Galli e Mauro sulla corsa Champions e sul Milan.

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F. Galli e Mauro alla GDS sulla corsa Champions e sul Milan

Galli:"Finora è stata una lotta equilibrata, basti pensare alla situazione del Milan: è stato al comando per più di metà campionato, eppure non è riuscito ad accumulare un vantaggio tale da tenere le rivali a distanza di sicurezza. Penso che proseguiremo su questo ritmo fino a maggio: sarà una lotta fino all’ultimo respiro, ma alla fine prevarranno le tre attualmente alle spalle dell’Inter, ovvero Milan, Atalanta e Juventus. L'arma vincente per lo sprint? Ne scelgo tre, uno per ognuna delle mie “favorite”. Per il Milan sarà Ibrahimovic, è un fuoriclasse dalle risorse infinite, non ci sono più parole per definirlo. Sono convinto che il rinnovo del contratto gli darà una spinta ulteriore per un grande finale di stagione. Per l’Atalanta scelgo Gasperini: in questi anni ha dimostrato di essere speciale, in pochi possono vantare la stessa capacità di spingere il gruppo oltre i propri limiti. Per la Juve dico Chiesa: è arrivato con il peso dei 60 milioni spesi per lui, ma ha saputo scrollarsi di dosso la pressione ed è cresciuto. Oggi vedo un calciatore che ha trovato consapevolezza e continuità di prestazioni, anche grazie al percorso fatto in Nazionale"

Massimo Mauro:"L’Atalanta secondo me ce la farà e devo dire che ci spero, per come gioca. Ha rifatto un miracolo sportivo: ci siamo abituati a vederla davanti ma non è normale che sia terza, con un gioco di quel livello. Per gli altri due posti, vedo una corsa a tre tra Milan, Juventus e Napoli, che secondome è superiore alle romane. Sì, è superiore perché gioca anche meglio. Le sorprese? Ovviamente sono due, la Juventus in negativo e il Milan in positivo. Penso che nessuno in estate si sarebbe aspettato di vedere la Juve in corsa per il quarto posto... eppure questa è la realtà. Il Milan invece è partito forte e ha dato tantissimo, quasi troppo, nella prima parte del campionato. Ora un po’ è calato ma ha comunque giocato un grande campionato. Un errore: ha legato troppo la sua stagione a un giocatore. Dipende troppo da Ibrahimovic. Arma vincente per lo sprint? Voi mi chiedete di parlare di singoli ma io sono viziato. Io ho giocato con Maradona e ho lui come parametro. Diego sì, per davvero, poteva raggiungere un traguardo quasi da solo, trascinando la squadra con sé. I giocatori di oggi non sono a quel livello e, se permettete, in questa visione c’è un vizio di giornali e televisioni, che tendono a ridurre una squadra a un singolo. Non è così, la realtà è più complessa. È chiaro che Ibra è il giocatore più decisivo per una squadra ma né lui né Ronaldo hanno davvero in mano i destini di Milan e Juve. Altrimenti la Juve non sarebbe quinta... P.s.: a proposito di Juve, se devo fare uno o due nomi penso a Chiesa e De Ligt. Federico deve ancora migliorare ma loro due sono il futuro della squadra. P.s. 2: restando agli italiani, sono un po’ deluso da Tonali. Da lui mi aspettavo di più".
 

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F. Galli e Mauro alla GDS sulla corsa Champions e sul Milan

Galli:"Finora è stata una lotta equilibrata, basti pensare alla situazione del Milan: è stato al comando per più di metà campionato, eppure non è riuscito ad accumulare un vantaggio tale da tenere le rivali a distanza di sicurezza. Penso che proseguiremo su questo ritmo fino a maggio: sarà una lotta fino all’ultimo respiro, ma alla fine prevarranno le tre attualmente alle spalle dell’Inter, ovvero Milan, Atalanta e Juventus. L'arma vincente per lo sprint? Ne scelgo tre, uno per ognuna delle mie “favorite”. Per il Milan sarà Ibrahimovic, è un fuoriclasse dalle risorse infinite, non ci sono più parole per definirlo. Sono convinto che il rinnovo del contratto gli darà una spinta ulteriore per un grande finale di stagione. Per l’Atalanta scelgo Gasperini: in questi anni ha dimostrato di essere speciale, in pochi possono vantare la stessa capacità di spingere il gruppo oltre i propri limiti. Per la Juve dico Chiesa: è arrivato con il peso dei 60 milioni spesi per lui, ma ha saputo scrollarsi di dosso la pressione ed è cresciuto. Oggi vedo un calciatore che ha trovato consapevolezza e continuità di prestazioni, anche grazie al percorso fatto in Nazionale"

