Giudice:"Maldini divisivo. Uscita a gamba tesa".

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Chiusa ad ulteriori risposte.

-Lionard-

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Alessandro Giudice (che da sempre tesse le lodi di Redbird ed Elliott) dal CorSport sull'intervista di Maldini a Repubblica


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Giudice è molto competente ma è un uomo vicino a Redbird è già stato utilizzato in passato per bloccare sul nascere polemiche relative alla proprietà (come quando il manager di Investcorp dichiarò che avrebbero investito 300 mln sul mercato).

La sua ricostruzione fa acqua da tutte le parti:
a) Sostiene che sia giusto cacciare un manager se non ha un buon rapporto con l'AD ma dimentica di specificare che questa è la versione di una delle due parti e che comunque anche Maldini e Gazidis avevano una pessima relazione ma hanno convissuto bene per 3 anni ottenendo ottimi risultati.

b) Ma ammettiamo che sia corretto cacciare il DS perché non si saluta con l'AD. Se RedBird avesse preso Giuntoli, il direttore tecnico campione d'Italia, sarebbe stata una scelta coerente e più difficile da contestare al netto delle storie sul DNA e il milanismo. Qui il tema è che non si voleva una personalità forte in modo da fare tutto in casa e a bassi costi.

c) È vero il Milan in campo è arrivato quinto ma è anche arrivato in semifinale di Champions quando l'obiettivo era uscire come terzi ai gironi. Perché si considera solo quello che interessa?

d) Le parole di Maldini su Scaroni non dimostrano quanto negativi fossero i rapporti di Paolo con il resto della dirigenza bensì la pochezza umana di quest'ultima.
 
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A me la cosa che più delude di tutta questa vicenda, che ormai va avanti da 5 anni, è proprio il divisionismo. Lasciamo da parte per un attimo i contenuti, Maldini ha espresso le sue idee senza contraddittorio e purtroppo finisce lì.

Negli ultimi 5 anni, da Leonardo, poi Boban, e infine Maldini, la spaccatura tra i tifosi di fazione si è amplificata sempre di più. O c’è il bianco, o c’è il nero, sicuramente non c’è conversazione nè dialogo, ma anzi insulti. Ogni dichiarazione o narrazione indiretta che leggiamo sia dalla parte americana che da quella degli ex calciatori, fa parte di una battaglia personale sul cadavere del Milan. E su quello dei tifosi, che ormai coltivano odio chi verso gli uno chi verso gli altri e purtroppo, tra di loro.

Ormai si parla meno di Milan e di calcio e più di fazioni, ci si scontra continuamente e queste dichiarazioni alimentano la spaccatura. Ogni commento viene categorizzato o nel bianco o nel nero, amici o nemici, bravi o cattivi.

Per capire quanto sia controproducente questa cosa, c’è stato solo un periodo in cui questa battaglia personale tra fazioni è stata sospesa, un periodo durato sei mesi. Il Milan volava, e con il Milan i suoi tifosi. Io ricordo bene piazza Duomo nel maggio 2022.
Premesso che io non odio nessuno, ma siamo arrivati al punto che ci sono milanisti che parlano di “risultato sul campo” pur di denigrare la precedente dirigenza e poi si lamentano del numero di scudetti esposti allo Juventus stadium…
 

gabri65

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Alessandro Giudice (che da sempre tesse le lodi di Redbird ed Elliott) dal CorSport sull'intervista di Maldini a Repubblica


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Bella, sì, un'analisi che ha come base l'assioma dell'infallibilità dei vertici, come il Papa.

Se fai come dicono loro, ok, altrimenti sei finito. Da perfetto yesman.

Come detto in altro thread, giustissimo, loro mettono i soldi e loro hanno ragione.

Bene, fate come volete, fortunatamente certa gente non riuscite a comprarla. Non riuscite nemmeno a comprare un attaccante, non so se mi spiego.
 

7AlePato7

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Bella, sì, un'analisi che ha come base l'assioma dell'infallibilità dei vertici, come il Papa.

