Giampaolo:"Al Milan nemmeno si ricordano di me. Ero al posto giusto...".

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non è vero che un bravo allenatore si adegua a quello che ha, inoltre la società non gli deve prendere i giocatori che vuole l'allenatore ma deve prendere i giocatori adatti al gioco dell'allenatore considerando i vincoli di bilancio. Vedi sarri che ha litigato con tare, non è che sarri mette la mano sulla testa di lucas leiva e questo per miracolo diventa jorginho, oppure scatarra in testa a luis alberto e questo inizia a correrre come un furetto stile allan al napoli.
Una società deve creare il contesto adatto affinche l'allenatore faccia bene, ad esempio quando arrivo gasperini all'atalanta, l'atalanta aveva precedentemente preso paloschi, ma per il gioco di gasperini non andava bene, e la dirigenza bergamasca non si fece problemi a mandare paloschi in prestito alla spal e prendere un giocatore piu in linea col gioco dell'allenatore, ovviamente sempre tenendo a mente i vincoli di bilancio, e infatti furono presi petagna e cornelius, poi grazie ai risultati e ai piazzamenti champion hanno potuto spendere per prendere una punta fisica piu tecnica di petagna e cioè zapata .
Va bene ok.

Ti ripeto se lo fanno contento e gli prendono i giocatori per il" suo tipo di gioco" che non vanno bene per altri contesti, se lo licenziano la società cosa fa con questi giocatori che per l'allenatore successivo non vanno bene?
 
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Va bene ok.

Ti ripeto se lo fanno contento e gli prendono i giocatori per il" suo tipo di gioco" che non vanno bene per altri contesti, se lo licenziano la società cosa fa con questi giocatori che per l'allenatore successivo non vanno bene?
appunto ho detto che la società deve accontentare l'allenatore nei limiti del possibile, se conte mi chiede chesso vidal, kolarov, sanchez e altre vecchie cariatidi strapagate uno puo sempre dire quelli rapporto qualita prezzo non sono convenienti, ti vado a prendere giocatori con quelle caratteristiche ma compatibili a bilancio cosi se domani conte se ne va quei giocatori li piazzo altrove. Ma se gasperini gioca con la punta che ha ben precise caratteristiche non è che gli puoi imporre paloschi e dire vabbe fallo giocare come giocherebbe petagna, paloschi e petagna sono due cose diverse pur essendo entrambi attaccanti, ovviamente gasperini avrebbe voluto zapata prima ma tra rimanere con paloschi e avere petagna che non è zapata ha preferito accontentarsi di petagna che è piu vicino al suo ideale di punta
 
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appunto ho detto che la società deve accontentare l'allenatore nei limiti del possibile, se conte mi chiede chesso vidal, kolarov, sanchez e altre vecchie cariatidi strapagate uno puo sempre dire quelli rapporto qualita prezzo non sono convenienti, ti vado a prendere giocatori con quelle caratteristiche ma compatibili a bilancio cosi se domani conte se ne va quei giocatori li piazzo altrove. Ma se gasperini gioca con la punta che ha ben precise caratteristiche non è che gli puoi imporre paloschi e dire vabbe fallo giocare come giocherebbe petagna, paloschi e petagna sono due cose diverse pur essendo entrambi attaccanti, ovviamente gasperini avrebbe voluto zapata prima ma tra rimanere con paloschi e avere petagna che non è zapata ha preferito accontentarsi di petagna che è piu vicino al suo ideale di punta
Si ok, per 1/2 giocatori nei limiti e come dici tu ma non andiamo oltre.

Mou vuole per esempio che la società gli cambia 3/4 squadra, ma queste sono cose normali?

Sono convinto che un bravo dirigente in qualsiasi campo si adegui a certe direttive, mettendoci magari anche di suo.
 
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Si ok, per 1/2 giocatori nei limiti e come dici tu ma non andiamo oltre.

Mou vuole per esempio che la società gli cambia 3/4 squadra, ma queste sono cose normali?

