Ibiza: invasione serpenti marini. Impatto sul turismo.

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Ibiza, celebre per le sue acque limpide e l'atmosfera festaiola, sta affrontando una crescente crisi ambientale dovuta all'invasione del biacco (Hemorrhois hippocrepis), una specie di serpente non autoctona. Questi serpenti, che possono raggiungere dimensioni notevoli, fino a 1,8 metri di lunghezza, sono stati avvistati sempre più spesso mentre nuotano lungo le coste dell'isola, generando allarme e preoccupazione tra i turisti, alcuni dei quali hanno persino annullato le proprie vacanze per timore di incontrarli in mare.

L'invasione del biacco a Ibiza è iniziata nei primi anni 2000, quando gli esemplari sono stati introdotti involontariamente sull'isola, nascosti tra le radici di ulivi ornamentali importati dalla penisola spagnola. In un ambiente privo di predatori naturali e con un'abbondanza di prede, in particolare la lucertola muraiola (Podarcis pityusensis), questi serpenti si sono moltiplicati rapidamente. Ciò che era iniziato con avvistamenti sporadici si è trasformato in un fenomeno fuori controllo, con i serpenti che ora dimostrano una sorprendente abilità nel nuoto. Víctor Colomar, coordinatore del Consorzio per la Protezione della Fauna Selvatica delle Isole Baleari, ha espresso shock nel vederli in mare, non aspettandosi che diventassero nuotatori così capaci. La loro presenza si sta espandendo dai litorali di Portinatx agli isolotti di s’Espartar, colonizzando aree che un tempo erano rifugi sicuri per la fauna autoctona.

Un aspetto preoccupante di questa invasione è il "gigantismo" che i serpenti stanno manifestando a Ibiza. Un esemplare catturato nel 2013 detiene il record con una lunghezza di 1,83 metri, ben oltre la media di 89 centimetri. Gli scienziati attribuiscono questo fenomeno alla mancanza di predatori e all'abbondanza di cibo, il che porta a serpenti più grandi, più uova e, di conseguenza, a una crescita ancora più rapida della popolazione.

Questa invasione sta mettendo a serio rischio la lucertola muraiola, un simbolo dell'isola da migliaia di anni. La sua popolazione è stata completamente sterminata su isolotti come S’Ora, con l'ultimo avvistamento risalente al 2017. Gli esperti, tra cui il biologo Jaume Estarellas, specializzato in specie invasive nelle Baleari, avvertono che se l'invasione proseguirà a questo ritmo, la lucertola muraiola potrebbe estinguersi completamente da Ibiza entro il 2030, definendo la situazione un "disastro ecologico".

Le autorità e le associazioni ambientaliste stanno correndo contro il tempo per contrastare l'invasione. La fondazione IbizaPreservation ha installato 280 trappole, catturando quasi 500 esemplari lo scorso anno, mentre il Cofib ha catturato oltre 3.000 serpenti tra Maiorca, Ibiza e Formentera. Nonostante questi sforzi, gli esperti ammettono che la situazione è lontana dall'essere sotto controllo, riconoscendo di aver sottovalutato la capacità di adattamento di questi predatori.

La minaccia ha già un impatto sul turismo. Immagini di serpenti nel mare circolano sui social media, generando timore. Un turista a Portinatx ha espresso il suo sgomento, affermando di avere "paura persino di fare un tuffo" e paragonando la situazione a una "maledizione" che ha colpito l'isola. Ci sono stati casi di persone che hanno deciso di non tornare più in acqua o hanno cancellato le vacanze. Secondo l'esperta Antònia Maria Cirer, non è insolito che i serpenti si rifugino nelle barche lasciate a terra durante l'inverno e poi, una volta che le imbarcazioni vengono rimesse in acqua, nuotino verso la costa. Questo comportamento istintivo sta generando un'ampia preoccupazione, con segnalazioni quotidiane di serpenti nelle campagne, nei campi e sulle strade.
 
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Ibiza, celebre per le sue acque limpide e l'atmosfera festaiola, sta affrontando una crescente crisi ambientale dovuta all'invasione del biacco (Hemorrhois hippocrepis), una specie di serpente non autoctona. Questi serpenti, che possono raggiungere dimensioni notevoli, fino a 1,8 metri di lunghezza, sono stati avvistati sempre più spesso mentre nuotano lungo le coste dell'isola, generando allarme e preoccupazione tra i turisti, alcuni dei quali hanno persino annullato le proprie vacanze per timore di incontrarli in mare.

