il fatto è che al secondo turno, la parte più "estrema" viene naturalmente isolata dalle frange più moderate che si coalizzano scegliendo il male minore.
Puoi prendere anche il 40, 45, 48 al primo turno, ma hai gia comunque esaurito il tuo bacino di voti.
Se dall'altro lato hai 3 candidati, due al 20 e uno al 13, che sono molto piu simili tra di loro e sono concordi nel definirti un pericolo, al secondo turno succede l'ovvio e tu ti tieni stretto il tuo 46,47% e vai a casa.
Succede con la Le Pen, succede con Simion, succede.
Non ci sono complotti o altro. Semplice funzionamento del sistema.
Se non ci fosse il secondo turno, tranquilli che al primo l'opposizione si sarebbe coalizzata già dal primo e lui non avrebbe vinto comunque.
Come non avrebbe vinto comunque Georgescu se lo avessero lasciato correre.
C'è anche un altro punto interessante: mi chiederei perchè la diaspora rumena tende a votare massicciamente pro Simion nei paesi liberi e democratici, e pro Nicosur nei paesi autoritari e liberticidi.
La risposta è ovvia: è facile cantare le meraviglie degli autoritarismi comodi in un paese democratico.
Chi purtroppo le vive giornalmente, conosce bene i rischi di affidarsi ad apprendisti stregoni del calibro di Fico, Orban, Simion/Georgescu e compagnia cantante.