Condivido quasi tutto. Squadra lenta, fuori ruolo (tranne Foden) e priva di idee.
Seguo il City da anni; ormai è diventata la mia seconda squadra. Non per tifo, ma per interesse. Non li avevo mai visti così in difficoltà. Ci sono tanti problemi da sottolineare.
Il primo, e più pesante, è l'assenza di Rodri. Nessuno riesce più a legare i reparti con la stessa classe e intelligenza, né a fare il filtro difensivo che garantiva lui. Era il maestro dell'orchestra, e tutto passava attraverso di lui. Troppo importante da sottolineare.
Poi, ci sono anche i vari top player fuori forma o indisponibili, come De Bruyne e Walker. Quest'ultimo, da quando Rodri non c'è più, sembra non azzeccarne una (sottolineo ancora, perché ancora c'é chi dubita). Con tutta la qualità che ha questa squadra, quando mai ha concesso così tante transizioni difensive? Neanche nelle amichevoli estive perdevano così tanti palloni.
Contro il Liverpool ho notato non solo una fragilità mentale imbarazzante, ma anche una squadra completamente nel panico, incapace di pressare o ripartire in transizione (due aspetti che hanno sempre fatto in modo brillante).
Detto ciò, Guardiola ha aggiunto:
"Non so come, non so quando, ma ne usciremo." Occhio, perché se ritrova la quadra, con tutto quel ben di Dio e il ritorno di giocatori come De Bruyne, Doku, ecc., secondo me il City ha ancora molto da dire, soprattutto in campo internazionale. Il campionato sembra ormai compromesso, ma non riesco a scommettere contro Guardiola. È uno che ha sempre saputo evolversi e trovare soluzioni. Stavolta, però, mi sembra che debba concentrarsi principalmente sull'aspetto mentale.
Il paragone con il Milan di Atene è assolutamente azzeccato!