Se fai come dicono loro, ok, altrimenti sei finito. Da perfetto yesman.

Come detto in altro thread, giustissimo, loro mettono i soldi e loro hanno ragione.

Bene, fate come volete, fortunatamente certa gente non riuscite a comprarla. Non riuscite nemmeno a comprare un attaccante, non so se mi spiego.
Sono d'accordo con te. Solo su una cosa ho dei dubbi, ossia che mettano i soldi. Perché in realtà è il popolo milanista che glieli mette in mano. Per quanto mi riguarda con Elliott e Redbird i denari escono, non entrano. Curioso che abbiamo un sacco di parassiti stipendiati dall'Ac Milan in società che di calcio capiscono zero e poi non c'è un ghello per sostituire allenatore o ingaggiare preparatori atletici capaci.
 

egidiopersempre

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Premesso che io non odio nessuno, ma siamo arrivati al punto che ci sono milanisti che parlano di “risultato sul campo” pur di denigrare la precedente dirigenza e poi si lamentano del numero di scudetti esposti allo Juventus stadium…
se è per quello ci sono anche i "se non c'era radu" .... fra i milanisti!!!!
 

Djici

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Premesso che io non odio nessuno, ma siamo arrivati al punto che ci sono milanisti che parlano di “risultato sul campo” pur di denigrare la precedente dirigenza e poi si lamentano del numero di scudetti esposti allo Juventus stadium…
Concordo alla grande.
La Juve dovrebbe ringraziare il cielo (o gli amici) di essere in Serie A.
Il turnover brutale fatto in campionato era fatto non solo per provare la Champions ma anche perché la penalizzazione della Juve era INEVITABILE.
Pioli ci è andato troppo tranquillo forse.
Avesse fatto un turnover un po' meno selvaggio facevamo "quarto posto sul campo" tranquillamente.
La penalizzazione della Juve e RIDICOLA.
 

egidiopersempre

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Bella, sì, un'analisi che ha come base l'assioma dell'infallibilità dei vertici, come il Papa.

Se fai come dicono loro, ok, altrimenti sei finito. Da perfetto yesman.

Come detto in altro thread, giustissimo, loro mettono i soldi e loro hanno ragione.

Bene, fate come volete, fortunatamente certa gente non riuscite a comprarla. Non riuscite nemmeno a comprare un attaccante, non so se mi spiego.
non come il Papa, ma come qualsiasi grande azienda, soprattutto se retta dal sistema fintomeritocratico anglosassone. Dove il merito finisce quando lo dice il capo. Detto questo, e premesso che per me Maldini ha fatto un po' bene e un po' male, come tanti, ed è sicuramente un egocentrico e non un aziendalista, con questa proprietà effettivamente c'entra come i cavoli a merenda.
 

gabri65

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non come il Papa, ma come qualsiasi grande azienda, soprattutto se retta dal sistema fintomeritocratico anglosassone. Dove il merito finisce quando lo dice il capo. Detto questo, e premesso che per me Maldini ha fatto un po' bene e un po' male, come tanti, ed è sicuramente un egocentrico e non un aziendalista, con questa proprietà effettivamente c'entra come i cavoli a merenda.

La prendo come una condivisione.

Mai detto che Maldini ha fatto sempre bene, a differenza degli haters intransigenti. Certi errori sono stati marchiani.

Vanno però evidenziati anche i meriti. Sul discorso egocentrico posso essere d'accordo, ma senza egocentrismo uno non riesce ad imporsi e si ritorna allo yesman.

Se poi va affrancato il postulato che i dipendenti devono seguire alla lettera le direttive aziendali, allora tifiamo per le aziende, per Ammazzonne o roba del genere. Le imprese nascono da gente con passione, visionaria, disposta a rischiare.

Io mi ci ritrovo con Paolo, perché nel mio piccolo vivo questa situazione in ambito lavorativo, dove vedo perfetti idioti fare carriera a dispetto della competenza e della voglia di andare oltre il minimalismo, che porta al degrado se perpetrato a lungo termine.

Evoluzione (fatta anche di sbagli) vs staticità e rigidità.