Massimo Mauro:"L’Atalanta secondo me ce la farà e devo dire che ci spero, per come gioca. Ha rifatto un miracolo sportivo: ci siamo abituati a vederla davanti ma non è normale che sia terza, con un gioco di quel livello. Per gli altri due posti, vedo una corsa a tre tra Milan, Juventus e Napoli, che secondome è superiore alle romane. Sì, è superiore perché gioca anche meglio. Le sorprese? Ovviamente sono due, la Juventus in negativo e il Milan in positivo. Penso che nessuno in estate si sarebbe aspettato di vedere la Juve in corsa per il quarto posto... eppure questa è la realtà. Il Milan invece è partito forte e ha dato tantissimo, quasi troppo, nella prima parte del campionato. Ora un po’ è calato ma ha comunque giocato un grande campionato. Un errore: ha legato troppo la sua stagione a un giocatore. Dipende troppo da Ibrahimovic. Arma vincente per lo sprint? Voi mi chiedete di parlare di singoli ma io sono viziato. Io ho giocato con Maradona e ho lui come parametro. Diego sì, per davvero, poteva raggiungere un traguardo quasi da solo, trascinando la squadra con sé. I giocatori di oggi non sono a quel livello e, se permettete, in questa visione c’è un vizio di giornali e televisioni, che tendono a ridurre una squadra a un singolo. Non è così, la realtà è più complessa. È chiaro che Ibra è il giocatore più decisivo per una squadra ma né lui né Ronaldo hanno davvero in mano i destini di Milan e Juve. Altrimenti la Juve non sarebbe quinta... P.s.: a proposito di Juve, se devo fare uno o due nomi penso a Chiesa e De Ligt. Federico deve ancora migliorare ma loro due sono il futuro della squadra. P.s. 2: restando agli italiani, sono un po’ deluso da Tonali. Da lui mi aspettavo di più".

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Alerossonero69

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Galli:"Finora è stata una lotta equilibrata, basti pensare alla situazione del Milan: è stato al comando per più di metà campionato, eppure non è riuscito ad accumulare un vantaggio tale da tenere le rivali a distanza di sicurezza. Penso che proseguiremo su questo ritmo fino a maggio: sarà una lotta fino all’ultimo respiro, ma alla fine prevarranno le tre attualmente alle spalle dell’Inter, ovvero Milan, Atalanta e Juventus. L'arma vincente per lo sprint? Ne scelgo tre, uno per ognuna delle mie “favorite”. Per il Milan sarà Ibrahimovic, è un fuoriclasse dalle risorse infinite, non ci sono più parole per definirlo. Sono convinto che il rinnovo del contratto gli darà una spinta ulteriore per un grande finale di stagione. Per l’Atalanta scelgo Gasperini: in questi anni ha dimostrato di essere speciale, in pochi possono vantare la stessa capacità di spingere il gruppo oltre i propri limiti. Per la Juve dico Chiesa: è arrivato con il peso dei 60 milioni spesi per lui, ma ha saputo scrollarsi di dosso la pressione ed è cresciuto. Oggi vedo un calciatore che ha trovato consapevolezza e continuità di prestazioni, anche grazie al percorso fatto in Nazionale"

Massimo Mauro:"L’Atalanta secondo me ce la farà e devo dire che ci spero, per come gioca. Ha rifatto un miracolo sportivo: ci siamo abituati a vederla davanti ma non è normale che sia terza, con un gioco di quel livello. Per gli altri due posti, vedo una corsa a tre tra Milan, Juventus e Napoli, che secondome è superiore alle romane. Sì, è superiore perché gioca anche meglio. Le sorprese? Ovviamente sono due, la Juventus in negativo e il Milan in positivo. Penso che nessuno in estate si sarebbe aspettato di vedere la Juve in corsa per il quarto posto... eppure questa è la realtà. Il Milan invece è partito forte e ha dato tantissimo, quasi troppo, nella prima parte del campionato. Ora un po’ è calato ma ha comunque giocato un grande campionato. Un errore: ha legato troppo la sua stagione a un giocatore. Dipende troppo da Ibrahimovic. Arma vincente per lo sprint? Voi mi chiedete di parlare di singoli ma io sono viziato. Io ho giocato con Maradona e ho lui come parametro. Diego sì, per davvero, poteva raggiungere un traguardo quasi da solo, trascinando la squadra con sé. I giocatori di oggi non sono a quel livello e, se permettete, in questa visione c’è un vizio di giornali e televisioni, che tendono a ridurre una squadra a un singolo. Non è così, la realtà è più complessa. È chiaro che Ibra è il giocatore più decisivo per una squadra ma né lui né Ronaldo hanno davvero in mano i destini di Milan e Juve. Altrimenti la Juve non sarebbe quinta... P.s.: a proposito di Juve, se devo fare uno o due nomi penso a Chiesa e De Ligt. Federico deve ancora migliorare ma loro due sono il futuro della squadra. P.s. 2: restando agli italiani, sono un po’ deluso da Tonali. Da lui mi aspettavo di più".

Il gobbaccio Mauro spera che stiamo fuori noi e mi sa che alla fine avrà ragione
 
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