L'invasione del biacco a Ibiza è iniziata nei primi anni 2000, quando gli esemplari sono stati introdotti involontariamente sull'isola, nascosti tra le radici di ulivi ornamentali importati dalla penisola spagnola. In un ambiente privo di predatori naturali e con un'abbondanza di prede, in particolare la lucertola muraiola (Podarcis pityusensis), questi serpenti si sono moltiplicati rapidamente. Ciò che era iniziato con avvistamenti sporadici si è trasformato in un fenomeno fuori controllo, con i serpenti che ora dimostrano una sorprendente abilità nel nuoto. Víctor Colomar, coordinatore del Consorzio per la Protezione della Fauna Selvatica delle Isole Baleari, ha espresso shock nel vederli in mare, non aspettandosi che diventassero nuotatori così capaci. La loro presenza si sta espandendo dai litorali di Portinatx agli isolotti di s’Espartar, colonizzando aree che un tempo erano rifugi sicuri per la fauna autoctona.

Un aspetto preoccupante di questa invasione è il "gigantismo" che i serpenti stanno manifestando a Ibiza. Un esemplare catturato nel 2013 detiene il record con una lunghezza di 1,83 metri, ben oltre la media di 89 centimetri. Gli scienziati attribuiscono questo fenomeno alla mancanza di predatori e all'abbondanza di cibo, il che porta a serpenti più grandi, più uova e, di conseguenza, a una crescita ancora più rapida della popolazione.

Questa invasione sta mettendo a serio rischio la lucertola muraiola, un simbolo dell'isola da migliaia di anni. La sua popolazione è stata completamente sterminata su isolotti come S’Ora, con l'ultimo avvistamento risalente al 2017. Gli esperti, tra cui il biologo Jaume Estarellas, specializzato in specie invasive nelle Baleari, avvertono che se l'invasione proseguirà a questo ritmo, la lucertola muraiola potrebbe estinguersi completamente da Ibiza entro il 2030, definendo la situazione un "disastro ecologico".

Le autorità e le associazioni ambientaliste stanno correndo contro il tempo per contrastare l'invasione. La fondazione IbizaPreservation ha installato 280 trappole, catturando quasi 500 esemplari lo scorso anno, mentre il Cofib ha catturato oltre 3.000 serpenti tra Maiorca, Ibiza e Formentera. Nonostante questi sforzi, gli esperti ammettono che la situazione è lontana dall'essere sotto controllo, riconoscendo di aver sottovalutato la capacità di adattamento di questi predatori.

La minaccia ha già un impatto sul turismo. Immagini di serpenti nel mare circolano sui social media, generando timore. Un turista a Portinatx ha espresso il suo sgomento, affermando di avere "paura persino di fare un tuffo" e paragonando la situazione a una "maledizione" che ha colpito l'isola. Ci sono stati casi di persone che hanno deciso di non tornare più in acqua o hanno cancellato le vacanze. Secondo l'esperta Antònia Maria Cirer, non è insolito che i serpenti si rifugino nelle barche lasciate a terra durante l'inverno e poi, una volta che le imbarcazioni vengono rimesse in acqua, nuotino verso la costa. Questo comportamento istintivo sta generando un'ampia preoccupazione, con segnalazioni quotidiane di serpenti nelle campagne, nei campi e sulle strade.
Il biacco però è lo Hierophis viridiflavus, ossia una delle specie più diffuse in Italia: di solito di colore giallo nero, oppure integralmente nero. Nel mio paesino di campagna in Campania in primavera/estate è facile incontrarli.

L'Hemorrhois hippocrepis è un altro tipo di colubride, noto come Colubro ferro di cavallo, in Italia presente solo in Sardegna e a Pantelleria.

Entrambi innocui comunque
 

CS10

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La globalizzazione, anche a livello di fauna
Beh non è certo una novità.
Da noi ce ne sono un sacco di specie aliene, da 30/40 anni basta pensare alle nutrie, al siluro, ai granchi blu, ai gamberi della Louisiana.
Purtroppo a volte è inevitabile, altre solo frutto di casualità e altre di negligenza
 

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Il biacco però è lo Hierophis viridiflavus, ossia una delle specie più diffuse in Italia: di solito di colore giallo nero, oppure integralmente nero. Nel mio paesino di campagna in Campania in primavera/estate è facile incontrarli.

L'Hemorrhois hippocrepis è un altro tipo di colubride, noto come Colubro ferro di cavallo, in Italia presente solo in Sardegna e a Pantelleria.

