Gazidis a Sky. L'intervista completa 10 febbraio 2021.

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L'intervista completa di Gazidis a Sky. Prima intervista in italiano:"E' la prima che parlo in italiano. Sono innamorato di questa città. E' un luogo speciale. Ma anche perchè abbiamo vissuto un periodo difficile. E durante questo periodo ho visto la forza e sentimenti degli italiani. Sono stato qui con mia moglie per tutto questo periodo. Mi sento veramente milanese. Il mio insegnante mi ha dato una sfida. Trovare San Siro. Il primo giorno Navigli, e poi San Siro. A 28 anni negli Usa abbiamo provato a creare una nuova Lega. Poi ho lavorato come DT per la Lega. Ma questo ruolo era tecnico. Dopo sono arrivato all'Arsenal con Wenger. Un grande uomo. Incredibile. Non solo un allenatore ma anche un DT. Sono stato focalizzato sul fuori campo. Sullo sviluppo delle cose commerciali. Ora al Milan è necessario prendere visione totale, in campo e fuori. Questa visione è condivisa con tutti. E' un sogno. Ma non abbiamo vinto niente. Siamo nel percorso giusto. A volte sogno, come i tifosi. Ho il sogno per il club e per questa stagione. Ma di mattina lavoro".

"Pioli è un uomo molto intelligente. In un certo senso possiamo dire che è semplice. Ma anche molto profondo. Stefano ha capito subito che noi siamo sotto pressione in questo sport. E' arrivato nel momento difficile per il club. La cosa impressionante è che Stefano si è focalizzato sul lavoro. Non si è lamentato della situazione e delle voci. E questa è la cosa più importante. Ha provato a tutti che ha la capacità a gestire un club così grande. Sono innamorato di Stefano".

"Rangnick? Per me la decsione era sempre aperta. L'ho sempre detto a Stefano e lui lo ha capito. Nel Milan la scelta deve essere fatta sul merito sportivo. Mi ha sorpreso l'attitudine di Stefano sul campo. Molto moderno, che abbraccia i giovani che abbiamo portato. Stefano usa dati, video. Capisce che adesso i 5 secondi di transizione sono i più importanti. Conto l'Inter abbiamo visto un modo di gioco che ci ha dato molta confidenza. Abbiamo perso ma capito che Stefano poteva essere la scelta giusta".

"Nel Milan ci sono molte storie. Può essere merito di Pioli, di Maldini, di Massara, di Ibra. E tutte le storie sono vere. Le relazioni sono molto forti. C'è unità. E penso che sia possibile vederla nella squadra e nella società. Ma noi non sempre siamo in accordo. Maldini per me rappresenta il top. E' il Milan. La storia. Ma questa non è la ragione per il quale l'ho scelto. L'ho scelto perchè vedo qualcosa di speciale in lui. Vedo valori, è un uomo umile che vuole imparare. Io spero che Paolo sia qui per tanto tempo e senza limiti"

Ibra? E' speciale. L'eccezione a tutte le regole. Ha tante qualità. Ibra resta? Tutto è possibile. E' la più grande sfida della carriera. E' una storia romantica con questo club. Apertura nostra alla permanenza di IBra? Assolutamente. Pechè no

"I rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu? Stiamo facendo tutto per farlo, se è possibile. Sono persone fantastiche e grandi professionisti. Ho fiducia in un accordo".

"Il Covid ha dimostrato che il calcio non può continuare così. Non voglio vedere questo club nei guai, anche sul campo".

"E' chiaro che il Milan ha vissuto un periodo difficile e anche che la coperta era troppo corta per i ricavi. Spese troppo alte. Noi stiamo facendo tutto per riportare il Milan in alto. Questo è possibile, passo dopo passo. Ma non è facile. Non abbiamo vinto niente. Non è una sfida fatta. Siamo work in progress ogni giorno. Un Milan moderno, progressista, globale. Anche con i valori locali. Un Milan che giochi nel nuovo stadio più bello del mondo e che rappresenti questa città. E' una visione chiara. Elliott ha sempre detto che non c'è una timeline. Abbiamo una proprietà molto forte. Ed è importante durante questo periodo globale. Possiamo guardare avanti con fiducia. Voglio far parte del ritorno in alto di questo club. Con orgoglio. Mi sento un tifoso. Vorrei dire che sono un milanista. Ho un sentimento molto forte per questo club. Questa non è una sfida finanziaria ma personale. Nel calcio. Sono un amante del calcio, fin da bambino. Per me il Milan rappresenta qualcosa di speciale. Storia, cultura. Opportunità unica nel calci e nello sport".

