Ibra: ipotesi staff Pioli. Il Milan frena lui dice no.

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Come riportato dalla GDS, per Ibra, dopo l'incontro di ieri con Cardinale, c'è l'ipotesi ritorno in rossonero... nello staff di Pioli. Ma il club frena affermando che ieri non c'è stato nessun colloquio di lavoro con Cardinale. Pioli non si opporrebbe al ritorno di Ibra, a contatto con la squadra. Anzi. Ma lo svedese vuole sentirsi parte di un progetto e riflette sul proprio futuro. L'impressione è che il Milan e Zlatan si stiano guardando a distanza per capire se è possibile tornare a lavorare insieme.

Tuttosport: Gerry Cardinale in pressing su Zlatan Ibrahimovic. Dopo la visita a Milanello alla vigilia del match contro il Newcastle, l’ex attaccante svedese ha incontrato presso il lussuoso hotel Portrait di Corso Venezia, in pieno centro di Milano, il fondatore di RedBird per un colloquio ad ampio raggio su quella che potrebbe essere una collisione di interessi tra i due, con il Milan come comun denominatore. Durato circa un’ora, nel faccia a faccia i due hanno discusso di diversi temi rimasti sotto segreto istruttorio. Non è un mistero che Cardinale apprezzi molto il personaggio Ibrahimovic nella sua totalità e sono diverse le ipotesi che si sono fatte larghe nel corso della giornata di ieri. L’unica certezza è che, a stretto giro di posta, Ibrahimovic non tornerà in vesti dirigenziali al Milan ma in futuro prossimo non è un’opzione da poter scartare. Al vaglio, dalle poche informazioni emerse, ci potrebbe essere un ruolo da brand ambassador, per non intasare quelle che sono – ad oggi – le priorità imprenditoriali di Ibrahimovic, impegnato nel portare avanti quegli interessi extra calcio che ha coltivato nell’ultimo decennio di carriera. Poi, più avanti, chissà che non possa decidere di rimettersi i colori del Milan addosso con un ruolo più operativo. C’è chi lo invoca come club manager, come figura di raccordo dentro lo spogliatoio. Altri lo vorrebbero al fianco di Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Antonio D’Ottavio, ma – lo ribadiamo – si tratta solo di ipotesi di quella che potrebbe essere una sua collocazione futura dentro il Milan. Di certo c’è che il club, fin dai giorni successivi alla sua deci
sione di ritirarsi culminati con il commovente addio al termine di Milan-Verona, gli ha sempre fatto sapere e capire che per lui le porte di Casa Milan e Milanello sono e saranno sempre aperte. La visita pre Newcastle, strumentalizzata fin troppo da chi ha parlato di “commissariamento” di Pioli, ne è la dimostrazione. Ieri Ibra ha assistito a Milan-Newcastle a San Siro, come aveva fatto intendere nel suo messaggio ai tifosi affidato ai profili social del Milan. E chissà che magari Cardinale non gli abbia anche prospettato un futuro ad Hollywood come attore, visto che Zlatan si è già cimentato in alcune comparse come in uno dei recenti episodi di Asterix. D’altronde, la sua presenza anche in diversi spot televisivi così come la sua partecipazione al Festival di San Remo ne hanno accertato le sue doti da showman anche in contesti esterni al rettangolo verde. I tifosi del Milan, però, sperano che Ibrahimovic possa tornare in società come figura forte sul lato sportivo. Il tempo ci dirà cosa deciderà.

CorSport: Tra Ibra e Cardinale c'è stato un colloquio cordiale, nel quale si sarebbe parlato pure della possibilità di riportare l'ex-attaccante nel club come brand ambassador o con un ruolo da definire in corsa. Ibra, però, avrebbe declinato la proposta. In questo momento, preferisce prendersi tutto il tempo necessario per decidere cosa lo attende nel futuro, continuando nel frattempo ad occuparsi delle sue attività extra-calcio. Ciò non toglie comunque che, più avanti, non possa esserci una sua apertura per una collaborazione. In ogni caso, la sensazione è che Ibrahimovic continuerà a restare vicino all’ambiente milanista. Insomma, lo si rivedrà ancora allo stadio. E il blitz dell’altro giorno a Milanello non resterà isolato. Magari si studieranno tempistiche migliori, perché quella visita post-derby ha finito per innescare molteplici interpretazioni, non tutte favorevoli alla posizione e al ruolo di Pioli. La verità è che lo svedese, anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, restauna figura ingombrante. E se, nella sua seconda avventura a Milanello, aveva più o meno la libertà di fare tutto quello che voleva, ora, forse, è il caso di fissare qualche paletto.
 