Sono convinto che un bravo dirigente in qualsiasi campo si adegui a certe direttive, mettendoci magari anche di suo.
non sono cose normali, infatti mou è un allenatore bollito ormai da tempo
 

gabri65

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Pur nella sua 'pazzia' ha ragione.
Non si può parlare di progetto e rompere tutto dopo 7 partite.
E il bello è che spesso proprio chi parla di progetto sposa queste linee societarie demenziali.

Se in un allenatore ci credi lo fai lavorare.
Che giampaolo nella sua idea di calcio è integralista lo sanno pure i sassi.

Giampaolo al milan ha fallito per tanti motivi, non per ultimo perchè non aveva interpreti per il suo calcio.
Ovviamente il mister ci ha messo tantissimo del suo, limiti soprattutto di personalità e di carattere.

Su giampaolo è facile fare ironia e la faccio anche io assieme a voi ma a livello 'didattico', piaccia o non piaccia, resta un punto di riferimento in italia.
Se parliamo di materia calcio , di metodologia , di allenamenti specifici , ecc ecc , poi ci sono quelli alla allegri che mettono la squadra in campo dall'1 all'11, si inventano nulla e dicono, a torto o ragione, che a vincere o perdere sono i giocatori.

Il calcio è un caos calmo dove ogni occhio vede qualcosa ma non tutto o vede ciò che gli piace.

Capisco che vuoi dire.

La realtà è che purtroppo l'allenatore è spesso, se non sempre, un'unica persona che si occupa di tutto, per come è strutturato il calcio.

In effetti magari servirebbe una persona più tecnica, che si occupa dei dettami tattici del calcio, una che gestisce più accuratamente allenamenti e preparazione fisica, e magari un gestore globale che cura strategie ad lungo termine e la parte umana del parco giocatori.

Giampaolo magari sarebbe un buon allenatore che cura solo l'aspetto tecnico e teorico.

Purtroppo a causa di impegni, tempo e quant'altro è difficile amalgare il tutto, magari va via uno e devi disfare anche tutte le altre componenti, la cosa diventa instabile.

Detto questo, sarebbe un buon allenatore ma manca clamorosamente del lato di personalità. Diciamo che è un bravissimo "topo da laboratorio" che però se la farebbe addosso e comincerebbe a balbettare alla prima conferenza con il pubblico.
 

Toby rosso nero

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Tuttosport in edicola riporta le parole di Marco Giampaolo sul suo passato al Milan:"Sono stato troppo poco al Milan. Non l'ho nemmeno allenato. Nemmeno si ricordano di me. Furono sette partite, come una scampagnata. E' una storia che doveva andare in maniera diversa. Sette partite, poco tempo a disposizione. Ero partito in ritiro con 13 giocatori. Oggi è un altro Milan. Sono andato nel posto giusto ma al momento sbagliato".

E invece era perfetto per il Milan.
Pulire i cessi di Milanello è un lavoro serio, non so perché non glielo abbiano proposto.
 
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Ti potrei rispondere che se non esistessero 'testoni' alla giampaolo tu non ti saresti mai goduto il milan di sacchi, esempio lampante di allenatore integralista che ha scelto di vincere giocando il suo calcio quando con quei calciatori avrebbe potuto giocare e vincere anche mettendo i suoi sotto-palla per ripartire.
E avrebbe vinto, stanne certo.

Giampaolo nel discorso tecnico-tattico è tra i migliori il circolazione, roba che a coverciano per formare i nuovi allenatori si proiettano i video dei suoi allenamenti e delle sue partite e lo si invita spesso a fare lezione.
Roba, giusto per capirci, che allegri non farà mai.