Entrambi innocui comunque
La gente è completamente disabituata a vivere nella natura, in molti han terrore dei banali moscerini (in zona lago di Garda, nel mio hotel, ho visto scene che voi umani potete solo immaginare), figuriamoci dei serpenti. Di questo passo a ibiza ci andranno solo i ricchioni che di certo non han paura dei mega serpenti
 
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Ibiza, celebre per le sue acque limpide e l'atmosfera festaiola, sta affrontando una crescente crisi ambientale dovuta all'invasione del biacco (Hemorrhois hippocrepis), una specie di serpente non autoctona. Questi serpenti, che possono raggiungere dimensioni notevoli, fino a 1,8 metri di lunghezza, sono stati avvistati sempre più spesso mentre nuotano lungo le coste dell'isola, generando allarme e preoccupazione tra i turisti, alcuni dei quali hanno persino annullato le proprie vacanze per timore di incontrarli in mare.

L'invasione del biacco a Ibiza è iniziata nei primi anni 2000, quando gli esemplari sono stati introdotti involontariamente sull'isola, nascosti tra le radici di ulivi ornamentali importati dalla penisola spagnola. In un ambiente privo di predatori naturali e con un'abbondanza di prede, in particolare la lucertola muraiola (Podarcis pityusensis), questi serpenti si sono moltiplicati rapidamente. Ciò che era iniziato con avvistamenti sporadici si è trasformato in un fenomeno fuori controllo, con i serpenti che ora dimostrano una sorprendente abilità nel nuoto. Víctor Colomar, coordinatore del Consorzio per la Protezione della Fauna Selvatica delle Isole Baleari, ha espresso shock nel vederli in mare, non aspettandosi che diventassero nuotatori così capaci. La loro presenza si sta espandendo dai litorali di Portinatx agli isolotti di s’Espartar, colonizzando aree che un tempo erano rifugi sicuri per la fauna autoctona.

Un aspetto preoccupante di questa invasione è il "gigantismo" che i serpenti stanno manifestando a Ibiza. Un esemplare catturato nel 2013 detiene il record con una lunghezza di 1,83 metri, ben oltre la media di 89 centimetri. Gli scienziati attribuiscono questo fenomeno alla mancanza di predatori e all'abbondanza di cibo, il che porta a serpenti più grandi, più uova e, di conseguenza, a una crescita ancora più rapida della popolazione.

Questa invasione sta mettendo a serio rischio la lucertola muraiola, un simbolo dell'isola da migliaia di anni. La sua popolazione è stata completamente sterminata su isolotti come S’Ora, con l'ultimo avvistamento risalente al 2017. Gli esperti, tra cui il biologo Jaume Estarellas, specializzato in specie invasive nelle Baleari, avvertono che se l'invasione proseguirà a questo ritmo, la lucertola muraiola potrebbe estinguersi completamente da Ibiza entro il 2030, definendo la situazione un "disastro ecologico".

Le autorità e le associazioni ambientaliste stanno correndo contro il tempo per contrastare l'invasione. La fondazione IbizaPreservation ha installato 280 trappole, catturando quasi 500 esemplari lo scorso anno, mentre il Cofib ha catturato oltre 3.000 serpenti tra Maiorca, Ibiza e Formentera. Nonostante questi sforzi, gli esperti ammettono che la situazione è lontana dall'essere sotto controllo, riconoscendo di aver sottovalutato la capacità di adattamento di questi predatori.

La minaccia ha già un impatto sul turismo. Immagini di serpenti nel mare circolano sui social media, generando timore. Un turista a Portinatx ha espresso il suo sgomento, affermando di avere "paura persino di fare un tuffo" e paragonando la situazione a una "maledizione" che ha colpito l'isola. Ci sono stati casi di persone che hanno deciso di non tornare più in acqua o hanno cancellato le vacanze. Secondo l'esperta Antònia Maria Cirer, non è insolito che i serpenti si rifugino nelle barche lasciate a terra durante l'inverno e poi, una volta che le imbarcazioni vengono rimesse in acqua, nuotino verso la costa. Questo comportamento istintivo sta generando un'ampia preoccupazione, con segnalazioni quotidiane di serpenti nelle campagne, nei campi e sulle strade.

Ha stato Amaldinio non è stato ancora detto? :asd:

@gabri65
 

numero 3

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Il biacco però è lo Hierophis viridiflavus, ossia una delle specie più diffuse in Italia: di solito di colore giallo nero, oppure integralmente nero. Nel mio paesino di campagna in Campania in primavera/estate è facile incontrarli.

L'Hemorrhois hippocrepis è un altro tipo di colubride, noto come Colubro ferro di cavallo, in Italia presente solo in Sardegna e a Pantelleria.

Entrambi innocui comunque


Comunque come diceva Ian Malcom in Jurassic Park " la natura vince sempre " Gabbiani falchi poiana gatti pesci e altri esemplari di Biacco ( sono cannibali) finiranno per ridurre la popolazione nel giro di pochi anni. Solito allarmismo
 
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