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Il derby di ieri è andato malissimo, forse come peggio non poteva andare, e dall’ennesimo esame di maturità contro una big ne usciamo sconfitti e ridimensionati.
Poteva essere il momento della svolta perché in caso di vittoria avremmo mandato a -4 i cugini e , addirittura, a -7 la Roma (in attesa del recupero Lazio-Udinese).
Aspettavo questo derby con molta ansia e curiosità perché il nostro milan viaggiava col vento in poppa, eravamo infatti dati per favoriti, mentre dall’altra parte avevamo i cugini in netta difficoltà fisica e tecnica, non di spogliatoio .
Tengo a precisare questo ultimo aspetto perché l’inter perdendo Icardi ha sicuramente perso il miglior giocatore ma ha compattato lo spogliatoio.
Ero certo che le fatiche di coppa del giovedi sera e le scorie di una cocente eliminazione dalla coppa si sarebbero fatte sentire se noi li avessimo messi in difficoltà.
Temevo molto questo derby però al tempo stesso e non mi fidavo affatto dell’Inter perché il derby è sempre una partita a se’ e perché basta un episodio per far scattare la scintilla e invertire i favori del pronostico.
Non sapevo Gattuso che partita avesse in mente di giocare ma speravo nell’impostazione di una tattica intelligente perché contro una squadra in difficoltà e con la fatica del giovedi nelle gambe inevitabilmente nel secondo tempo avremmo avuto più brillantezza.
Immaginavo una partita bloccata a livello tattico perché , a conti fatti, il punticino biscottato avrebbe fatto comodo a tutti.
E invece pronti e via e l’Inter la sblocca, complice una nostra serie di errori madornali, basti pensare che in area nell’occasione del gol vi erano due interisti e sei milanisti : sponda di Martinez , uno dei due nerazzurri, gol di Vecino , il secondo nerazzurro, e i nostri a giocare alle belle statuine.
Questo gol credo abbia fatto da spartiacque nella mente dei giocatori e dei tecnici e abbia cambiato gli scenari tattici della gara. E’ successo a questo punto un qualcosa che mi ha molto sorpreso.
Gattuso, forse ancora memore delle accuse di non-calcio del derby di andata, cambia ripetutamente modulo e posizioni in campo e ordina ai suoi di andare a prendere alta l’inter.
Ne usciamo sistematicamente con le ossa rotte con l’Inter che manda a vuoto il nostro ridicolo pressing , ci imbuca tra le linee e ci fa passare un primo tempo orribile.
La squadra in difficoltà tecnica ora siamo noi.
Il gol del due a zero poi spacca definitivamente la partita e il mister decide di giocare la mossa della disperazione passando al doppio centravanti di un 4-4-2 e mettendo giocatori in ruoli fortemente adattati, vedi Kessie terzino destro.
Non fosse che prima del cambio il milan accorcia con Baka, ora il punteggio recita milan – inter 1-2.
A questo punto era proprio indispensabile stravolgere la squadra anche nonostante il gol dell’1-2 con tanto tempo da giocare e l’inerzia dalla nostra parte?
L’Inter sembrava sulle gambe, non era il caso di non spaccare la squadra ma giocare con pazienza?
Questa mossa francamente non l’ho capita.
Alla fine il derby lo perdiamo ma il messaggio più drammatico il mister lo lancia a fine gara : questo milan, a detta di Gattuso, non può minimamente azzardare un pressing alto e non può giocare nessun altro tipo di calcio se non quello che contempla 10 giocatori sotto palla. Non appena i nostri reparti si spaccano facciamo acqua da tutte le parti e perdiamo solidità difensiva.
Il calcio che possiamo proporre è quello che abbiamo giocato nel derby di andata, contro il napoli e contro ogni avversario da ‘rispettare’ e ‘temere’.
Si valuti bene questo aspetto nella costruzione della rosa per il prossimo anno perché cosi non si va da alcuna parte.
Andare in champions con questa filosofia, con questa mentalità e con questi limiti non pagherebbe.
A Leo e Maldini il compito arduo di capire i limiti della rosa e le responsabilità/validità del mister.
Ieri abbiamo resuscitato i morti, divido le colpe tra giocatori, tecnico e dirigenti.
La nostra stagione resta chiaramente positiva e la posizione in classifica rispecchia le ambizioni di inizio anno, non è un processo al mister ma solo uno spunto per riflettere e capire il buco nero tattico del nostro calcio che ci permette di essere efficaci... a metà.