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Come riportato dalla GDS, per Ibra, dopo l'incontro di ieri con Cardinale, c'è l'ipotesi ritorno in rossonero... nello staff di Pioli. Ma il club frena affermando che ieri non c'è stato nessun colloquio di lavoro con Cardinale. Pioli non si opporrebbe al ritorno di Ibra, a contatto con la squadra. Anzi. Ma lo svedese vuole sentirsi parte di un progetto e riflette sul proprio futuro. L'impressione è che il Milan e Zlatan si stiano guardando a distanza per capire se è possibile tornare a lavorare insieme.

Tuttosport: Gerry Cardinale in pressing su Zlatan Ibrahimovic. Dopo la visita a Milanello alla vigilia del match contro il Newcastle, l’ex attaccante svedese ha incontrato presso il lussuoso hotel Portrait di Corso Venezia, in pieno centro di Milano, il fondatore di RedBird per un colloquio ad ampio raggio su quella che potrebbe essere una collisione di interessi tra i due, con il Milan come comun denominatore. Durato circa un’ora, nel faccia a faccia i due hanno discusso di diversi temi rimasti sotto segreto istruttorio. Non è un mistero che Cardinale apprezzi molto il personaggio Ibrahimovic nella sua totalità e sono diverse le ipotesi che si sono fatte larghe nel corso della giornata di ieri. L’unica certezza è che, a stretto giro di posta, Ibrahimovic non tornerà in vesti dirigenziali al Milan ma in futuro prossimo non è un’opzione da poter scartare. Al vaglio, dalle poche informazioni emerse, ci potrebbe essere un ruolo da brand ambassador, per non intasare quelle che sono – ad oggi – le priorità imprenditoriali di Ibrahimovic, impegnato nel portare avanti quegli interessi extra calcio che ha coltivato nell’ultimo decennio di carriera. Poi, più avanti, chissà che non possa decidere di rimettersi i colori del Milan addosso con un ruolo più operativo. C’è chi lo invoca come club manager, come figura di raccordo dentro lo spogliatoio. Altri lo vorrebbero al fianco di Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Antonio D’Ottavio, ma – lo ribadiamo – si tratta solo di ipotesi di quella che potrebbe essere una sua collocazione futura dentro il Milan. Di certo c’è che il club, fin dai giorni successivi alla sua decisione di ritirarsi culminati con il commovente addio al termine di Milan-Verona, gli ha sempre fatto sapere e capire che per lui le porte di Casa Milan e Milanello sono e saranno sempre aperte. La visita pre Newcastle, strumentalizzata fin troppo da chi ha parlato di “commissariamento” di Pioli, ne è la dimostrazione. Ieri Ibra ha assistito a Milan-Newcastle a San Siro, come aveva fatto intendere nel suo messaggio ai tifosi affidato ai profili social del Milan. E chissà che magari Cardinale non gli abbia anche prospettato un futuro ad Hollywood come attore, visto che Zlatan si è già cimentato in alcune comparse come in uno dei recenti episodi di Asterix. D’altronde, la sua presenza anche in diversi spot televisivi così come la sua partecipazione al Festival di San Remo ne hanno accertato le sue doti da showman anche in contesti esterni al rettangolo verde. I tifosi del Milan, però, sperano che Ibrahimovic possa tornare in società come figura forte sul lato sportivo. Il tempo ci dirà cosa deciderà.
 
