Mah sai, la comunicazione scritta si basa su una convenzione che attribuisce a una determinata serie di segni grafici uno o più significati. Se quando scrivi “mela” ti riferisci in realtà alla giraffa, non è poco lucido chi pensa che tu stia parlando di una mela…
Detto questo, tornando IT, ti piaccia o meno, né il concetto di nazionalità né quello di cittadinanza hanno a che fare con la questione della genetica. Si potrebbero portare miliardi di argomentazioni a favore di questa tesi, ma penso sia sufficiente notare come la nascita e lo sviluppo dei concetti di nazionalità e di cittadinanza siano leggerissimamente antecedenti allo sviluppo dei primi studi scientificamente fondati relativi alla genetica e, di conseguenza, non potevano(e non possono) essere fondati su quest’ultima.
Supercazzola -- la prima parte -- che manderebbe in cortocircuito pure il Bomba Renzi. Capisco che sei andato in riserva con le argomentazioni, fermati ad una colonnina di ricarica

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Tu, ed altri, non volete capire che la nazionalità o la cittadinanza non dovrebbe essere automatica per chi arriva in condizioni disperate tramite tratta degli schiavi. Ma non so come, ci siamo arrivati, a forza di berci antifascisti.
La gente che arriva qui DEVE FARLO A IMPATTO ZERO, chiaro? Mi sono rotto di vedere il mio paese cadere nel degrado ANCHE a causa di ciò, con voi che continuate a convincermi del contrario. Inutile fare la filosofia su profondi temi costituzionalisti.
E lasciamo perdere la genetica, maledizione, anche quella non so chi ce l'ha tirata dentro.
E con questo sono quattro post che manchi di rispondere alla domanda oggetto del topic, cioè che è lecito dire che un NERO è NERO ed è superficialmente diverso dall'itagliano medio. Nel frattempo abbiamo fatto studi di genetica comparata e diritto internazionale.