Gramellini:”Maneskzan. Successo in quanto fluidi”

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Massimo Gramellini sul Corsera:”Il felice mistero dei Maneskin è che sono i primi musicisti italiani ad avere successo nel mondo con una musica non italiana. Dall’Italia gli stranieri si sono sempre aspettati la melodia lacrimosa, lo stornello o il do di petto, non il frastuono organizzato del rock. Chi ha scelto la strada delle sonorità angloamericane, come il mio filosofo di riferimento Vasco Rossi, ha sempre fatto fatica a essere ascoltato oltre Chiasso.

Che cosa possiedono dunque di così speciale questi quattro ragazzi romanissimi per incantare scandinavi e statunitensi, tanto da riempire i club di New York, finire nel talk-show di Jimmy Fallon e aprire il concerto dei Rolling Stones non in un palazzetto italiano, ma a Las Vegas?

Per usare una parola alla moda, sono fluidi. Damiano, il cantante, è un maschio che si trucca senza perdere virilità. Victoria, la bassista, è una donna che fa la dura senza perdere femminilità. Tutti e quattro appaiono sfuggenti, nitidi eppure sfocati, non incastrabili in una definizione. E la loro non sembra una posa, ma un’essenza, in cui si riconosce un’intera generazione. Nel secolo scorso, David Bowie e i Kiss si truccavano come e più di loro, ma erano considerati un’avanguardia anche da noi che li amavamo. Per i ragazzi di oggi, invece, i Maneskin sono la normalità.

La settimana della loro consacrazione planetaria ha coinciso in Italia con il capitombolo della legge Zan. Perché la vita sa essere davvero ironica, a volte. Basta capirne le battute”

Repubblica e CorSera: i Maneskin si sono esibiti in Usa e sul palco, con loro, la bandiera arcobaleno LGBT che conteneva un triangolo con altre bandiere. Una per gli afroamericani, l'altra per morti di AIDS e l'ultima per i trans.
 
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Massimo Gramellini sul Corsera:”Il felice mistero dei Maneskin è che sono i primi musicisti italiani ad avere successo nel mondo con una musica non italiana. Dall’Italia gli stranieri si sono sempre aspettati la melodia lacrimosa, lo stornello o il do di petto, non il frastuono organizzato del rock. Chi ha scelto la strada delle sonorità angloamericane, come il mio filosofo di riferimento Vasco Rossi, ha sempre fatto fatica a essere ascoltato oltre Chiasso.

Che cosa possiedono dunque di così speciale questi quattro ragazzi romanissimi per incantare scandinavi e statunitensi, tanto da riempire i club di New York, finire nel talk-show di Jimmy Fallon e aprire il concerto dei Rolling Stones non in un palazzetto italiano, ma a Las Vegas?

Per usare una parola alla moda, sono fluidi. Damiano, il cantante, è un maschio che si trucca senza perdere virilità. Victoria, la bassista, è una donna che fa la dura senza perdere femminilità. Tutti e quattro appaiono sfuggenti, nitidi eppure sfocati, non incastrabili in una definizione. E la loro non sembra una posa, ma un’essenza, in cui si riconosce un’intera generazione. Nel secolo scorso, David Bowie e i Kiss si truccavano come e più di loro, ma erano considerati un’avanguardia anche da noi che li amavamo. Per i ragazzi di oggi, invece, i Maneskin sono la normalità.

La settimana della loro consacrazione planetaria ha coinciso in Italia con il capitombolo della legge Zan. Perché la vita sa essere davvero ironica, a volte. Basta capirne le battute”
Pazzesco come in questa epoca il talento, a tutti i livelli, non conti più nulla. Ormai basta essere fluidi i non binari per avere il mondo ai propri piedi. Col supporto dei media del padronato, che fanno da ufficio stampa
 
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Massimo Gramellini sul Corsera:”Il felice mistero dei Maneskin è che sono i primi musicisti italiani ad avere successo nel mondo con una musica non italiana. Dall’Italia gli stranieri si sono sempre aspettati la melodia lacrimosa, lo stornello o il do di petto, non il frastuono organizzato del rock. Chi ha scelto la strada delle sonorità angloamericane, come il mio filosofo di riferimento Vasco Rossi, ha sempre fatto fatica a essere ascoltato oltre Chiasso.

