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Andrea Sempio, amico del fratello della vittima Chiara Poggi, è stato convocato in Procura a Pavia. Le domande per Sempio verteranno sui suoi presunti rapporti con Chiara, l'uso di una bicicletta per raggiungere la villetta, una possibile infatuazione mai rivelata, e i collegamenti con strani suicidi e una pista satanica. Un punto cruciale è il DNA di Sempio trovato sulle unghie della vittima, che per i PM non trova giustificazione.
Oltre a Sempio, sono stati convocati anche Alberto Stasi, già condannato per l'omicidio e che si dichiara innocente, come testimone assistito per fornire dettagli sulle amicizie di Chiara. Anche Marco Poggi, fratello della vittima, sarà interrogato nuovamente a Venezia per chiarire chi frequentava la sua casa e chi era a conoscenza del fatto che Chiara fosse sola il giorno dell'omicidio.
La Procura sospetta che Sempio possa aver agito da solo o con un "Ignoto 1", un'altra traccia di DNA maschile parziale trovata sulle unghie di Chiara. Gli inquirenti hanno accelerato le indagini, effettuando perquisizioni e cercando l'arma del delitto. La loro tesi principale è che il match genetico collochi Sempio sulla scena del crimine. Una precedente archiviazione su Sempio aveva spiegato la presenza del suo DNA con un contatto mediato tra le dita di Chiara e la tastiera del computer di casa Poggi, ma questa spiegazione non convince l'attuale Procura.
L'inchiesta riparte da una nuova ricostruzione della dinamica dell'omicidio, ipotizzando una colluttazione tra Chiara e Sempio che giustificherebbe la traccia genetica. Chiara è stata colpita vicino all'ingresso, trascinata e poi gettata dalle scale. Indossava il pigiama, suggerendo che conosceva il suo assassino, e non c'erano segni di effrazione.
Vengono sollevati dubbi anche sull'alibi di Sempio, uno scontrino di un parcheggio di Vigevano esibito solo a distanza di un anno dall'omicidio, e sui contatti telefonici tra Sempio e l'utenza di casa Poggi nei giorni precedenti il delitto. Sebbene Sempio abbia dichiarato di aver chiamato per cercare Marco, l'analisi del traffico telefonico del cellulare di Chiara non mostra contatti diretti con Sempio. La differenza di età tra i due rende difficile ipotizzare un interesse romantico da parte di Sempio, un'ipotesi mai riferita da nessuno.
Oltre a Sempio, sono stati convocati anche Alberto Stasi, già condannato per l'omicidio e che si dichiara innocente, come testimone assistito per fornire dettagli sulle amicizie di Chiara. Anche Marco Poggi, fratello della vittima, sarà interrogato nuovamente a Venezia per chiarire chi frequentava la sua casa e chi era a conoscenza del fatto che Chiara fosse sola il giorno dell'omicidio.
La Procura sospetta che Sempio possa aver agito da solo o con un "Ignoto 1", un'altra traccia di DNA maschile parziale trovata sulle unghie di Chiara. Gli inquirenti hanno accelerato le indagini, effettuando perquisizioni e cercando l'arma del delitto. La loro tesi principale è che il match genetico collochi Sempio sulla scena del crimine. Una precedente archiviazione su Sempio aveva spiegato la presenza del suo DNA con un contatto mediato tra le dita di Chiara e la tastiera del computer di casa Poggi, ma questa spiegazione non convince l'attuale Procura.
L'inchiesta riparte da una nuova ricostruzione della dinamica dell'omicidio, ipotizzando una colluttazione tra Chiara e Sempio che giustificherebbe la traccia genetica. Chiara è stata colpita vicino all'ingresso, trascinata e poi gettata dalle scale. Indossava il pigiama, suggerendo che conosceva il suo assassino, e non c'erano segni di effrazione.
Vengono sollevati dubbi anche sull'alibi di Sempio, uno scontrino di un parcheggio di Vigevano esibito solo a distanza di un anno dall'omicidio, e sui contatti telefonici tra Sempio e l'utenza di casa Poggi nei giorni precedenti il delitto. Sebbene Sempio abbia dichiarato di aver chiamato per cercare Marco, l'analisi del traffico telefonico del cellulare di Chiara non mostra contatti diretti con Sempio. La differenza di età tra i due rende difficile ipotizzare un interesse romantico da parte di Sempio, un'ipotesi mai riferita da nessuno.