Forse ad allegri si può giusto chiedere come si gestisce un gruppo di campioni o come si legge una partita e non altro.
Ma Sacchi ha portato il calcio dei primi anni 2000 negli anni ‘80, Giampaolo ha portato il calcio degli anni 2000 nel 2020…
Nel calcio la tattica non è una speculazione filosofica fine a se stessa, ma è uno strumento per raggiungere un fine: buttare la palla in rete, prendere pochi gol e vincere le partite. Se il fine non viene raggiunto, vuol dire che il mezzo non è adatto.
E i mezzi di Giampaolo non sono mai stati adatti.
Quella del tempo, poi, a mio parere è abbastanza una scusa usata per gli allenatori non eccellenti: io non ho mai visto una squadra allenata da un grande allenatore giocare all’inizio come un gruppo di amici scappati di casa che si ritrovano al giovedì per la partita di calcetto e poi arrivare a fare calcio champagne dopo tre mesi. Progressi sì, talvolta anche importanti. ma mai mai mai da zero a mille.
Concludo dicendo che quello dell’ allenatore è un mestiere che richiede competenze multidisciplinari. La competenza tattica è solo uno degli aspetti. Se un allenatore eccelle nella tattica(e, a mio parere, Giampaolo non eccelle neanche in questa), ma è a zero nel resto, io non lo considero un buon allenatore.
 

Milanforever26

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Pur nella sua 'pazzia' ha ragione.
Non si può parlare di progetto e rompere tutto dopo 7 partite.
E il bello è che spesso proprio chi parla di progetto sposa queste linee societarie demenziali.

Se in un allenatore ci credi lo fai lavorare.
Che giampaolo nella sua idea di calcio è integralista lo sanno pure i sassi.

Giampaolo al milan ha fallito per tanti motivi, non per ultimo perchè non aveva interpreti per il suo calcio.
Ovviamente il mister ci ha messo tantissimo del suo, limiti soprattutto di personalità e di carattere.

Su giampaolo è facile fare ironia e la faccio anche io assieme a voi ma a livello 'didattico', piaccia o non piaccia, resta un punto di riferimento in italia.
Se parliamo di materia calcio , di metodologia , di allenamenti specifici , ecc ecc , poi ci sono quelli alla allegri che mettono la squadra in campo dall'1 all'11, si inventano nulla e dicono, a torto o ragione, che a vincere o perdere sono i giocatori.

Il calcio è un caos calmo dove ogni occhio vede qualcosa ma non tutto o vede ciò che gli piace.
Tutto vero ma c'è un dettaglio che sfugge forse, oggi il lavoro del tecnico non è più solo un lavoro sul campo, didattico e di tattica..
Oggi il tecnico deve essere anche psicologo, motivatore, stratega, furbo.. Avere le palle cubiche per allenare certi club perché la pressione, anche mediatica, ti schiaccia..

Giampaolo si ferma alla didattica, stop

La sua bocciatura prima che tattica è stata umana, si è capito fosse palesemente inadeguato al ruolo, privo della personalità necessaria a gestire un club come il Milan..

Fu giusto esonerarlo e fu un errore prenderlo.. Purtroppo Paolo e zvone erano troppo ingenui al tempo e si fidarono dei giudizi su gp di guru alla sacchi che pensano ancora al calcio come 30 anni fa
 
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Tutto vero ma c'è un dettaglio che sfugge forse, oggi il lavoro del tecnico non è più solo un lavoro sul campo, didattico e di tattica..
Oggi il tecnico deve essere anche psicologo, motivatore, stratega, furbo.. Avere le palle cubiche per allenare certi club perché la pressione, anche mediatica, ti schiaccia..

Giampaolo si ferma alla didattica, stop

La sua bocciatura prima che tattica è stata umana, si è capito fosse palesemente inadeguato al ruolo, privo della personalità necessaria a gestire un club come il Milan..

Fu giusto esonerarlo e fu un errore prenderlo.. Purtroppo Paolo e zvone erano troppo ingenui al tempo e si fidarono dei giudizi su gp di guru alla sacchi che pensano ancora al calcio come 30 anni fa
Concordo .
Assolutamente.
 

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