Con la prima puoi fallire, ma anche scoprire nuovi orizzonti, con l'altra rimani dove sei, proprio un bel divertimento.
 

gabri65

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Sono d'accordo con te. Solo su una cosa ho dei dubbi, ossia che mettano i soldi. Perché in realtà è il popolo milanista che glieli mette in mano. Per quanto mi riguarda con Elliott e Redbird i denari escono, non entrano. Curioso che abbiamo un sacco di parassiti stipendiati dall'Ac Milan in società che di calcio capiscono zero e poi non c'è un ghello per sostituire allenatore o ingaggiare preparatori atletici capaci.

Stiamo sicuri che questi, in qualsiasi modo vada, non ci perdono un solo centesimo.

Nessuno vuole che chi possiede il Milan ci rimetta di tasca propria, questo è un grosso equivoco, talmente banale che non c'è modo di spiegarlo bene in anni e anni di threads, e ancora ci litighiamo sopra.

Berlusconi ci ha perso soldi con il Milan ? Ovvio, probabilmente il bilancio segna rosso. Ma il Milan gli ha permesso una visibilità che ha contribuito a prendere potere ed entrare nell'olimpo dellla politica. Perciò il guadagno supera di gran lunga quello che ha immesso.

Molto semplicemente il calcio non è la dimensione di questa proprietà di strozzini. Prendere il Milan e trattarlo come un asset qualsiasi, non ne abbiamo proprio bisogno.

Ci vendano a chi vuole competere e arrivederci. Se non ci vendono, allora hanno secondi scopi, stop. Di questi secondi scopi, a me frega una sega, ma ne soffro le conseguenze perché mi interessa il Milan e basta.
 

Pivellino

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Quanto scrivo è frutto di fantasie ed ipotesi per cui è tutto falso, diciamo che è una fiction.
Se dovessi scomparire ricordatemi con affetto.
Ho scritto troppo ultimamente.
Questa sarà l’ultima volta per tanto tempo, ma odio i lecchini.

Veniamo a Giudice di nome e di fatto.
Nomen omen.

DELEGHE e RESPONSABILITA’

Giudice parla di normalità societaria nel “sistema di attribuzione delle deleghe di firma” su affari di “notevole portata” che vengono sottratte ai “piani inferiori” e riportate sui tavoli che contano.
Si grazie al c. Caro Giudice.
Giudice è a conoscenza del sistema di ripartizione dei poteri di firma di AC Milan pre e post Maldini?

Se si ce li elenchi e discutiamo se sono consoni alla figura del DS e alla “normalità” di una sistema gerarchico societario in cui si declinano Budget di spesa sulle singole unità organizzative.

Perché “questo” è a mio avviso il punto, e non se le operazioni di notevole portata vanno condivise, perché che le operazioni di “notevole portata” abbiano sistemi approvazione complessi in qualsiasi società è una cosa che probabilmente la sa anche Pippo al Circolo Arci di Pazzera.

Dunque se usi questo per screditare Paolo sei disonesto e lo fai premettendo un’ovvietà e cercando di attirare a te facili consensi di coloro che sono poco adusi a simili ambienti (i più).

Poi però caro Giudice scrivi pure che aveva richiesto semplicemente libertà (tecnica) nel budget assegnato.
Gli è stata data? In che misura? Te lo sai visto che bazzichi Furlandia?

Però non dici, lasci che ce lo immaginiamo e basta e crei castelli in aria, come ti fa comodo.

Che strano oh, un manager che chiede autonomia.
Ma non è normale chiedere un minimo di autonomia?
Bada che, comunque, questo accade post rinnovi mancati ad esempio, per cui è evidente che autonomia non c’era sulla campagna acquisti né sui rinnovi prima del giugno 2022.
Dopo c’è stata?
Cosa ci è costata questa mancanza prima?

Ti chiedo anche caro Giudice, la mancanza di autonomia come si riflette sui tempi di decisione?
Quanto una linea gerarchica lunga e burocratica impatta sull’incapacità di portare a casa un risultato di mercato?
Quanti ingaggi e rinnovi sono stati vanificati dai tempi lunghi per decidere, più che dal budget?
Te lo sai Giudice?

