per carità, è giusto quello che dici.
Però è anche vero che l’arabo in Europa potrebbe essere già diventato il secondo alfabeto, dopo quello latino… il problema non è il cartello, ma semmai la ragione per cui si è arrivati a questo punto.
Il problema è di come viene condotta l'integrazione.
L'integrazione limitata di altre etnie, religioni, etc può andare bene.
Ma, almeno qui in occidente, e in special modo in parecchi paesi dell'Europa compreso il nostro, nel 99.9% dei casi l'integrazione è DI FATTO una restrizione nei confronti della popolazione autoctona, per favorire la crescente influenza esterna. Questo non va bene, in special modo quando è fomentata da chiare ideologie di un certo tipo.
In questo particolare caso, ad esempio e facendo i fiscali al massimo, l'installazione di cartelli è una spesa per la comunità. Ed è una spesa INTERAMENTE a vantaggio di altri, pagata in gran parte dai tedeschi. Magari gli stessi soldi potrebbero essere impiegati per far imparare la lingua a chi arriva. Il buon senso dice questo, almeno per quanto mi riguarda.
Qual'è la percentuale di arabi in Germania? Già se fosse roba tipo il 30% non andrebbe bene, secondo le leggi "democratiche" di maggioranza. Ovviamente se domani il 51% dei tedeschi sono tutti di lingua araba, allora avrebbe senso. Poi i tedeschi sono liberi di mettere cartelli pure in lingua aliena.
Impossibile non vedere in queste cose una certa forzatura, che da un po' di tempo a questa parte sta prendendo il sopravvento, in particolar modo questa accanita attenzione alle minoranze, come se costituissero il punto cardine di tutta la società civile "normale". Ed impossibile, inoltre, seguire un certo filone di pensiero che ti porterebbe all'assurdo di avere cartelli stradali multiligue in qualsiasi incrocio stradale del globo.