Ibra:"Sono ancora Dio. Torno e...CDK e Leao..."

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Ibra a Mediaset:"Sono ancora Dio, sono ancora il numero 1: adesso torno e cambia la musica. Ho tanta voglia, voglio fare tante cose, quello che ho perso in questi 7/8 mesi. Ho perso tempo. Squadra in crisi? Non sono preoccupato, sono momenti normali all'interno di un campionato. Ora dobbiamo parlare poco e dimostrare in campo il nostro valore".

Le critiche? normale, perché se non ti criticano non sei al top. A me criticano da 25 anni perché sono il numero 1, sono abituato. È come mettere benzina sul fuoco e quando scherzi con il fuoco ti bruci. Mi sento ancora Dio? Certo, non cambia niente".

"Io sto bene, sto molto bene! Sono rientrato in gruppo e mi sento libero, libero in campo e fuori. Significa che sto bene. In questo periodo ho fatto di tutto per aiutare mister, staff e club da fuori. Ho avuto pazienza perché dovevo rientrare al top, il recupero sta andando tutto secondo i piani".

"Leao? ha fatto un anno fantastico, ha vinto il premio del migliore giocatore del campionato. Poi il contratto, altri club che ti cercano, il Mondiale e tutto il resto. Ma lui deve restare concentrato e giocare a calcio. Tutto il resto si risolve, lui deve solo pensare a giocare. È diventato più forte rispetto a un anno fa, solo che quest’anno tutti sanno chi è Leao, l’anno scorso invece erano meno concentrati su di lui. Ora invece, sanno che è il più forte di tutti e stanno più attenti su di lui".

"CDK? In questi mesi non ero tutti i giorni con la squadra, per conoscerlo bene devo essere tutti i giorni nello spogliatoio. Ha grandi pressioni anche per il prezzo pagato, tutti hanno aspettative. È un talento, ha grande potenziale, deve solo trovare la giusta strada per crescere. Poi è in un’altra città, fuori casa e deve abituarsi. Ma quando arrivi al Milan tutti ti aiutano, ti accolgono al meglio, quando entri nel nostro spogliatoio ti senti a casa. Deve solo sbloccarsi, poi una volta che si sblocca parte tutto".


"Obiettivi? A 41 anni ho ancora tante pagine da scrivere anche perché la qualità non scompare, il fisico cambia, la preparazione fisica è diversa ma la qualità non va via, è una cosa che rimane. Nel mio caso non cambia. A chi non crede in Dio, lo farò vedere in campo, non a parole. Tutti i giorni con grande voglia, ma non solo individualmente voglio trasferire la mia credibilità negli altri perché se riesci a fare la differenza con la squadra è diverso. Non deve dipendere tutto da me, voglio trasferire tutto quello che ho dentro agli altri: se i miei compagni stanno bene sto bene anche io. Se vinciamo da collettivo mi carico. In questa situazione non devo avere, devo solo dare. È anche questa la mia sfida, l’obiettivo non è il mio ego. Ho 41 anni, gioco nel Milan e sono al top. Io voglio trasferire gli occhi sugli altri, sono qui per loro non per me. Se fosse per me sarei su un’isola con un sigaro. Se posso essere un esempio e un leader lo faccio”.

"Pioli criticato? Sono cose normali, è l’allenatore del Milan e se le cose non vanno bene è giusto criticare l’allenatore e la squadra. Siamo professionisti e ci aspettiamo le critiche, non sono tutte rose e fiori, le critiche fanno parte del lavoro. Se non reggi le pressioni delle critiche non bisogna fare questo lavoro ma le critiche fanno parte del nostro mondo e sono utili perché ti fanno restare al top. Quando sei brutto puoi diventare bello”.

"Che allenamenti ho fatto? Sono allenamenti molto mentali perché non ti danno molta adrenalina. Ho già avuto questo infortunio 5-6 anni fa e sapevo già quello che mi aspettava. Poi tre settimane fa è tornata l’adrenalina, prima è servita solo tanta pazienza. Ora ho una grande voglia di sfogarmi in campo”.