E se sono state vanificate delle operazioni di mercato dai tempi lunghi, il sostituto preso in fretta e furia è stato comunque all’altezza del piano A?

E se non lo fosse stato, la responsabilità del piano B devo imputarla tutta al DS o anche in parte al CEO che era in giro e non poteva collegarsi o al Sistema di Deleghe normali in una società di un certo livello?

Ah Giudice.
Maldini in carica non si è mai lamentato pubblicamente dei tempi lunghi delle decisioni.
I Panni li ha sempre lavati in famiglia.

FURLANDIA®

Licenziato perché non va d’accordo con Furlani.
Lo ha detto Cardinale. Che lo abbia detto veramente, ci siano pochi dubbi.
Risponde Maldini: “Mi sono mai lamentato con te di Furlani?”
Il passaggio caro Giudice è importante.

E’ evidente che Maldini per quanto duro e spigoloso ha gestito la sua relazione con la gerarchia attraverso dei contraddittori diretti, con delle discussioni, anche con delle tensioni magari, ma in modo trasparente.
Chi si è lamentato del rapporto con la “maestra” è stato Furlani e non Paolo.
Già qui si denota un profilo umano assai differente.

Della relazione Maldini/Furlani sappiamo poco, e tu Giudice non ci dici niente, non ci racconti cose che non sappiamo già.

Dici solo che se vai contro la struttura apicale ti metti fuori dalla società.
Può essere in parte vero (che poi chi studia management scrive trattati sull'utilità del confronto anche aspro per progredire) ma però andrebbe anche analizzata la figura di Furlani, che nei fatti ha un bel cv, ma professionalmente è un analista finanziario/portfolio manager.

Una figura come Furlani non conosce(va) assolutamente una società di calcio “nel suo core business” più di quanto non la conosco io.
Certo, gli dai un bilancio o gli fai vedere delle proiezioni di rendimento dei mercati saprà il fatto suo.
Sicuro eh. Sono le basi per lui.

Ma che tipo di contraddittorio tecnico (di campo) puoi fare con uno come Furlani che non puoi fare con uno pescato a caso dalla curva? Spiegamelo.

Allora, lato gestione operativa, se Furlani serviva solo a mettere una firma su un contratto che prevedeva una spesa a sua volta basata su un limite economico prestabilito ….. serviva veramente un Furlani? O Bastava un budget?

Ma poi a sua volta Furlani che autonomia aveva? Anche lui aveva un’altro livello di firma sopra? O era solo un passacarte di qualcun’altro?

Era per caso (E’) una spia con poca autonomia come è lecito pensare? Uno che tiene d’occhio i ragazzi che non facciano m..te?
Furlani è mai entrato in questione tecniche? Si limitava a dare il placet di spesa?
Non ce lo dici, ma di fatto era uno che poteva facilmente condizionare anche la gestione tecnica, se solo avesse voluto. Anche solo rallentandola.
Era questo il motivo di dissapore tra lui e Maldini?

Con Cardinale sempre via (Maldini lo incontra una volta, una sola) e Elliot non so dov’è, è chiaro che Furlani diventa la figura chiave di tutto questo casino.

Caro Giudice, ma il fatto che tolto di mezzo Maldini i cordoni della spesa si aprono improvvisamente come lo spieghi visto che era il nostro amato CEO a firmare.
D’un tratto impazzisce o semplicemente ha esaurito il ruolo di sabotatore?

A Furlani chi è che lo controlla?

A pensar male Maldini è stato fatto fuori non appena Furlani è riuscito a consolidare un asse (OBIETTIVO) con Moncada e Pioli. Il primo scalpitava e il secondo quando ha saputo (da chi se non da Furlani) che Maldini lo voleva (vero o falso) segare lo ha mollato. Dunque il Piano Strategico diMaldini è stato lo STRUMENTO.
A Furlani bastava avere qualcuno che gli gestiva quello che non capisce assumendosene la responsabilità.
Detto fatto la situazione attuale.

