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Io credo che tutte le singole mosse perfettamente analizzate qui, siano in realtà l'effetto del disastro e del fallimento di Vincenzo.
La vera causa è a monte, ovvero non essere riuscito a far sposare un progetto al gruppo.
Non è entrato nelle teste, non è riuscito a dare ai vari giocatori uno scopo, e così facendo non è mai uscito dai problemi tattici così bene tracciati.
Si è rivelato banalmente inadeguato nell'amalgama non solo di individualità tecniche diverse (e così difficili da mettere insieme), ma anche nel creare un gruppo assegnando ruoli, posizioni, certezze, convinzioni, utilità. Una lingua comune insomma.
E' questo problema gestionale alla base che a mio parere si è riverberato su quei disastri tattici, che hanno soprattutto matrice nella testa, nel cuore e direi anche nelle gambe dei ragazzi (non correvano, per mille motivi, ma non correvano).
Ho la quasi totale convinzione che Ringhio partendo dall'estate avrebbe avuto le stesse identiche difficoltà iniziali, ma forse per salvare se stesso avrebbe avuto l'approccio opposto nel risolvere i problemi, ovvero ciò che ha fatto dopo Benevento: smettere di sperimentare, andare dritto per una sola strada, e se fallisco lo faccio coi miei 13 giocatori e le mie idee.
Di Montella non sappiamo nemmeno cosa non ha funzionato in campo, proprio perché nel marasma di quei tentativi non sappiamo nemmeno cosa fossimo in campo.
E, cosa più agghiacciante, non lo sapevano i giocatori.
Parliamo di due personaggi agli antipodi per carattere e concezione del calcio.
Col senno di poi Montella è stato un disastro su tutta la linea, personalmente mi rendo contro solo adesso del caos totale che Montella aveva creato prima nella sua testa e poi in quella dei giocatori. Inoltre, fatto non da poco, Montella è abbastanza mediocre nella gestione dei giocatori dal punto di vista umano, le sue squadre sono da sempre belline ma moscie.
Gattuso è su un altro pianeta. La domanda "cosa avrebbe fatto se ci fosse stato fin dall'inizio" me la pongo anche io. Penso che l'impronta sarebbe stata ben diversa. Gattuso ha infatti affrontato la stagione della Primavera anche in una situazione di caos e all'inizio prestazioni e risultati erano anche catastrofici, ma in breve tempo ha sistemato tutto ponendo le basi per una crescita della squadra poderosa che continua ancora oggi con Lupi. Crescita atletica, mentale e tattica.
Lo stesso ha fatto pochi mesi dopo anche con la prima squadra, seppur nello scetticismo generale. In altre parole, questo è Gattuso, è il suo metodo, è il suo modo di fare calcio.
Quindi penso che con lui da inizio stagione la gestione sarebbe stata ben più semplice e lineare, l'inserimento dei nuovi molto più fluido e veloce. Di conseguenza sarabbero stati migliori anche i risultati molto probabilmente e il quarto posto un obiettivo da inseguire e non la chimera che è invece diventata.