Giroud: "Quando smetto, farò il direttore sportivo"

Andris

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Giroud a Le Figaro:

"È un po' tutto.
Stare lontano dalla mia famiglia durante le settimane internazionali, viaggiare molto, giocare più partite mi pesa.
Ho fatto una scelta di carriera più adatta alla famiglia firmando con il Los Angeles FC.
Tutti sanno che, quando si parte per gli Stati Uniti, è più difficile tornare in Nazionale.
In ogni caso, avverto un’innegabile stanchezza fisica e mentale


Ho superato tutte le mie aspettative.
Non avrei mai potuto sognare un destino del genere.
C'è ancora bisogno di qualche partita perché Kylian mi superi e conta su di me per segnare quest’estate.
Mi dicono che arriverò a quota 60 gol, ma non mi pongo quell'obiettivo, voglio davvero aiutare la squadra in Germania

Non penso che farò l'allenatore.
Quando sei il tecnico, per te c'è ancora meno tempo, è anche peggio di quando sei giocatore (ride, ndr).
Mia moglie mi caccia di casa se parto di nuovo (sorride, ndr).
Mi piacerebbe restare nel calcio perché è quello che conosco meglio.
Se è per lavorare in un club, voglio imparare il mestiere di direttore sportivo.
Sarà un'altra avventura"


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Swaitak

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Giroud a Le Figaro:

"È un po' tutto.
Stare lontano dalla mia famiglia durante le settimane internazionali, viaggiare molto, giocare più partite mi pesa.
Ho fatto una scelta di carriera più adatta alla famiglia firmando con il Los Angeles FC.
Tutti sanno che, quando si parte per gli Stati Uniti, è più difficile tornare in Nazionale.
In ogni caso, avverto un’innegabile stanchezza fisica e mentale


Ho superato tutte le mie aspettative.
Non avrei mai potuto sognare un destino del genere.
C'è ancora bisogno di qualche partita perché Kylian mi superi e conta su di me per segnare quest’estate.
Mi dicono che arriverò a quota 60 gol, ma non mi pongo quell'obiettivo, voglio davvero aiutare la squadra in Germania

Non penso che farò l'allenatore.
Quando sei il tecnico, per te c'è ancora meno tempo, è anche peggio di quando sei giocatore (ride, ndr).
Mia moglie mi caccia di casa se parto di nuovo (sorride, ndr).
Mi piacerebbe restare nel calcio perché è quello che conosco meglio.
Se è per lavorare in un club, voglio imparare il mestiere di direttore sportivo.
Sarà un'altra avventura"


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Che asino, se fosse rimasto un altro anno avrebbe il posto fisso
 
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