Gazidis:"Siamo sulla strada giusta. Dominio Juve non salutare. Stadio..."

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Ennesima intervista rilasciata da Gazidis, questa volta a Forbes:"Il nuovo stadio è necessario per il club. Sappiamo che questo progetto deve realizzarsi se il club vuole avere il futuro che i suoi tifosi vogliono che abbia. E direi che la città di Milano lo vuole per le sue due squadre. È rivoluzionario per le due squadre, nel loro viaggio per tornare ai vertici del calcio europeo. Ed è rivoluzionario, in realtà, per il calcio italiano perché abbiamo avuto un decennio dominato dalla Juventus nel suo nuovo stadio. Non è salutare per un campionato che ha bisogno di accrescere il suo appeal globale».

"Se non costruiamo stadi in Italia, sappiamo quale sarà il futuro. Sappiamo cosa stiamo regalando ai nostri figli. E l’eredità che avranno è un campionato che continua ad essere in un lungo, lento e costante declino. Non è un futuro responsabile da consegnare alla prossima generazione. Non credo che questo sia il futuro del calcio italiano. Penso che il calcio italiano sia assolutamente pronto per il rilancio».

"Il divario con i club più ricchi, senza controllo? Questa è una preoccupazione in tutto il calcio europeo. Il divario non si sta riducendo, sta crescendo. Abbiamo visto alcune delle nazioni più piccole, con grandi squadre, soffrire gravemente perché il loro mercato interno non è abbastanza grande da sostenere il tipo di aumento di spesa consentito dai nuovi ricavi. Grandi club come Celtic o Rangers o Ajax nei mercati dei media più piccoli hanno lottato per tenere il passo e trovato modi molto creativi per farlo. Penso che abbiano fatto molto bene, ma è sempre più difficile».


«Ovviamente vediamo crescere questa tensione all’interno del calcio europeo. La realtà è che la Premier League oggi è la Superlega. Il resto d’Europa deve trovare il modo di stare in piedi e competere in punta di piedi con il campionato inglese"

"Allo stesso modo non credo sia salutare che la Juventus domini la Serie A per un decennio o più, stiamo vedendo quella tendenza in Francia, la stiamo vedendo anche in Germania. Non è salutare per la competizione"

"Siamo sulla strada giusta. E la base di tutto questo sono i giovani giocatori che si trasformano con il Milan in talenti di livello mondiale che poi alzano il livello della squadra, il che poi aumenta i nostri ricavi e ci consente di investire di più nella rosa per poterli trattenere. Sono molto ottimista su quello che faremo. E sono molto fiducioso che daremo qualcosa ai club, alla città e alla prossima generazione che li farà sentire orgogliosi essere milanesi".

"Theo è un ottimo esempio di qualcuno che consideriamo un talento di livello mondiale che abbiamo portato e aiutato a crescere con noi".

"Direi ancora che siamo un work in progress. Stiamo ancora procedendo verso dove vogliamo essere. Ma siamo chiaramente sulla strada giusta".

"E la base di ciò sono i giovani giocatori che si trasformano con il Milan in talenti di livello mondiale che poi alzano il livello della squadra, il che poi aumenta i nostri ricavi, il che ci consente di investire di più nella squadra per poterli trattenere".
 
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Ennesima intervista rilasciata da Gazidis, questa volta a Forbes:"Il nuovo stadio è necessario per il club. Sappiamo che questo progetto deve realizzarsi se il club vuole avere il futuro che i suoi tifosi vogliono che abbia. E direi che la città di Milano lo vuole per le sue due squadre. È rivoluzionario per le due squadre, nel loro viaggio per tornare ai vertici del calcio europeo. Ed è rivoluzionario, in realtà, per il calcio italiano perché abbiamo avuto un decennio dominato dalla Juventus nel suo nuovo stadio. Non è salutare per un campionato che ha bisogno di accrescere il suo appeal globale».

"Se non costruiamo stadi in Italia, sappiamo quale sarà il futuro. Sappiamo cosa stiamo regalando ai nostri figli. E l’eredità che avranno è un campionato che continua ad essere in un lungo, lento e costante declino. Non è un futuro responsabile da consegnare alla prossima generazione. Non credo che questo sia il futuro del calcio italiano. Penso che il calcio italiano sia assolutamente pronto per il rilancio».

"Il divario con i club più ricchi, senza controllo? Questa è una preoccupazione in tutto il calcio europeo. Il divario non si sta riducendo, sta crescendo. Abbiamo visto alcune delle nazioni più piccole, con grandi squadre, soffrire gravemente perché il loro mercato interno non è abbastanza grande da sostenere il tipo di aumento di spesa consentito dai nuovi ricavi. Grandi club come Celtic o Rangers o Ajax nei mercati dei media più piccoli hanno lottato per tenere il passo e trovato modi molt

o creativi per farlo. Penso che abbiano fatto molto bene, ma è sempre più difficile».


«Ovviamente vediamo crescere questa tensione all’interno del calcio europeo. La realtà è che la Premier League oggi è la Superlega. Il resto d’Europa deve trovare il modo di stare in piedi e competere in punta di piedi con il campionato inglese"

"Allo stesso modo non credo sia salutare che la Juventus domini la Serie A per un decennio o più, stiamo vedendo quella tendenza in Francia, la stiamo vedendo anche in Germania. Non è salutare per la competizione"

"Siamo sulla strada giusta. E la base di tutto questo sono i giovani giocatori che si trasformano con il Milan in talenti di livello mondiale che poi alzano il livello della squadra, il che poi aumenta i nostri ricavi e ci consente di investire di più nella rosa per poterli trattenere. Sono molto ottimista su quello che faremo. E sono molto fiducioso che daremo qualcosa ai club, alla città e alla prossima generazione che li farà sentire orgogliosi essere milanesi".