"La lotta al razzismo? E' ovunque. Non è un problema che è fuori di noi e di me. Tutti abbiamo pregiudizi. Questa non è una cosa in cui noi siamo perfetti. E' una cosa che tutti noi dobbiamo migliorare. E' un problema che esiste anche in Inghilterra e negli Usa. Il calcio guida la società".

"Lo stadio? In tutto il calcio mondiale gli stadi sono la base dello sport moderno. E' un dovere pensare anche al domani. Tra 10 e 20 anni. I tifosi del futuro meritano un club che dà orgoglio. E' necessario avere uno stadio moderno con tutto quello che serve ai tifosi del futuro. Il nostro impegno è creare uno stadio per Milano e per il Milan. In cui possiamo avere vero orgoglio".

"Derby per lo scudetto? Noi siamo all'inizio. E' un progetto a lungo termine. Faccio errori e li farò in futuro ma ho promesso che farò tutto nell'interesse del club. Ho un sogno personale, calcistico. I sogni diventano veri col lavoro".
 

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L'intervista completa di Gazidis a Sky. Prima intervista in italiano:"E' la prima che parlo in italiano. Sono innamorato di questa città. E' un luogo speciale. Ma anche perchè abbiamo vissuto un periodo difficile. E durante questo periodo ho visto la forza e sentimenti degli italiani. Sono stato qui con mia moglie per tutto questo periodo. Mi sento veramente milanese. Il mio insegnante mi ha dato una sfida. Trovare San Siro. Il primo giorno Navigli, e poi San Siro".

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Quando parla in italiano molto meglio, dai. Più empatico e meno robot.
 

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Quando parla in italiano molto meglio, dai. Più empatico e meno robot.

L'inglese è una lingua che se parlata da madrelingua fa sembrare tutti degli automi. Prova a vedere un film in inglese (un film con attori inglesi, che già l'inglese degli statunitensi ha delle inflessioni vocali diverse). Ho visto dei film inglesi o telefilm inglesi (Harry Potter, Doctor Who... su tutti) in lingua madre e fidati che non hanno praticamente una tonalità, tutti uguali, non capisci se sono ironici, sarcastici ecc ecc.
 

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"Pioli è un uomo molto intelligente. In un certo senso possiamo dire che è semplice. Ma anche molto profondo. Stefano ha capito subito che noi siamo sotto pressione in questo sport. E' arrivato nel momento difficile per il club. La cosa impressionante è che Stefano si è focalizzato sul lavoro. Non si è lamentato della situazione e delle voci. E questa è la cosa più importante. Ha provato a tutti che ha la capacità a gestire un club così grande. Sono innamorato di Stefano".

"Rangnick? Per me la decsione era sempre aperta. L'ho sempre detto a Stefano e lui lo ha capito. Nel Milan la scelta deve essere fatta sul merito sportivo. Mi ha sorpreso l'attitudine di Stefano sul campo. Molto moderno, che abbraccia i giovani che abbiamo portato. Stefano usa dati, video. Capisce che adesso i 5 secondi di transizione sono i più importanti. Conto l'Inter abbiamo visto un modo di gioco che ci ha dato molta confidenza. Abbiamo perso ma capito che Stefano poteva essere la scelta giusta".

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"Pioli è un uomo molto intelligente. In un certo senso possiamo dire che è semplice. Ma anche molto profondo. Stefano ha capito subito che noi siamo sotto pressione in questo sport. E' arrivato nel momento difficile per il club. La cosa impressionante è che Stefano si è focalizzato sul lavoro. Non si è lamentato della situazione e delle voci. E questa è la cosa più importante. Ha provato a tutti che ha la capacità a gestire un club così grande. Sono innamorato di Stefano".

"Rangnick? Per me la decsione era sempre aperta. L'ho sempre detto a Stefano e lui lo ha capito. Nel Milan la scelta deve essere fatta sul merito sportivo. Mi ha sorpreso l'attitudine di Stefano sul campo. Molto moderno, che abbraccia i giovani che abbiamo portato. Stefano usa dati, video. Capisce che adesso i 5 secondi di transizione sono i più importanti. Conto l'Inter abbiamo visto un modo di gioco che ci ha dato molta confidenza. Abbiamo perso ma capito che Stefano poteva essere la scelta giusta".

"Nel Milan ci sono molte storie. Può essere merito di Pioli, di Maldini, di Massara, di Ibra. E tutte le storie sono vere. Le relazioni sono molto forti. C'è unità. E penso che sia possibile vederla nella squadra e nella società. Ma noi non sempre siamo in accordo. Maldini per me rappresenta il top. E' il Milan. La storia. Ma questa non è la ragione per il quale l'ho scelto. L'ho scelto perchè vedo qualcosa di speciale in lui. Vedo valori, è un uomo umile che vuole imparare. Io spero che Paolo sia qui per tanto tempo e senza limiti"

Ibra? E' speciale. L'eccezione a tutte le regole. Ha tante qualità. Ibra resta? Tutto è possibile. E' la più grande sfida della carriera. E' una storia romantica con questo club. Apertura nostra alla permanenza di IBra? Assolutamente. Pechè no

"I rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu? Stiamo facendo tutto per farlo, se è possibile. Sono persone fantastiche e grandi professionisti. Ho fiducia in un accordo".

