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Ibra a Sky commenta la vittoria contro il Cagliari:"Per un attaccante è sempre importante. Ogni tanto entra, ogni tanto non entra. L'importante è che mi sento bene. I gol arrivano. Ho sbagliato qualche pallone all'inizio. Ma devo giocare per entrare in forma. Esultanza da Dio? A San Siro, non qui. Faccio le celebrazioni di Dio, così mi sento vivo. Mi sento bene, il mister pensa alla mia età ma non c'è problema. Il cervello è sempre uguale, il fisico deve seguire. Oggi abbiamo giocato con due attaccanti, è andata bene. Ci abbiamo lavorato, il risultato sono i tre punti. Già iniziato il cambiamento? Oggi era la seconda partita. Speriamo di continuare. Bisogna lavorare. Quando si lavora ritorna tutto. Ho già iniziato a costruire il rinnovo? No, per rinnovare devo vincere il campionato. E' difficile..":
Famoje un biennale a fine stagione, questo minimo fino ai 40 anni lo voglio al mio fianco.
Sono un convinto sostenitore del progetto giovani, ma ci sono alcuni giocatori (10-15 al mondo, non di più) che ci stanno sempre almeno fino ai 38-40 anni.
Ibra è uno di questi.