Che cosa possiedono dunque di così speciale questi quattro ragazzi romanissimi per incantare scandinavi e statunitensi, tanto da riempire i club di New York, finire nel talk-show di Jimmy Fallon e aprire il concerto dei Rolling Stones non in un palazzetto italiano, ma a Las Vegas?

Per usare una parola alla moda, sono fluidi. Damiano, il cantante, è un maschio che si trucca senza perdere virilità. Victoria, la bassista, è una donna che fa la dura senza perdere femminilità. Tutti e quattro appaiono sfuggenti, nitidi eppure sfocati, non incastrabili in una definizione. E la loro non sembra una posa, ma un’essenza, in cui si riconosce un’intera generazione. Nel secolo scorso, David Bowie e i Kiss si truccavano come e più di loro, ma erano considerati un’avanguardia anche da noi che li amavamo. Per i ragazzi di oggi, invece, i Maneskin sono la normalità.

La settimana della loro consacrazione planetaria ha coinciso in Italia con il capitombolo della legge Zan. Perché la vita sa essere davvero ironica, a volte. Basta capirne le battute”
Ho smesso di leggere qui.
 

Toby rosso nero

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Corriere della Sera che in un solo giorno si ribella contro la Juve e addirittura denigra i ManisulKaz?

E' proprio la settimana di Spartacus, tutti gli schiavi si rivoltano! :ROFLMAO:
 

Super_Lollo

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Massimo Gramellini sul Corsera:”Il felice mistero dei Maneskin è che sono i primi musicisti italiani ad avere successo nel mondo con una musica non italiana. Dall’Italia gli stranieri si sono sempre aspettati la melodia lacrimosa, lo stornello o il do di petto, non il frastuono organizzato del rock. Chi ha scelto la strada delle sonorità angloamericane, come il mio filosofo di riferimento Vasco Rossi, ha sempre fatto fatica a essere ascoltato oltre Chiasso.

Che cosa possiedono dunque di così speciale questi quattro ragazzi romanissimi per incantare scandinavi e statunitensi, tanto da riempire i club di New York, finire nel talk-show di Jimmy Fallon e aprire il concerto dei Rolling Stones non in un palazzetto italiano, ma a Las Vegas?

Per usare una parola alla moda, sono fluidi. Damiano, il cantante, è un maschio che si trucca senza perdere virilità. Victoria, la bassista, è una donna che fa la dura senza perdere femminilità. Tutti e quattro appaiono sfuggenti, nitidi eppure sfocati, non incastrabili in una definizione. E la loro non sembra una posa, ma un’essenza, in cui si riconosce un’intera generazione. Nel secolo scorso, David Bowie e i Kiss si truccavano come e più di loro, ma erano considerati un’avanguardia anche da noi che li amavamo. Per i ragazzi di oggi, invece, i Maneskin sono la normalità.

La settimana della loro consacrazione planetaria ha coinciso in Italia con il capitombolo della legge Zan. Perché la vita sa essere davvero ironica, a volte. Basta capirne le battute”
Stanno avendo successo perché rappresentano le nuove generazioni.
L essere fluidi o meno è una conseguenza di questo, poi piaccia o non piaccia a fare il loro sono “bravi”.
Poi come sempre in italia se uno ha successo non gli si fanno i complimenti ma si trova il modo per denigrarli.
 

Lineker10

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Massimo Gramellini sul Corsera:”Il felice mistero dei Maneskin è che sono i primi musicisti italiani ad avere successo nel mondo con una musica non italiana. Dall’Italia gli stranieri si sono sempre aspettati la melodia lacrimosa, lo stornello o il do di petto, non il frastuono organizzato del rock. Chi ha scelto la strada delle sonorità angloamericane, come il mio filosofo di riferimento Vasco Rossi, ha sempre fatto fatica a essere ascoltato oltre Chiasso.

