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Franco Baresi, punto. Non me ne frega di chi ha il coraggio di rispondere al mister, di cambiare squadra (anche se della stessa città) o di picchiare chi non si allena.
Baresi tutto questo lo faceva stando praticamente zitto, uno che poteva essere un angelo coi compagni quanto un generale intoccabile in campo. Lui non ha mai dovuto aprire bocca per impartire una lezione a qualcuno, la bocca la usava per aiutare i compagni, le sue azioni parlavano per lui quando scendeva in campo.
Potete citare gli attaccanti che volete, ma è molto più difficile essere un leader quando hai 9 compagni su 10 a darti le spalle in campo e 11 avversari davanti e un tuo errore può facilmente costare un gol preso e a quei livelli in cui l'ha fatto e con la CONTINUITA' con cui l'ha fatto.
Un uomo che guidava la squadra e che solo a guardarlo capivi come dovevi comportarti, persino gli ex giocatori del Real Madrid che ci hanno giocato contro raccontano che capivano come sarebbe andata la partita e che avversario si sarebbero trovati di fronte guardando SOLO LUI.
Considerando poi che, come ha detto lui, in campo era silenzioso perché per lui stare in campo era anche uno sfogo per la morte dei genitori è tutto più emblematico della sua grandezza. Uno che in campo sfogava la rabbia ma non dava la minima impressione di essere arrabbiato, trasformandola in carica per i compagni senza dover aprire bocca e facendo da esempio.
Anche Scirea aveva grande personalità e umiltà come nessuno (se non sbaglio disse che festeggiò fino al mattino coi compagni uno scudetto vinto e vedendo gli operai andare a lavorare si vergognò), oltre che grande correttezza in campo. Ma in quanto a leadership non era come Baresi, lo stesso Agnelli lo affermò.
Standing ovation!
A volte quando sento parlare sulla personalita di gente come Mexes mi vene in mente tutto questo e per rispetto solo rido