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Come riportato dalla GDS, per Ibra, dopo l'incontro di ieri con Cardinale, c'è l'ipotesi ritorno in rossonero... nello staff di Pioli. Ma il club frena affermando che ieri non c'è stato nessun colloquio di lavoro con Cardinale. Pioli non si opporrebbe al ritorno di Ibra, a contatto con la squadra. Anzi. Ma lo svedese vuole sentirsi parte di un progetto e riflette sul proprio futuro. L'impressione è che il Milan e Zlatan si stiano guardando a distanza per capire se è possibile tornare a lavorare insieme.
si buonanotte..cosi se salta Pioli mettono Ibra....già mi immagino la prima dichiarazione alla domanda "ti senti pronto?" risposta: "io sono nato pronto"

pari pari alle dichiarazioni di Seedorf e Gattuso..

speravo avessimo smesso con ste boiate di mettere ex giocatori senza esperienza ma temo non sia cosi...
 

malos

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Tuttosport: Gerry Cardinale in pressing su Zlatan Ibrahimovic. Dopo la visita a Milanello alla vigilia del match contro il Newcastle, l’ex attaccante svedese ha incontrato presso il lussuoso hotel Portrait di Corso Venezia, in pieno centro di Milano, il fondatore di RedBird per un colloquio ad ampio raggio su quella che potrebbe essere una collisione di interessi tra i due, con il Milan come comun denominatore. Durato circa un’ora, nel faccia a faccia i due hanno discusso di diversi temi rimasti sotto segreto istruttorio. Non è un mistero che Cardinale apprezzi molto il personaggio Ibrahimovic nella sua totalità e sono diverse le ipotesi che si sono fatte larghe nel corso della giornata di ieri. L’unica certezza è che, a stretto giro di posta, Ibrahimovic non tornerà in vesti dirigenziali al Milan ma in futuro prossimo non è un’opzione da poter scartare. Al vaglio, dalle poche informazioni emerse, ci potrebbe essere un ruolo da brand ambassador, per non intasare quelle che sono – ad oggi – le priorità imprenditoriali di Ibrahimovic, impegnato nel portare avanti quegli interessi extra calcio che ha coltivato nell’ultimo decennio di carriera. Poi, più avanti, chissà che non possa decidere di rimettersi i colori del Milan addosso con un ruolo più operativo. C’è chi lo invoca come club manager, come figura di raccordo dentro lo spogliatoio. Altri lo vorrebbero al fianco di Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Antonio D’Ottavio, ma – lo ribadiamo – si tratta solo di ipotesi di quella che potrebbe essere una sua collocazione futura dentro il Milan. Di certo c’è che il club, fin dai giorni successivi alla sua decisione di ritirarsi culminati con il commovente addio al termine di Milan-Verona, gli ha sempre fatto sapere e capire che per lui le porte di Casa Milan e Milanello sono e saranno sempre aperte. La visita pre Newcastle, strumentalizzata fin troppo da chi ha parlato di “commissariamento” di Pioli, ne è la dimostrazione. Ieri Ibra ha assistito a Milan-Newcastle a San Siro, come aveva fatto intendere nel suo messaggio ai tifosi affidato ai profili social del Milan. E chissà che magari Cardinale non gli abbia anche prospettato un futuro ad Hollywood come attore, visto che Zlatan si è già cimentato in alcune comparse come in uno dei recenti episodi di Asterix. D’altronde, la sua presenza anche in diversi spot televisivi così come la sua partecipazione al Festival di San Remo ne hanno accertato le sue doti da showman anche in contesti esterni al rettangolo verde. I tifosi del Milan, però, sperano che Ibrahimovic possa tornare in società come figura forte sul lato sportivo. Il tempo ci dirà cosa deciderà.
Non penso che Ibra faccia al caso suo, uno yesman è meglio.
 

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CorSport: Tra Ibra e Cardinale c'è stato un colloquio cordiale, nel quale si sarebbe parlato pure della possibilità di riportare l'ex-attaccante nel club come brand ambassador o con un ruolo da definire in corsa. Ibra, però, avrebbe declinato la proposta. In questo momento, preferisce prendersi tutto il tempo necessario per decidere cosa lo attende nel futuro, continuando nel frattempo ad occuparsi delle sue attività extra-calcio. Ciò non toglie comunque che, più avanti, non possa esserci una sua apertura per una collaborazione. In ogni caso, la sensazione è che Ibrahimovic continuerà a restare vicino all’ambiente milanista. Insomma, lo si rivedrà ancora allo stadio. E il blitz dell’altro giorno a Milanello non resterà isolato. Magari si studieranno tempistiche migliori, perché quella visita post-derby ha finito per innescare molteplici interpretazioni, non tutte favorevoli alla posizione e al ruolo di Pioli. La verità è che lo svedese, anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, restauna figura ingombrante. E se, nella sua seconda avventura a Milanello, aveva più o meno la libertà di fare tutto quello che voleva, ora, forse, è il caso di fissare qualche paletto.
 

