Vero, ma bisogna vedere quanto dovremo “pagare” quel Ventennio. Perché se quel Ventennio dovesse portarci a far la fine del Torino o ben che vada a diventare un Borussia Dortmund italico (cioè una squadra che vince un campionato ogni due o tre lustri e che in Europa può solo munirsi di vaselina), il regno bellucconiano passerebbe alla storia come il peggiore di sempre.
Perché se il merito dei successi del periodo 1988-2007 è di Belluccone, è altrettanto vero che dopo, dal 2012 in poi, ci ha resi una latrina inservibile, infatti non esiste nessun top club al mondo che sia o sia stato in una situazione simile, chi ci è andato più vicino è l’Inda post-triplete ma anche loro sono stati meglio, prendevano i Roberto Mancini in panchina e qualche campionato dignitoso lo facevano, oltre ad essersene tirati fuori abbastanza alla svelta (e questo anche e soprattutto grazie a Moratti che li ha venduti a prezzo stracciato, permettendo loro di riprendersi, al contrario di Belluccone che sparava prezzi folli perché non voleva rimetterci nemmeno un centesimo, facendo scappare anche Suning che, come è noto, prima di prendere l’Inda tentò di prendere noi).
Per giudicare il regno bellucconiano nella sua interezza dovremo aspettare ancora, nel senso che se (come comincio a temere) venisse fuori che siamo finiti davvero per colpa sua, l’intera presidenza Berlusconi verrebbe rivalutata, ovviamente in negativo.
Perché sai, se tu mi fai vivere per dieci anni tra Grand Hotel e vacanze a Montecarlo e poi mi schiaffi nelle fogne per il resto della mia vita di certo non ti ricorderò come un benefattore. Ricorderei più come un benefattore uno che mi fa vivere in un dignitoso quattro stelle assicurandomi però un futuro.