Guardiola:"Milan, Inter e Napoli cambiano il calcio italiano".

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Guardiola a Sky dopo la vittoria della Champions:"Sono contento. Alla fine potevamo pareggiare e andare i supplementari, potevamo perdere e se Foden fa il secondo vinciamo in maniera più comoda. Queste competizioni sono una moneta. O sei molto più forte, che non è il caso quando giochi contro una squadra come l'Inter. Nei precedenti siamo stati un disastro quando potevamo vincere e oggi è tutto fantastico quando potevamo perdere. Sono contento che abbiamo fatto una cosa unica, portare questa squadra dove merita e senz'altro sono felicissimo".

Hai vinto con Barcellona in un modo e col City in un altro. Dove sei cambiato e sei rimasto uguale?
"Mi adatto ai giocatori che ho. L'idea è la stessa: fare una buona uscita di palla, una pressione alta, tenere l'uomo in più in mezzo. Oggi abbiamo fatto fatica perchè Calhanoglu saltava Rodri. Purtroppo a volte giochi contro squadre che sono brave. Complimenti all'Inter, sono una squadra sensazionale. Immagino cosa provano loro perchè lo abbiamo provato noi due anni fa. Sono la seconda squadra più forte d'Europa e quando sei la seconda squadra più forte d'Europa mica è poco".

Però girano un po'?
"Lo so. Il calcio italiano nelle tre competizioni sono arrivate in finale, è sempre il calcio itaiano".

Il calcio italiano lo vediamo un po' distante dalla Premier.
"Il problema è che si deve viaggiare. Quando sei sempre a casa vedi più lontano di te. Abbiamo sempre la tendenza di parlare male di quello che siamo. Ogni Paese ha la sua particolarità ma io vedo cose dell'Inter di come gioca, del Napoli, del Milan l'anno scorso con Pioli. Questi sono bravi, non è buttare la palla avanti, tutti dietro e aspettare il contropiede. E' finito questo. Immaginavo come quando giocavo contro le squadre di Conte che giocano sul corto, ti svuotano il centrocampo, cercano l'attaccante. E' difficilissimo fermarlo. Per questo do tanto merito a quanto abbiamo fatto".
 
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Guardiola a Sky dopo la vittoria della Champions:"Sono contento. Alla fine potevamo pareggiare e andare i supplementari, potevamo perdere e se Foden fa il secondo vinciamo in maniera più comoda. Queste competizioni sono una moneta. O sei molto più forte, che non è il caso quando giochi contro una squadra come l'Inter. Nei precedenti siamo stati un disastro quando potevamo vincere e oggi è tutto fantastico quando potevamo perdere. Sono contento che abbiamo fatto una cosa unica, portare questa squadra dove merita e senz'altro sono felicissimo".

Hai vinto con Barcellona in un modo e col City in un altro. Dove sei cambiato e sei rimasto uguale?
"Mi adatto ai giocatori che ho. L'idea è la stessa: fare una buona uscita di palla, una pressione alta, tenere l'uomo in più in mezzo. Oggi abbiamo fatto fatica perchè Calhanoglu saltava Rodri. Purtroppo a volte giochi contro squadre che sono brave. Complimenti all'Inter, sono una squadra sensazionale. Immagino cosa provano loro perchè lo abbiamo provato noi due anni fa. Sono la seconda squadra più forte d'Europa e quando sei la seconda squadra più forte d'Europa mica è poco".

Però girano un po'?
"Lo so. Il calcio italiano nelle tre competizioni sono arrivate in finale, è sempre il calcio itaiano".

Il calcio italiano lo vediamo un po' distante dalla Premier.
"Il problema è che si deve viaggiare. Quando sei sempre a casa vedi più lontano di te. Abbiamo sempre la tendenza di parlare male di quello che siamo. Ogni Paese ha la sua particolarità ma io vedo cose dell'Inter di come gioca, del Napoli, del Milan l'anno scorso con Pioli. Questi sono bravi, non è buttare la palla avanti, tutti dietro e aspettare il contropiede. E' finito questo. Immaginavo come quando giocavo contro le squadre di Conte che giocano sul corto, ti svuotano il centrocampo, cercano l'attaccante. E' difficilissimo fermarlo. Per questo do tanto merito a quanto abbiamo fatto".

Non fa miracoli, come molti pensano.

Ma persona di RARA intelligenza.
Ho detto persona, non "allenatore"
 

Jino

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Non fa miracoli, come molti pensano.

Ma persona di RARA intelligenza.
Ho detto persona, non "allenatore"
E' innegabile che qualuque calciatore con delle capacità, che ci mette la voglia di crescere, con Guardiola è destinato a diventare un calciatore più forte. E' la semplice verità, riesce a migliorare i calciatori. Poi può vincere o meno, ma nessuno gli può togliere quella capacità.
 

Jino

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Ibra non la pensa così....

Ecco la teoria che ho detto poco fa, Guardiola migliora i calciatori che vogliono farsi migliorare.