Che cosa possiedono dunque di così speciale questi quattro ragazzi romanissimi per incantare scandinavi e statunitensi, tanto da riempire i club di New York, finire nel talk-show di Jimmy Fallon e aprire il concerto dei Rolling Stones non in un palazzetto italiano, ma a Las Vegas?

Per usare una parola alla moda, sono fluidi. Damiano, il cantante, è un maschio che si trucca senza perdere virilità. Victoria, la bassista, è una donna che fa la dura senza perdere femminilità. Tutti e quattro appaiono sfuggenti, nitidi eppure sfocati, non incastrabili in una definizione. E la loro non sembra una posa, ma un’essenza, in cui si riconosce un’intera generazione. Nel secolo scorso, David Bowie e i Kiss si truccavano come e più di loro, ma erano considerati un’avanguardia anche da noi che li amavamo. Per i ragazzi di oggi, invece, i Maneskin sono la normalità.

La settimana della loro consacrazione planetaria ha coinciso in Italia con il capitombolo della legge Zan. Perché la vita sa essere davvero ironica, a volte. Basta capirne le battute”
Vedremo. Se questo è il motivo del loro successo allora saranno solo una meteora.

Altrimenti sarà innegabile ci sia qualcosa d'altro rispetto all'apparenza.

Gramellini cita Bowie chiaramente a sproposito. All'epoca ce n'erano una marea di artisti (maschie femmine) che si atteggiavano con aspetto provocatorio in nome dell'androginia (oggi si parla di non binario, allora androgino, insomma nulla di nuovo), ma alcuni come Bowie avevano sostanza e talento (a palate nel caso di Zyggy Stardust), tanto da travalicare il personaggio e la propria epoca per diventare eterni, altri invece sono passati con la moda come le meteore.

Vedremo il destino dei Maneskin quale sarà.
 
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Marilson

Milano vende moda
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non capisco perche' rosicare cosi', stanno approfittando consapevolmente del fatto che il loro aspetto fisico aiuta a vendere di piu'? Probabilmente si. E fanno bene. Puro marketing. Rimane il fatto che loro apriranno il concerto dei Rolling Stones a Las Vegas, i grandi critici musicali italiani continueranno invece a girare, inevitabilmente, il sugo con la cucchiara. Se sono una meteora, come ha detto lineker, spariranno.

P.s. a me la loro musica non piace affatto. Semplicemente mi limito a non ascoltarli.
 

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Stanno avendo successo perché rappresentano le nuove generazioni.
L essere fluidi o meno è una conseguenza di questo, poi piaccia o non piaccia a fare il loro sono “bravi”.
Poi come sempre in italia se uno ha successo non gli si fanno i complimenti ma si trova il modo per denigrarli.
Ma non è vero. Ne esistono tantissimi di cantanti, e band, amati dal pubblico italiano. Soprattutto in passato abbiano sfornato dei geni.

Se questi vengono denigrati è perchè dietro l'apparenza (che fa comodo, di questi tempi) c'è pochissima sostanza.

Manco per i Led Zeppelin c'era tutto questo clamore.
 
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Stanno avendo successo perché rappresentano le nuove generazioni.
L essere fluidi o meno è una conseguenza di questo, poi piaccia o non piaccia a fare il loro sono “bravi”.
Poi come sempre in italia se uno ha successo non gli si fanno i complimenti ma si trova il modo per denigrarli.
Ma non vengono denigrati infatti, o chi li denigra è perchè è invidioso o soprattutto i gay. Ho scoperto recentemente che la lobby gay è il principale hater dei gay stessi o fluidi e simili. Ad esempio tanti odiano Zorzi o gli stessi Maneskin perchè sono "troppo trasgressivi" e detto da loro è abbastanza ridicolo.
 
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Il degrado di talento in campo musicale mi ricorda alla lontana quello che si vede nel calcio. Comunque alla fine bravi questi Maneskin, non è da tutti riuscire vendere ghiaccio agli eschimesi. :)
 
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