Ibra a MTV:"Il mio calcio è tutto, passione, adrenalina, lotta, vincere, atmosfera. È un pacchetto di tutto, dove mi sento al top, dove sento che esce fuori il massimo da me, mi trasformo e divento un’altra persona. Quando torno cambia la musica. Se torniamo a due anni fa si giocava nello stadio vuoto, era un’altra cosa. I tifosi ti danno adrenalina, carica, ti da passione. Il 50% di quello che facciamo arriva dai tifosi, è molto più bello giocare davanti a loro. C’è qualcosa che ti ritorna sempre, sia di positivo che di negativo. Quando vedi le generazioni più giovani nella mia situazione mi carica ancora di più, loro sono il futuro e loro hanno questo sogno di vedere i giocatori in campo, facciamo di tutti per fargli godere la partita. Noi giocatori del Milan siamo felici ed orgogliosi dei nostri tifosi, perché sono sempre presenti e sempre con la squadra nel bene e nel male, per questo bisogna dare sempre il massimo. Sono uno di tanti in questa squadra, non sono stato disponibile per tanto tempo e mi dispiace perché quando sei un calciatore attivo vuoi sempre stare vicino alla squadra, dentro la squadra, per aiutare in campo e fuori. Purtroppo in questi primi 6-7 mesi non potevo stare in campo perché ho fatto questa operazione. Soffro, soffro tanto perché nei momenti belli e nei momenti difficili vuoi essere lì, perché sono uno di loro. Quando sono arrivato tre anni fa si parlava anche peggio rispetto alla situazione che c’è oggi, che in realtà non è così grave come se ne parla. Però in uno-due anni abbiamo fatto cose grandissime, e stiamo facendo ancora tante cose. Queste situazioni le chiamo momenti, perché è un momento in cui vai in difficoltà, però bisogna rialzarsi più velocemente possibile. Non lo abbiamo ancora fatto, però mancano tante partite e lo faremo”.

"IL Torino? È una partita che da possibilità di invertire questo trend negativo che c’è. L’unico modo per cambiare le cose è nelle partite ufficiali, ci si può allenare, puoi fare di tutto durante la settimana ma è sempre la partita che cambia tutto. Il campionato è lungo. È stato un campionato differente perché c’è stato in mezzo il Mondiale, non ho visto tante squadre ripartite al top. I primi sei mesi eravamo secondi, adesso siamo un po’ più giù, ma siamo sempre la stessa squadra dei primi sei mesi.

"Nello spogliatoio siamo come sei mesi fa, un anno fa, due anni fa: tutti insieme e l’atmosfera è top. Ovvio, quando sei al livello top sai come va: se la partita va bene durante la settimana stai bene, se non va bene non è che stai bene bene durante la settimana, non è che qualcuno è felice nello spogliatoio, il contrario. Tutti stiamo lavorando per cambiare qualcosa per rientrare nel ritmo che c’era prima del Mondiale. Poi questo campionato è differente, non è come in altri campionati. Ma non è una scusa. Se parliamo di caso allora 19 Scudetti sono un caso? Sette Champions League sono un caso? Che siano passati grandi giocatori in questo club è un caso? Quelli che hanno vinto il Pallone d’Oro qui è un caso? Questo è il Milan, al Milan devi vincere, non è il caso. Siamo al Milan per vincere, se abbiamo vinto è perché siamo il Milan, non esiste il caso. Hai momenti difficili e momenti buoni, bisogna rimanere sempre al massimo livello per tenere questo ritmo e rimanere in alto. Non esiste per caso. Ogni volta che si vince qualcosa entra nella storia. Lo Scudetto dell’anno scorso è nella storia, ma non per caso, perché siamo il Milan”.



Leao sugli obiettivi in campo e nella musica QUI -) Leao:"Voglio la Champions e il top nella musica:"
"Adesso torno e cambia la musica". Io ci credo davvero. Forza Ibra falli suonare di nuovo come sanno.
 

Solo

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Ibra a Mediaset:"Sono ancora Dio, sono ancora il numero 1: adesso torno e cambia la musica. Ho tanta voglia, voglio fare tante cose, quello che ho perso in questi 7/8 mesi. Ho perso tempo. Squadra in crisi? Non sono preoccupato, sono momenti normali all'interno di un campionato. Ora dobbiamo parlare poco e dimostrare in campo il nostro valore".
Pensa se dovevano parlare tanto... :asd:
 

RickyB83

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Meno male che sta tornando.. ma peccato mortale che non sia stato inserito nella lista champions. Anche per gratitudine, sarebbe stato da inserire... vero che è mezzo rotto... ma meglio lui con mezza gamba che altra gente che ha inserito..
Verissimo avrebbe potuto giocare 15 degli ultimi 180 minuti che ci rimangono
 
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Se regge davvero sarà l'unico motivo per vedere il resto del campionato.
La paura che si rompa dopo pochi minuti e finisca tutto però è forte.
 
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Mi sto immaginando quel fallito di Pioli in questo momento, che starà facendo le macumbe contro Ibra, sperando che non segni e che la squadra non svolti, sennò tutti si accorgeranno che lo scudetto vinto è più merito di Ibra che di Pioli :asd:
 

davidsdave80

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Mi sto immaginando quel fallito di Pioli in questo momento, che starà facendo le macumbe contro Ibra, sperando che non segni e che la squadra non svolti, sennò tutti si accorgeranno che lo scudetto vinto è più merito di Ibra che di Pioli :asd:
Si e gia portato avanti non inserendolo in champions... solo per gratitudine l'avrei inserito con un arto... non ha dimostrato gratitudine, sapendo che sarebbe rientrato anche se con poca autonomia . No more Comments...
 
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