Tuttosport: dal titolare inamovibile, all’ultimo arrivato. Dal centravanti che ti ha fatto vincere il 19° scudetto, all’acquisto più recente della finestra estiva del mercato. Da Giroud, a Jovic. L’infortunio subìto dall’attaccante francese nei primi minuti della sfida contro l’Irlanda lascia in apprensione i tifosi del Milan. E mette in preallarme i suoi possibili sostituti, come il serbo. Nonostante in casa rossonera ci sia un cauto ottimismo sul recupero del calciatore per il derby del prossimo sabato – tanto che addirittura si parla di rientro in gruppo già mercoledì – non può esistere ora la certezza che Giroud sia a disposizione per la stracittadina contro l’Inter. Ci saranno invece sia Maignan, che Theo Hernandez: i due ieri non si sono allenati con la Francia: trattamento di recupero per il portiere, una botta al polpaccio per l’esterno. Entrambi salteranno l’amichevole con la Germania, ma non derby, per una speranza covata dallo stesso Giroud, che fin da subito si era professato ottimista sul suo recupero. Certo, l’ex Arsenal farebbe di tutto per giocare, come ammesso dalla stessa punta l’anno scorso: «Contro il Napoli ho giocato su una gamba sola: avevo un tendine dolorante. Ho preso un colpo durante la partita, ma sono rimasto in campo». Dopo quella partita di Champions contro i partenopei, il 9 del Milan saltò la sfida contro il Lecce e nelle successive sei partite (quattro in campionato, l’andata e il ritorno dell’euroderby) non segnò nemmeno un gol, con prestazioni anche condizionate dal precedente infortunio subito. Oggi, teoricamente, non siamo su quei livelli, ma vista anche la carta d’identità di Giroud, è naturale che il giocatore debba essere gestito al meglio, col Milan atteso da ben sette gare nelle prossime tre settimane. Ecco che Jovic potrà essere protagonista, per tentare di sfruttare l’occasione eventualmente concessa e conquistare fin da subito i suoi nuovi tifosi. Pochi anni fa il ragazzo aveva una valutazione da 60 milioni di euro. E i tifosi del Real Madrid erano convinti che sarebbe potuto diventare un vero nuovo galattico del miglior club del ventesimo secolo. Il serbo non ripagò mai le attese. E la scommessa su di lui, visto come è andata a finire, non è stata successivamente vinta nemmeno dalla Fiorentina, con Italiano felice di liberarsi di un giocatore totalmente fuori dal progetto. Siccome però le vie del calciomercato sono infinite e le sliding doors della carriera di un presunto possibile predestinato possono variare e spalancarsi quando meno te lo aspetti, Jovic ora potrebbe anche lasciare il segno nel Milan nella partita più sentita, la stracittadina di Milano. Sbarcato in rossonero per il fallimento di altri obiettivi individuati prima di lui dal Diavolo, poco importa quel che è stato. Con Okafor più attaccante esterno che centravanti, qualora Giroud non dovesse farcela - o potesse giocare solo parte del match – sarebbe Jovic a guidare l’attacco rossonero. Col sogno di presentarsi siglando il gol decisivo ai cugini. Lui all’Inter ha già segnato con le maglie di Eintracht Francoforte (sbattendo fuori i nerazzurri dall’Europa) e della Fiorentina. Farlo sabato nel derby avrebbe un sapore ancor più godurioso. E farebbe ripartire alla grande una carriera inceppatasi probabilmente troppo presto.