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Tuttosport: Gerry Cardinale in pressing su Zlatan Ibrahimovic. Dopo la visita a Milanello alla vigilia del match contro il Newcastle, l’ex attaccante svedese ha incontrato presso il lussuoso hotel Portrait di Corso Venezia, in pieno centro di Milano, il fondatore di RedBird per un colloquio ad ampio raggio su quella che potrebbe essere una collisione di interessi tra i due, con il Milan come comun denominatore. Durato circa un’ora, nel faccia a faccia i due hanno discusso di diversi temi rimasti sotto segreto istruttorio. Non è un mistero che Cardinale apprezzi molto il personaggio Ibrahimovic nella sua totalità e sono diverse le ipotesi che si sono fatte larghe nel corso della giornata di ieri. L’unica certezza è che, a stretto giro di posta, Ibrahimovic non tornerà in vesti dirigenziali al Milan ma in futuro prossimo non è un’opzione da poter scartare. Al vaglio, dalle poche informazioni emerse, ci potrebbe essere un ruolo da brand ambassador, per non intasare quelle che sono – ad oggi – le priorità imprenditoriali di Ibrahimovic, impegnato nel portare avanti quegli interessi extra calcio che ha coltivato nell’ultimo decennio di carriera. Poi, più avanti, chissà che non possa decidere di rimettersi i colori del Milan addosso con un ruolo più operativo. C’è chi lo invoca come club manager, come figura di raccordo dentro lo spogliatoio. Altri lo vorrebbero al fianco di Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Antonio D’Ottavio, ma – lo ribadiamo – si tratta solo di ipotesi di quella che potrebbe essere una sua collocazione futura dentro il Milan. Di certo c’è che il club, fin dai giorni successivi alla sua deci
sione di ritirarsi culminati con il commovente addio al termine di Milan-Verona, gli ha sempre fatto sapere e capire che per lui le porte di Casa Milan e Milanello sono e saranno sempre aperte. La visita pre Newcastle, strumentalizzata fin troppo da chi ha parlato di “commissariamento” di Pioli, ne è la dimostrazione. Ieri Ibra ha assistito a Milan-Newcastle a San Siro, come aveva fatto intendere nel suo messaggio ai tifosi affidato ai profili social del Milan. E chissà che magari Cardinale non gli abbia anche prospettato un futuro ad Hollywood come attore, visto che Zlatan si è già cimentato in alcune comparse come in uno dei recenti episodi di Asterix. D’altronde, la sua presenza anche in diversi spot televisivi così come la sua partecipazione al Festival di San Remo ne hanno accertato le sue doti da showman anche in contesti esterni al rettangolo verde. I tifosi del Milan, però, sperano che Ibrahimovic possa tornare in società come figura forte sul lato sportivo. Il tempo ci dirà cosa deciderà.