Il fatto che Furlani sia stato mantenuto da Cardinale in quel posto di responsabilità, a casa mia significa che è li a controllare tutti: anche il buon Jerry che ha la gestione “controllata” da chi gli ha dato i soldi a prestito per comprarsi il Milan.
Ora, ipotizziamo che io voglio vendere il mio BAR e trovo uno che si impegna a riportarmelo in pareggio e a svilupparlo e gli presto i soldi per comprarlo (ossia accetto un pagamento a rate), chi è il vero Boss?
E se lui non sostituisse il mio uomo di fiducia alla cassa, quello che che controlla gli incassi …secondo voi - il Cassiere a chi risponde? Chi controlla?
Magari casualmente io sono pure uno degli uomini più temuti a livello finanziario del mondo…casualmente.
Ma dico, ma se i Singer vogliono che Furlani non lavori più in nessuna compagnia finanziaria del mondo quanto devono faticare perché questo si avveri? E lo sa.
Furlani che agisce fuori dall’interesse dei Singer è solo pensarlo un pensiero da folli!!!!

Dunque Furlandia ha portato a compimento senza nessuna autonomia una cosa già decisa da tempo, quanto ci stesse lavorando dietro immaginatelo voi.

Lo scudetto ha posticipato tutto di un anno.
Paolo era un dead man walking dai tempi dello scazzo Gadzidis, un tumore da asportare senza uccidere il paziente Milan e perdere i tifosi. Eventualmente da delegittimare.
E' stato salvato al primo giro perché non sarebbe stato popolare in quel momento.

I tempi sono finalmente diventati maturi quando - per fortuna - Pioli ci ha fatto fare un finale di stagione di m. salvandoci dalla finale di Champions e arrivando quinto. Per questo è stato confermato: ha posto le premesse per far fuori Maldini che poteva essere accusato di quinto posto + partite a spruzzo con l’Inter + CDK segato.

Guarda caso CDK sparisce dal campo progressivamente nel 2023, a partire più o meno quando arriva il piano strategico sul tavolo di Furlandia. Non c’era più motivo per rischiare che si riprendesse.

Assumptions raggiunte.

GADZIDIS e SCARONI
Altri due esempi di soggetti con cui Maldini non andava d’accordo.

GADZIDIS in autonomia (dubito) cerca un nuovo allenatore senza informare il suo staff tecnico societario. Da un punto di vista di autorità il CEO ha certamente potere, da un punto di vista organizzativo è sicuramente un bel modo di gestire rispettosamente una grande azienda.

Trattasi di un comportamento che non depone a favore di chi lo pone in essere, né denota la capacità di fare gruppo. Proprio quello di cui si accusa Maldini.
Boban giustamente si incazza e viene licenziato. Va in causa e la vince.
Bella figura e bell’esempio Giudice.
Continua così.

SICARIONI è il presidente da sempre quasi, ha superato la prova di numerose proprietà nonché persona apprezzata da Berlusconi.

Non si sa bene a che titolo sta li. Ma lo si immagina.
Comunque, Finché Paolo è dentro ne parla bene.
Nel frattempo parla solo di Stadio.
Una, due, tre, ennemila volte.

A lui interessa il business di corollario è chiaro.
E’ li per quello, conosce l’Italia, i suoi meccanismi, il potere.
Persona perfetta.

Appena Paolo è defenestrato se ne esce con parole abbastanza antipatiche che girano la frittata parlando di “disagio di Maldini” che “si lavora in Team” che adesso “funziona tutto meglio”.
Dunque nonostante la mela marcia Maldini qualcosa di buono si è fatto, ma ora è meglio.
Sono opinioni rispettabili ma a mio avviso sbagliate - queste si - nei tempi e nei modi, e forse anche non necessarie.
Bastava dire che la proprietà ha deciso così perché è nelle sue prerogative.
Sarebbe stata un’uscita di maggior classe.