Ibra invece è arrivato fatto e finito, Zlatan aveva la convinzione di migliorare il Barcellona, non si è lasciato lui stesso migliorare dalla squadra.
 

corvorossonero

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Non fa miracoli, come molti pensano.

Ma persona di RARA intelligenza.
Ho detto persona, non "allenatore"
in realtà questo city è estremamente sopravvalutato, a parte l'attacco. I giocatori veramente forti sono: Rodri, Gundogan (che sta andando via) De Bruynie, Haalland (oggi male), Bernarndo Silva. Il resto sono giocatori bravi ma nettamente migliorati grazie a Guardiola. Non sarà un miracolo ma questa squadra senza Guardiola renderà la metà.
 

The P

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E' innegabile che qualuque calciatore con delle capacità, che ci mette la voglia di crescere, con Guardiola è destinato a diventare un calciatore più forte. E' la semplice verità, riesce a migliorare i calciatori. Poi può vincere o meno, ma nessuno gli può togliere quella capacità.
Vedere quello che ha fatto con Stones, Rodri, Gungdogan, Rubén Dias.

è vero, le basi c’erano, ma sono cresciuti in modo pazzesco.

Senza contare tocco di palla e visione di gioco, che hanno veramente tutti in squadra.

Ieri pure un Ake, che ricordavo con i piedi quadrati, gestiva la palla benissimo.
 

JDT

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"Mi adatto ai giocatori che ho."
Eh si, hai speso due spicci, per poi ritrovarti con Grealish titolare.. :asd:

Vuoi provare a prendere Leao e Maignan? Quest'anno hai vinto la CL, magari stavolta lo aprono il portafogli .. :asd:
 

Clarenzio

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Guardiola a Sky dopo la vittoria della Champions:"Sono contento. Alla fine potevamo pareggiare e andare i supplementari, potevamo perdere e se Foden fa il secondo vinciamo in maniera più comoda. Queste competizioni sono una moneta. O sei molto più forte, che non è il caso quando giochi contro una squadra come l'Inter. Nei precedenti siamo stati un disastro quando potevamo vincere e oggi è tutto fantastico quando potevamo perdere. Sono contento che abbiamo fatto una cosa unica, portare questa squadra dove merita e senz'altro sono felicissimo".

Hai vinto con Barcellona in un modo e col City in un altro. Dove sei cambiato e sei rimasto uguale?
"Mi adatto ai giocatori che ho. L'idea è la stessa: fare una buona uscita di palla, una pressione alta, tenere l'uomo in più in mezzo. Oggi abbiamo fatto fatica perchè Calhanoglu saltava Rodri. Purtroppo a volte giochi contro squadre che sono brave. Complimenti all'Inter, sono una squadra sensazionale. Immagino cosa provano loro perchè lo abbiamo provato noi due anni fa. Sono la seconda squadra più forte d'Europa e quando sei la seconda squadra più forte d'Europa mica è poco".

Però girano un po'?
"Lo so. Il calcio italiano nelle tre competizioni sono arrivate in finale, è sempre il calcio itaiano".

Il calcio italiano lo vediamo un po' distante dalla Premier.
"Il problema è che si deve viaggiare. Quando sei sempre a casa vedi più lontano di te. Abbiamo sempre la tendenza di parlare male di quello che siamo. Ogni Paese ha la sua particolarità ma io vedo cose dell'Inter di come gioca, del Napoli, del Milan l'anno scorso con Pioli. Questi sono bravi, non è buttare la palla avanti, tutti dietro e aspettare il contropiede. E' finito questo. Immaginavo come quando giocavo contro le squadre di Conte che giocano sul corto, ti svuotano il centrocampo, cercano l'attaccante. E' difficilissimo fermarlo. Per questo do tanto merito a quanto abbiamo fatto".


Manca la Juve di Allegri horto muso
 
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Giocare per non prendere gol sono tutti bravi , pure la nazionale del Burundi ormai ne è capace: si mettono tutti sotto palla e la muovono in orizzontale.

Per me la bravura di un allenatore la si misura da quanti giocatori porta sulla linea della palla.
Tradotto: dalla capacità di trovare equilibrio dentro propositi offensivi.
Perché la bravura è creare , non distruggere.

E in questa peculiarità pep è e resterà uno dei migliori.
Poi è ovvio che di partite e di titoli ne ha persi , come li ha persi pure sacchi, ma non si può non riconoscere il lavoro tattico propositivo.
Il gioco del calcio è come la coperta corta , c'è chi si copre i piedi e chi la faccia.
L'allenatore bravo trova le distanze giuste in una filosofia propositiva.

Tutti pensano, a torto , che il City abbia fenomeni perché si limitano a guardare come trattano la palla , in pochi pero' vedono come si comportano quando la palla la perdono.
È lì il lavoro di Pep.
Pep non insegna certo a de bruyne come si mette la palla in verticale, quello glielo ha dato madre natura.
Però gli insegna come muoversi per ottimizzare il talento .
Il City fa preventive da paura.
 
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