CorSport: Tra Ibra e Cardinale c'è stato un colloquio cordiale, nel quale si sarebbe parlato pure della possibilità di riportare l'ex-attaccante nel club come brand ambassador o con un ruolo da definire in corsa. Ibra, però, avrebbe declinato la proposta. In questo momento, preferisce prendersi tutto il tempo necessario per decidere cosa lo attende nel futuro, continuando nel frattempo ad occuparsi delle sue attività extra-calcio. Ciò non toglie comunque che, più avanti, non possa esserci una sua apertura per una collaborazione. In ogni caso, la sensazione è che Ibrahimovic continuerà a restare vicino all’ambiente milanista. Insomma, lo si rivedrà ancora allo stadio. E il blitz dell’altro giorno a Milanello non resterà isolato. Magari si studieranno tempistiche migliori, perché quella visita post-derby ha finito per innescare molteplici interpretazioni, non tutte favorevoli alla posizione e al ruolo di Pioli. La verità è che lo svedese, anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, restauna figura ingombrante. E se, nella sua seconda avventura a Milanello, aveva più o meno la libertà di fare tutto quello che voleva, ora, forse, è il caso di fissare qualche paletto.
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Tuttosport: Gerry Cardinale in pressing su Zlatan Ibrahimovic. Dopo la visita a Milanello alla vigilia del match contro il Newcastle, l’ex attaccante svedese ha incontrato presso il lussuoso hotel Portrait di Corso Venezia, in pieno centro di Milano, il fondatore di RedBird per un colloquio ad ampio raggio su quella che potrebbe essere una collisione di interessi tra i due, con il Milan come comun denominatore. Durato circa un’ora, nel faccia a faccia i due hanno discusso di diversi temi rimasti sotto segreto istruttorio. Non è un mistero che Cardinale apprezzi molto il personaggio Ibrahimovic nella sua totalità e sono diverse le ipotesi che si sono fatte larghe nel corso della giornata di ieri. L’unica certezza è che, a stretto giro di posta, Ibrahimovic non tornerà in vesti dirigenziali al Milan ma in futuro prossimo non è un’opzione da poter scartare. Al vaglio, dalle poche informazioni emerse, ci potrebbe essere un ruolo da brand ambassador, per non intasare quelle che sono – ad oggi – le priorità imprenditoriali di Ibrahimovic, impegnato nel portare avanti quegli interessi extra calcio che ha coltivato nell’ultimo decennio di carriera. Poi, più avanti, chissà che non possa decidere di rimettersi i colori del Milan addosso con un ruolo più operativo. C’è chi lo invoca come club manager, come figura di raccordo dentro lo spogliatoio. Altri lo vorrebbero al fianco di Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Antonio D’Ottavio, ma – lo ribadiamo – si tratta solo di ipotesi di quella che potrebbe essere una sua collocazione futura dentro il Milan. Di certo c’è che il club, fin dai giorni successivi alla sua deci
sione di ritirarsi culminati con il commovente addio al termine di Milan-Verona, gli ha sempre fatto sapere e capire che per lui le porte di Casa Milan e Milanello sono e saranno sempre aperte. La visita pre Newcastle, strumentalizzata fin troppo da chi ha parlato di “commissariamento” di Pioli, ne è la dimostrazione. Ieri Ibra ha assistito a Milan-Newcastle a San Siro, come aveva fatto intendere nel suo messaggio. ai tifosi affidato ai profili social del Milan. E chissà che magari Cardinale non gli abbia anche prospettato un futuro ad Hollywood come attore, visto che Zlatan si è già cimentato in alcune comparse come in uno dei recenti episodi di Asterix. D’altronde, la sua presenza anche in diversi spot televisivi così come la sua partecipazione al Festival di San Remo ne hanno accertato le sue doti da showman anche in contesti esterni al rettangolo verde. I tifosi del Milan, però, sperano che Ibrahimovic possa tornare in società come figura forte sul lato sportivo. Il tempo ci dirà cosa deciderà.

CorSport: Tra Ibra e Cardinale c'è stato un colloquio cordiale, nel quale si sarebbe parlato pure della possibilità di riportare l'ex-attaccante nel club come brand ambassador o con un ruolo da definire in corsa. Ibra, però, avrebbe declinato la proposta. In questo momento, preferisce prendersi tutto il tempo necessario per decidere cosa lo attende nel futuro, continuando nel frattempo ad occuparsi delle sue attività extra-calcio. Ciò non toglie comunque che, più avanti, non possa esserci una sua apertura per una collaborazione. In ogni caso, la sensazione è che Ibrahimovic continuerà a restare vicino all’ambiente milanista. Insomma, lo si rivedrà ancora allo stadio. E il blitz dell’altro giorno a Milanello non resterà isolato. Magari si studieranno tempistiche migliori, perché quella visita post-derby ha finito per innescare molteplici interpretazioni, non tutte favorevoli alla posizione e al ruolo di Pioli. La verità è che lo svedese, anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, restauna figura ingombrante. E se, nella sua seconda avventura a Milanello, aveva più o meno la libertà di fare tutto quello che voleva, ora, forse, è il caso di fissare qualche paletto.
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si buonanotte..cosi se salta Pioli mettono Ibra....già mi immagino la prima dichiarazione alla domanda "ti senti pronto?" risposta: "io sono nato pronto"

pari pari alle dichiarazioni di Seedorf e Gattuso..

speravo avessimo smesso con ste boiate di mettere ex giocatori senza esperienza ma temo non sia cosi...
Non puoi generalizzare, non è così!

Fabio Capello fu buttato in campo senza esperienza e con lui abbiamo avuto delle ottime annate. lo stesso Sacchi era un "nessuno" a livello di allenatore con solo strane teorie calcistiche per la serie A di quei tempi e pochissima esperienza nei campetti di provincia.
Ma se ne potrebbero citare molti altri non legati al Milan, Zidane è un'altro...