Comunque, a Scaroni è destinata - di rimando - una delle accuse più forti di Maldini che è quella di “salire sul carro dei vincitori” e di essere incidentalmente interessato al campo ma più ad altro.
Idem Furlandia con patatine.

Ditemi chi si sente di poter confutare una cosa simile.


PIANO STRATEGICO E CONSULENTE

Consulente di cosa? Giudice lo sa?
Consulente chi? Pagato da chi? A conoscenza di cosa?
Questo passaggio è ovviamente imbeccato perché tocca il "Core" del fattaccio, lo STRUMENTO.

Qua si capisce veramente bene che la fonte è interna alla società e si cerca di colpire di rimando Maldini e delegittimarlo.

Io mi aspetterei che si tratti di un piano che principalmente riguarda l’area Tecnica, probabilmente contiene anche l’ipotesi di benservito a Pioli (poi uscito come voce di corridoio per fini evidenti).
Mi aspetto che il consulente abbia curato la parte finanziaria relativa “ai costi” legati al piano.

Trattandosi di un business plan che racconta di un futuro di costi e di investimenti soltanto immaginati vorrei capire, quali dati segreti carpisce?
Visto che sicuramente era deleterio e non è stato applicato di quali segreti si parla?

Questo piano, a dirla tutta, è stato utile solo a far finire il lavoro di Furlandia, delegittimare fino in fondo Maldini, estrapolando ciò che poteva essergli utile allo scopo tagliando definitivamente il suo rapporto con Pioli, probabilmente con Moncada e chissà chi altro.
In realtà, chi ha sicuramente fatto un probabile uso improprio del contenuto è la cricca di Furlanga non certo il consulente.

“Io mi sono fidato” detto da Maldini nell’intervista sta tutto qua.

E in questo aspetto, se vogliamo, sta a mio avviso la vera carenza di Paolo per operare in questo mondo.
Paolo è troppo trasparente e troppo vero per sopravvivere in mezzo a questa gente.
Non è una carenza tecnica o di personalità.
A Paolo manca l’atteggiamento da squalo, è abituato che la “squadra” lotta tutta per il medesimo obiettivo. Ma questa è la vita reale.
Al Milan ognuno tifa per se stesso in dirigenza.

Ah, dimenticavo.
Il piano è presentato a Furlani e Cardinale (spedito ad entrambi + 2 collaboratori).

Ha chiari e prevalenti contenuti tecnici.
Dove sarebbe la delegittimazione, e di chi?
Giudice ci dica grazie.

Possiamo vedere quel piano per favore?
Giudice ce lo fai raccontare?
Sarebbe veramente un’operazione trasparenza definitiva.
Era Paolo il problema no?
Mostratecelo tranquilli e odieremo Maldini come sperate voi.
Ah meglio di no vero?

CHIUSURA

“Accordi di riservatezza violati”
Anche questa una evidente imbeccata societaria.
Grande Giudice come sei indipendente ed autonomo bravo!!
Una diffida vestita da articolo di stampa ragazzi.
Mi mancava.

Si accusa poi nuovamente Maldini di voler esonerare Pioli (fonte sicuramente il piano strategico).

Semplicemente credo Maldini avesse intravisto la fine del ciclo, come tutti noi.
Però info utile per massacrarlo.

L’accusa di voler destabilizzare l’ambiente mi fa ridere.
Un’intervista cosa destabilizzerebbe?
E’ più destabilizzante di una sconfitta in casa col Borussia che ci elimina di fatto o della miriade di infortuni?

La paura, come danno consequenziale, dell’allontanamento della tifoseria va rispedita al mittente.
Il tifoso fa ciò che vuole, a me mi hanno allontanato Furlani e soci per esempio.
Ma il mio amore per il Milan (non per loro) è immutato.

“Mancanza di sensibilità milanista” è veramente la ciliegina finale caro Giudice.

Purtroppo talvolta per eliminare i topi dalla nave questa va affondata.
Ma il Milan è come la Fenice.
Risorge sempre.
Perché il suo DNA è scritto sui cuori e non su un bilancio.

ps. Giudice, pure te sei un maledetto ratto. Ricordatelo.
 
Stato
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