"Theo è un ottimo esempio di qualcuno che consideriamo un talento di livello mondiale che abbiamo portato e aiutato a crescere con noi".

"Direi ancora che siamo un work in progress. Stiamo ancora procedendo verso dove vogliamo essere. Ma siamo chiaramente sulla strada giusta".

"E la base di ciò sono i giovani giocatori che si trasformano con il Milan in talenti di livello mondiale che poi alzano il livello della squadra, il che poi aumenta i nostri ricavi, il che ci consente di investire di più nella squadra per poterli trattenere".

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Ennesima intervista rilasciata da Gazidis, questa volta a Forbes:"Il nuovo stadio è necessario per il club. Sappiamo che questo progetto deve realizzarsi se il club vuole avere il futuro che i suoi tifosi vogliono che abbia. E direi che la città di Milano lo vuole per le sue due squadre. È rivoluzionario per le due squadre, nel loro viaggio per tornare ai vertici del calcio europeo. Ed è rivoluzionario, in realtà, per il calcio italiano perché abbiamo avuto un decennio dominato dalla Juventus nel suo nuovo stadio. Non è salutare per un campionato che ha bisogno di accrescere il suo appeal globale».

"Se non costruiamo stadi in Italia, sappiamo quale sarà il futuro. Sappiamo cosa stiamo regalando ai nostri figli. E l’eredità che avranno è un campionato che continua ad essere in un lungo, lento e costante declino. Non è un futuro responsabile da consegnare alla prossima generazione. Non credo che questo sia il futuro del calcio italiano. Penso che il calcio italiano sia assolutamente pronto per il rilancio».

"Il divario con i club più ricchi, senza controllo? Questa è una preoccupazione in tutto il calcio europeo. Il divario non si sta riducendo, sta crescendo. Abbiamo visto alcune delle nazioni più piccole, con grandi squadre, soffrire gravemente perché il loro mercato interno non è abbastanza grande da sostenere il tipo di aumento di spesa consentito dai nuovi ricavi. Grandi club come Celtic o Rangers o Ajax nei mercati dei media più piccoli hanno lottato per tenere il passo e trovato modi molto creativi per farlo. Penso che abbiano fatto molto bene, ma è sempre più difficile».


«Ovviamente vediamo crescere questa tensione all’interno del calcio europeo. La realtà è che la Premier League oggi è la Superlega. Il resto d’Europa deve trovare il modo di stare in piedi e competere in punta di piedi con il campionato inglese"

"Allo stesso modo non credo sia salutare che la Juventus domini la Serie A per un decennio o più, stiamo vedendo quella tendenza in Francia, la stiamo vedendo anche in Germania. Non è salutare per la competizione"

"Siamo sulla strada giusta. E la base di tutto questo sono i giovani giocatori che si trasformano con il Milan in talenti di livello mondiale che poi alzano il livello della squadra, il che poi aumenta i nostri ricavi e ci consente di investire di più nella rosa per poterli trattenere. Sono molto ottimista su quello che faremo. E sono molto fiducioso che daremo qualcosa ai club, alla città e alla prossima generazione che li farà sentire orgogliosi essere milanesi".

"Theo è un ottimo esempio di qualcuno che consideriamo un talento di livello mondiale che abbiamo portato e aiutato a crescere con noi".

"Direi ancora che siamo un work in progress. Stiamo ancora procedendo verso dove vogliamo essere. Ma siamo chiaramente sulla strada giusta".

"E la base di ciò sono i giovani giocatori che si trasformano con il Milan in talenti di livello mondiale che poi alzano il livello della squadra, il che poi aumenta i nostri ricavi, il che ci consente di investire di più nella squadra per poterli trattenere".

Se non ti piace il dominio decennale juve, muovi le chiappe e vai a sbattere i pugni sul tavolo quando ci rubano, amico.

Spiegami a che serve il tuo stipendio allora, queste parole mi sembrano una presa in giro, e onestamente non se ne puole più.
 
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Ho fatto CTRL-F "sostenibilità", "inclusività", e non ho ottenuto risultati.

Che cosa è successo?
Infatti. Concordo, questa intervista è chiaramente un fake. Non è possibile che in un'intera intervista Gazzosa non citi quelle due parole, oltre ovviamente a "razzismo".
 
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Se non ti piace il dominio decennale juve, muovi le chiappe e vai a sbattere i pugni sul tavolo quando ci rubano, amico.

Spiegami a che serve il tuo stipendio allora, queste parole mi sembrano una presa in giro, e onestamente non se ne puole più.
Amen, fratello.
Qui invece ci facciamo anche perculare con l'arbitro Serra che piange lacrime di coccodrillo.
 
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Se non ti piace il dominio decennale juve, muovi le chiappe e vai a sbattere i pugni sul tavolo quando ci rubano, amico.

Spiegami a che serve il tuo stipendio allora, queste parole mi sembrano una presa in giro, e onestamente non se ne puole più.
Nell’intervista di Gazidis non leggo passaggi che mi facciano pensare a delle prese in giro….
 
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