Io penso che Ibra sia nato allenatore e che lo sia stato anche "fattivamente" negli ultimi anni rossoneri. Del resto il 60% del compito di un allenatore è quello di motivare i giocatori e su quello Ibra penso che sia il number one del calcio. Le robette come gli schemi si imparano presto, la preparazione fisica poi non penso che gli si possa dire nulla...

Il problema è vedere se lui abbia la voglia di accollarsi sta patata bollente!
 

bmb

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Come riportato dalla GDS, per Ibra, dopo l'incontro di ieri con Cardinale, c'è l'ipotesi ritorno in rossonero... nello staff di Pioli. Ma il club frena affermando che ieri non c'è stato nessun colloquio di lavoro con Cardinale. Pioli non si opporrebbe al ritorno di Ibra, a contatto con la squadra. Anzi. Ma lo svedese vuole sentirsi parte di un progetto e riflette sul proprio futuro. L'impressione è che il Milan e Zlatan si stiano guardando a distanza per capire se è possibile tornare a lavorare insieme.

Tuttosport: Gerry Cardinale in pressing su Zlatan Ibrahimovic. Dopo la visita a Milanello alla vigilia del match contro il Newcastle, l’ex attaccante svedese ha incontrato presso il lussuoso hotel Portrait di Corso Venezia, in pieno centro di Milano, il fondatore di RedBird per un colloquio ad ampio raggio su quella che potrebbe essere una collisione di interessi tra i due, con il Milan come comun denominatore. Durato circa un’ora, nel faccia a faccia i due hanno discusso di diversi temi rimasti sotto segreto istruttorio. Non è un mistero che Cardinale apprezzi molto il personaggio Ibrahimovic nella sua totalità e sono diverse le ipotesi che si sono fatte larghe nel corso della giornata di ieri. L’unica certezza è che, a stretto giro di posta, Ibrahimovic non tornerà in vesti dirigenziali al Milan ma in futuro prossimo non è un’opzione da poter scartare. Al vaglio, dalle poche informazioni emerse, ci potrebbe essere un ruolo da brand ambassador, per non intasare quelle che sono – ad oggi – le priorità imprenditoriali di Ibrahimovic, impegnato nel portare avanti quegli interessi extra calcio che ha coltivato nell’ultimo decennio di carriera. Poi, più avanti, chissà che non possa decidere di rimettersi i colori del Milan addosso con un ruolo più operativo. C’è chi lo invoca come club manager, come figura di raccordo dentro lo spogliatoio. Altri lo vorrebbero al fianco di Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Antonio D’Ottavio, ma – lo ribadiamo – si tratta solo di ipotesi di quella che potrebbe essere una sua collocazione futura dentro il Milan. Di certo c’è che il club, fin dai giorni successivi alla sua deci
sione di ritirarsi culminati con il commovente addio al termine di Milan-Verona, gli ha sempre fatto sapere e capire che per lui le porte di Casa Milan e Milanello sono e saranno sempre aperte. La visita pre Newcastle, strumentalizzata fin troppo da chi ha parlato di “commissariamento” di Pioli, ne è la dimostrazione. Ieri Ibra ha assistito a Milan-Newcastle a San Siro, come aveva fatto intendere nel suo messaggio ai tifosi affidato ai profili social del Milan. E chissà che magari Cardinale non gli abbia anche prospettato un futuro ad Hollywood come attore, visto che Zlatan si è già cimentato in alcune comparse come in uno dei recenti episodi di Asterix. D’altronde, la sua presenza anche in diversi spot televisivi così come la sua partecipazione al Festival di San Remo ne hanno accertato le sue doti da showman anche in contesti esterni al rettangolo verde. I tifosi del Milan, però, sperano che Ibrahimovic possa tornare in società come figura forte sul lato sportivo. Il tempo ci dirà cosa deciderà.