"Il Covid ha dimostrato che il calcio non può continuare così. Non voglio vedere questo club nei guai, anche sul campo".

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"Pioli è un uomo molto intelligente. In un certo senso possiamo dire che è semplice. Ma anche molto profondo. Stefano ha capito subito che noi siamo sotto pressione in questo sport. E' arrivato nel momento difficile per il club. La cosa impressionante è che Stefano si è focalizzato sul lavoro. Non si è lamentato della situazione e delle voci. E questa è la cosa più importante. Ha provato a tutti che ha la capacità a gestire un club così grande. Sono innamorato di Stefano".

"Rangnick? Per me la decsione era sempre aperta. L'ho sempre detto a Stefano e lui lo ha capito. Nel Milan la scelta deve essere fatta sul merito sportivo. Mi ha sorpreso l'attitudine di Stefano sul campo. Molto moderno, che abbraccia i giovani che abbiamo portato. Stefano usa dati, video. Capisce che adesso i 5 secondi di transizione sono i più importanti. Conto l'Inter abbiamo visto un modo di gioco che ci ha dato molta confidenza. Abbiamo perso ma capito che Stefano poteva essere la scelta giusta".

"Nel Milan ci sono molte storie. Può essere merito di Pioli, di Maldini, di Massara, di Ibra. E tutte le storie sono vere. Le relazioni sono molto forti. C'è unità. E penso che sia possibile vederla nella squadra e nella società. Ma noi non sempre siamo in accordo. Maldini per me rappresenta il top. E' il Milan. La storia. Ma questa non è la ragione per il quale l'ho scelto. L'ho scelto perchè vedo qualcosa di speciale in lui. Vedo valori, è un uomo umile che vuole imparare. Io spero che Paolo sia qui per tanto tempo e senza limiti"

Ibra? E' speciale. L'eccezione a tutte le regole. Ha tante qualità. Ibra resta? Tutto è possibile. E' la più grande sfida della carriera. E' una storia romantica con questo club. Apertura nostra alla permanenza di IBra? Assolutamente. Pechè no

"I rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu? Stiamo facendo tutto per farlo, se è possibile. Sono persone fantastiche e grandi professionisti. Ho fiducia in un accordo".

"Il Covid ha dimostrato che il calcio non può continuare così. Non voglio vedere questo club nei guai, anche sul campo".

"E' chiaro che il Milan ha vissuto un periodo difficile e anche che la coperta era troppo corta per i ricavi. Spese troppo alte. Noi stiamo facendo tutto per riportare il Milan in alto. Questo è possibile, passo dopo passo. Ma non è facile. Non abbiamo vinto niente. Non è una sfida fatta. Siamo work in progress ogni giorno. Un Milan moderno, progressista, globale. Anche con i valori locali. Un Milan che giochi nel nuovo stadio più bello del mondo e che rappresenti questa città. E' una visione chiara. Elliott ha sempre detto che non c'è una timeline. Abbiamo una proprietà molto forte. Ed è importante durante questo periodo globale. Possiamo guardare avanti con fiducia. Voglio far parte del ritorno in alto di questo club. Con orgoglio. Mi sento un tifoso. Vorrei dire che sono un milanista. Ho un sentimento molto forte per questo club. Questa non è una sfida finanziaria ma personale. Nel calcio. Sono un amante del calcio, fin da bambino. Per me il Milan rappresenta qualcosa di speciale. Storia, cultura. Opportunità unica nel calci e nello sport".

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"Pioli è un uomo molto intelligente. In un certo senso possiamo dire che è semplice. Ma anche molto profondo. Stefano ha capito subito che noi siamo sotto pressione in questo sport. E' arrivato nel momento difficile per il club. La cosa impressionante è che Stefano si è focalizzato sul lavoro. Non si è lamentato della situazione e delle voci. E questa è la cosa più importante. Ha provato a tutti che ha la capacità a gestire un club così grande. Sono innamorato di Stefano".

"Rangnick? Per me la decsione era sempre aperta. L'ho sempre detto a Stefano e lui lo ha capito. Nel Milan la scelta deve essere fatta sul merito sportivo. Mi ha sorpreso l'attitudine di Stefano sul campo. Molto moderno, che abbraccia i giovani che abbiamo portato. Stefano usa dati, video. Capisce che adesso i 5 secondi di transizione sono i più importanti. Conto l'Inter abbiamo visto un modo di gioco che ci ha dato molta confidenza. Abbiamo perso ma capito che Stefano poteva essere la scelta giusta".

