Non è un venditore di fumo, ma un tecnico che ha subito una singolare evoluzione ideologica: allenatore del jet set, quasi da globetrotters, egli che ha costruito la sua fortuna con un gruppo ineguagliabile di canterani, laboratorio artigianale su un impianto di calcio collettivista, da piano quinquennale maoista, a reprimere i solipsismi individuali incoerenti con l'Idea, vedasi il contrasto con il divo Zlatan. Un tecnico che ci piaceva per queste istanze demiurgiche, palingenetiche, rivoluzionarie si direbbe, e che ora ritroviamo arrotondato ed invecchiato tra lussi e velluti, e più ne ha più ne vorrebbe. Folgorato sulla via del Golfo Persico. Lo capiamo, certi bonifici a volte splendono di luce propria, ma confessiamo di preferire ancora il tutone del signor Klopp. Con lui, vi è la segreta speranza che un onesto attaccante di Fiorentina e Roma diventi un giorno Salah.
Concordo e spero Klopp possa finalmente alzare la Champions