CorSport: Tra Ibra e Cardinale c'è stato un colloquio cordiale, nel quale si sarebbe parlato pure della possibilità di riportare l'ex-attaccante nel club come brand ambassador o con un ruolo da definire in corsa. Ibra, però, avrebbe declinato la proposta. In questo momento, preferisce prendersi tutto il tempo necessario per decidere cosa lo attende nel futuro, continuando nel frattempo ad occuparsi delle sue attività extra-calcio. Ciò non toglie comunque che, più avanti, non possa esserci una sua apertura per una collaborazione. In ogni caso, la sensazione è che Ibrahimovic continuerà a restare vicino all’ambiente milanista. Insomma, lo si rivedrà ancora allo stadio. E il blitz dell’altro giorno a Milanello non resterà isolato. Magari si studieranno tempistiche migliori, perché quella visita post-derby ha finito per innescare molteplici interpretazioni, non tutte favorevoli alla posizione e al ruolo di Pioli. La verità è che lo svedese, anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, restauna figura ingombrante. E se, nella sua seconda avventura a Milanello, aveva più o meno la libertà di fare tutto quello che voleva, ora, forse, è il caso di fissare qualche paletto.
Io farei entrare pioli nello staff di ibra. Come pungiball
 

gabri65

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Tuttosport: Gerry Cardinale in pressing su Zlatan Ibrahimovic. Dopo la visita a Milanello alla vigilia del match contro il Newcastle, l’ex attaccante svedese ha incontrato presso il lussuoso hotel Portrait di Corso Venezia, in pieno centro di Milano, il fondatore di RedBird per un colloquio ad ampio raggio su quella che potrebbe essere una collisione di interessi tra i due, con il Milan come comun denominatore. Durato circa un’ora, nel faccia a faccia i due hanno discusso di diversi temi rimasti sotto segreto istruttorio. Non è un mistero che Cardinale apprezzi molto il personaggio Ibrahimovic nella sua totalità e sono diverse le ipotesi che si sono fatte larghe nel corso della giornata di ieri. L’unica certezza è che, a stretto giro di posta, Ibrahimovic non tornerà in vesti dirigenziali al Milan ma in futuro prossimo non è un’opzione da poter scartare. Al vaglio, dalle poche informazioni emerse, ci potrebbe essere un ruolo da brand ambassador, per non intasare quelle che sono – ad oggi – le priorità imprenditoriali di Ibrahimovic, impegnato nel portare avanti quegli interessi extra calcio che ha coltivato nell’ultimo decennio di carriera. Poi, più avanti, chissà che non possa decidere di rimettersi i colori del Milan addosso con un ruolo più operativo. C’è chi lo invoca come club manager, come figura di raccordo dentro lo spogliatoio. Altri lo vorrebbero al fianco di Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Antonio D’Ottavio, ma – lo ribadiamo – si tratta solo di ipotesi di quella che potrebbe essere una sua collocazione futura dentro il Milan. Di certo c’è che il club, fin dai giorni successivi alla sua decisione di ritirarsi culminati con il commovente addio al termine di Milan-Verona, gli ha sempre fatto sapere e capire che per lui le porte di Casa Milan e Milanello sono e saranno sempre aperte. La visita pre Newcastle, strumentalizzata fin troppo da chi ha parlato di “commissariamento” di Pioli, ne è la dimostrazione. Ieri Ibra ha assistito a Milan-Newcastle a San Siro, come aveva fatto intendere nel suo messaggio ai tifosi affidato ai profili social del Milan. E chissà che magari Cardinale non gli abbia anche prospettato un futuro ad Hollywood come attore, visto che Zlatan si è già cimentato in alcune comparse come in uno dei recenti episodi di Asterix. D’altronde, la sua presenza anche in diversi spot televisivi così come la sua partecipazione al Festival di San Remo ne hanno accertato le sue doti da showman anche in contesti esterni al rettangolo verde. I tifosi del Milan, però, sperano che Ibrahimovic possa tornare in società come figura forte sul lato sportivo. Il tempo ci dirà cosa deciderà.

Mah. Io, al solito, sono negativista e gombloddaroh.

Se Ibrahimovic entrava con un assetto societario diverso, allora ci poteva stare.

Così secondo me fa la fine di Boban. In società lo vogliono per il solito motivo, continuare a prendere in giro (visto che funziona, eccome se funziona).

Vediamo se bruciamo anche questo, vai. Poi rimangono Baresi e Massaro, che già non contano niente.

Comunque, conoscendo Zlatan, ci sta che gli vada pure bene, magari accetta e sfrutta questo palcoscenico per il suo solito superego, ma non mi aspetto di vedere il Milan cambiare da così a così.

Uomo avvisato mezzo salvato.
 
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