"Nel Milan ci sono molte storie. Può essere merito di Pioli, di Maldini, di Massara, di Ibra. E tutte le storie sono vere. Le relazioni sono molto forti. C'è unità. E penso che sia possibile vederla nella squadra e nella società. Ma noi non sempre siamo in accordo. Maldini per me rappresenta il top. E' il Milan. La storia. Ma questa non è la ragione per il quale l'ho scelto. L'ho scelto perchè vedo qualcosa di speciale in lui. Vedo valori, è un uomo umile che vuole imparare. Io spero che Paolo sia qui per tanto tempo e senza limiti"

Ibra? E' speciale. L'eccezione a tutte le regole. Ha tante qualità. Ibra resta? Tutto è possibile. E' la più grande sfida della carriera. E' una storia romantica con questo club. Apertura nostra alla permanenza di IBra? Assolutamente. Pechè no

"I rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu? Stiamo facendo tutto per farlo, se è possibile. Sono persone fantastiche e grandi professionisti. Ho fiducia in un accordo".

"Il Covid ha dimostrato che il calcio non può continuare così. Non voglio vedere questo club nei guai, anche sul campo".

"E' chiaro che il Milan ha vissuto un periodo difficile e anche che la coperta era troppo corta per i ricavi. Spese troppo alte. Noi stiamo facendo tutto per riportare il Milan in alto. Questo è possibile, passo dopo passo. Ma non è facile. Non abbiamo vinto niente. Non è una sfida fatta. Siamo work in progress ogni giorno. Un Milan moderno, progressista, globale. Anche con i valori locali. Un Milan che giochi nel nuovo stadio più bello del mondo e che rappresenti questa città. E' una visione chiara. Elliott ha sempre detto che non c'è una timeline. Abbiamo una proprietà molto forte. Ed è importante durante questo periodo globale. Possiamo guardare avanti con fiducia. Voglio far parte del ritorno in alto di questo club. Con orgoglio. Mi sento un tifoso. Vorrei dire che sono un milanista. Ho un sentimento molto forte per questo club. Questa non è una sfida finanziaria ma personale. Nel calcio. Sono un amante del calcio, fin da bambino. Per me il Milan rappresenta qualcosa di speciale. Storia, cultura. Opportunità unica nel calci e nello sport".

"La lotta al razzismo? E' ovunque. Non è un problema che è fuori di noi e di me. Tutti abbiamo pregiudizi. Questa non è una cosa in cui noi siamo perfetti. E' una cosa che tutti noi dobbiamo migliorare. E' un problema che esiste anche in Inghilterra e negli Usa. Il calcio guida la società".

"Lo stadio? In tutto il calcio mondiale gli stadi sono la base dello sport moderno. E' un dovere pensare anche al domani. Tra 10 e 20 anni. I tifosi del futuro meritano un club che dà orgoglio. E' necessario avere uno stadio moderno con tutto quello che serve ai tifosi del futuro. Il nostro impegno è creare uno stadio per Milano e per il Milan. In cui possiamo avere vero orgoglio".

"Derby per lo scudetto? Noi siamo all'inizio. E' un progetto a lungo termine. Faccio errori e li farò in futuro ma ho promesso che farò tutto nell'interesse del club. Ho un sogno personale, calcistico. I sogni diventano veri col lavoro".

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Raryof

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L'inglese è una lingua che se parlata da madrelingua fa sembrare tutti degli automi. Prova a vedere un film in inglese (un film con attori inglesi, che già l'inglese degli statunitensi ha delle inflessioni vocali diverse). Ho visto dei film inglesi o telefilm inglesi (Harry Potter, Doctor Who... su tutti) in lingua madre e fidati che non hanno praticamente una tonalità, tutti uguali, non capisci se sono ironici, sarcastici ecc ecc.

Uno dei motivi per cui quando imparano l'italiano vanno fuori di testa e non riescono proprio a diventare fluenti nel parlato suonando a noi italiani anche un po' stupidi.
 

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L'inglese è una lingua che se parlata da madrelingua fa sembrare tutti degli automi. Prova a vedere un film in inglese (un film con attori inglesi, che già l'inglese degli statunitensi ha delle inflessioni vocali diverse). Ho visto dei film inglesi o telefilm inglesi (Harry Potter, Doctor Who... su tutti) in lingua madre e fidati che non hanno praticamente una tonalità, tutti uguali, non capisci se sono ironici, sarcastici ecc ecc.

Sì, vero, ma lui in particolare.

Bella intervista in italiano. Mi è piaciuto.
 
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