Ha ragione gattuso o è lecito pretendere che si alzi la coperta senza prendere imbarcate???
Forza milan.
Poteva essere il momento della svolta perché in caso di vittoria avremmo mandato a -4 i cugini e , addirittura, a -7 la Roma (in attesa del recupero Lazio-Udinese).
Aspettavo questo derby con molta ansia e curiosità perché il nostro milan viaggiava col vento in poppa, eravamo infatti dati per favoriti, mentre dall’altra parte avevamo i cugini in netta difficoltà fisica e tecnica, non di spogliatoio .
Tengo a precisare questo ultimo aspetto perché l’inter perdendo Icardi ha sicuramente perso il miglior giocatore ma ha compattato lo spogliatoio.
Ero certo che le fatiche di coppa del giovedi sera e le scorie di una cocente eliminazione dalla coppa si sarebbero fatte sentire se noi li avessimo messi in difficoltà.
Temevo molto questo derby però al tempo stesso e non mi fidavo affatto dell’Inter perché il derby è sempre una partita a se’ e perché basta un episodio per far scattare la scintilla e invertire i favori del pronostico.
Non sapevo Gattuso che partita avesse in mente di giocare ma speravo nell’impostazione di una tattica intelligente perché contro una squadra in difficoltà e con la fatica del giovedi nelle gambe inevitabilmente nel secondo tempo avremmo avuto più brillantezza.
Immaginavo una partita bloccata a livello tattico perché , a conti fatti, il punticino biscottato avrebbe fatto comodo a tutti.
E invece pronti e via e l’Inter la sblocca, complice una nostra serie di errori madornali, basti pensare che in area nell’occasione del gol vi erano due interisti e sei milanisti : sponda di Martinez , uno dei due nerazzurri, gol di Vecino , il secondo nerazzurro, e i nostri a giocare alle belle statuine.
Questo gol credo abbia fatto da spartiacque nella mente dei giocatori e dei tecnici e abbia cambiato gli scenari tattici della gara. E’ successo a questo punto un qualcosa che mi ha molto sorpreso.
Gattuso, forse ancora memore delle accuse di non-calcio del derby di andata, cambia ripetutamente modulo e posizioni in campo e ordina ai suoi di andare a prendere alta l’inter.
Ne usciamo sistematicamente con le ossa rotte con l’Inter che manda a vuoto il nostro ridicolo pressing , ci imbuca tra le linee e ci fa passare un primo tempo orribile.
La squadra in difficoltà tecnica ora siamo noi.
Il gol del due a zero poi spacca definitivamente la partita e il mister decide di giocare la mossa della disperazione passando al doppio centravanti di un 4-4-2 e mettendo giocatori in ruoli fortemente adattati, vedi Kessie terzino destro.
Non fosse che prima del cambio il milan accorcia con Baka, ora il punteggio recita milan – inter 1-2.
A questo punto era proprio indispensabile stravolgere la squadra anche nonostante il gol dell’1-2 con tanto tempo da giocare e l’inerzia dalla nostra parte?
L’Inter sembrava sulle gambe, non era il caso di non spaccare la squadra ma giocare con pazienza?
Questa mossa francamente non l’ho capita.
Alla fine il derby lo perdiamo ma il messaggio più drammatico il mister lo lancia a fine gara : questo milan, a detta di Gattuso, non può minimamente azzardare un pressing alto e non può giocare nessun altro tipo di calcio se non quello che contempla 10 giocatori sotto palla. Non appena i nostri reparti si spaccano facciamo acqua da tutte le parti e perdiamo solidità difensiva.
Il calcio che possiamo proporre è quello che abbiamo giocato nel derby di andata, contro il napoli e contro ogni avversario da ‘rispettare’ e ‘temere’.
Si valuti bene questo aspetto nella costruzione della rosa per il prossimo anno perché cosi non si va da alcuna parte.
Andare in champions con questa filosofia, con questa mentalità e con questi limiti non pagherebbe.
A Leo e Maldini il compito arduo di capire i limiti della rosa e le responsabilità/validità del mister.
Ieri abbiamo resuscitato i morti, divido le colpe tra giocatori, tecnico e dirigenti.
La nostra stagione resta chiaramente positiva e la posizione in classifica rispecchia le ambizioni di inizio anno, non è un processo al mister ma solo uno spunto per riflettere e capire il buco nero tattico del nostro calcio che ci permette di essere efficaci... a metà.
Ha ragione gattuso o è lecito pretendere che si alzi la coperta senza prendere imbarcate???
Forza milan.