GdS (Pasotto Olivero): L’ ultimo giorno di maggio potrebbe segnare l’inizio di una nuova storia. Berlusconi si riunirà a pranzo con i figli e i vertici Fininvest per confrontarsi sull’offerta cinese. Silvio lo ha confermato direttamente: «So che ci sono ancora le negoziazioni, confesso che mi devo incontrare domani (oggi, ndr) con i nostri manager per fare il punto sulle trattative». E’ nel vertice odierno che il presidente aspetta di conoscere l’identità degli investitori interessati al club, particolare non proprio secondario e finora rimasto misterioso: ora però, anche nel rispetto delle tempistiche stabilite, il velo deve essere sollevato. Se Silvio non dovesse esser convinto della solidità del gruppo stopperebbe subito la trattativa: altrimenti andrebbe avanti deciso, con minimi margini di ripensamento. Gli advisor del gruppo cinese (Galatioto e Gancikoff) si raccontano molto ottimismi: ritengono evidentemente che la cordata interessata abbia la disponibilità per onorare le richieste di Berlusconi, «di investire nel club in modo da farlo tornare protagonista». Gancikoff potrebbe essere anche a.d. della nuova società («Entreranno nuovi manager americani» aveva detto Silvio due giorni fa a Mediaset, e Gancikoff, italo-inglese, lavora a fianco dell’americano Galatioto...). Oggi, o al massimo in settimana, si capirà se l’affare evolverà in senso positivo e se così fosse nelle settimane successive ci sarebbe tempo per lavorare su altre questioni tecniche: indirizzato su un canale favorevole il lavoro potrebbe protrarsi anche oltre metà giugno, termine indicato come scadenza della trattativa in esclusiva.
Corsera (Ravelli): c’è sempre un gigantesco SE… se infatti si chiuderà la trattativa con la firma del preliminare, la cordata cinese effettuerà importanti cambiamenti nel management. A tal proposito è stato già individuato il futuro AD: è Nicholas Gancikoff, delfino di Galatioto. E’ proprio a lui che pensava Berlusconi quando parlava di americani molto bravi (in realtà il 42 enne è italo inglese ma lavora per l’advisor americano). Silvio oggi incontrerà a pranzo i figli e i manager Fininvest che lo aggiorneranno sugli ultimi sviluppi. I nomi degli acquirenti ancora non ci sono. Sono chiariti però i contorni dell’operazione: ad acquistare il Milan sarà un fondo (società veicolo, ndr) nel quale investiranno 6-7 imprese cinesi. Questo fondo sarà gestito da un management, quindi non ci sarà un presidente/proprietario
CorSport (Guadagno): E’ il momento di rivelare l’identità degli investitori. Se lo aspetta Silvio Berlusconi, che ha preteso di avere un quadro definitivo a cavallo di questa settimana. Da via Paleocapa non arrivano conferme, ma trapela la sensazione di una possibile svolta. Insomma, l’appuntamento potrebbe essere stato fissato allo scopo di esaminare il nuovo materiale fornito da Nicholas Gancikoff, ovvero l’uomo di fiducia in Italia di Sal Galatioto, advisor dell’operazione per conto del consorzio cinese. In ogni caso Berlusconi non si accontenta di conoscere le identità, ma vuole che gli sia illustrato pure il peso che ciascun investitore avrà nel nuovo Milan. In sostanza, assodato che sarà una società veicolo ad acquistare il 70% del club rossonero, l’ex-premier vuole sapere come sarà la distribuzione delle quote all’interno di tale società. Preferirebbe, infatti, che ci fosse un socio di maggioranza, piuttosto che tanti con la stessa percentuale. A suo giudizio, infatti, una struttura di questo tipo offrirebbe minori garanzie per il futuro. E Berlusconi, come ribadito più volte, pretende di essere sicuro sui piani di investimento per i prossimi anni. Non a caso, superato lo snodo dei nomi, si passerà alla governance e ai piani per il futuro. Solo una volta raggiunta un’intesa totale si potrà procedere con il preliminare (scadenza 15-20 giugno). E, qualora non fosse soddisfatto, Berlusconi farebbe saltare tutto. Nel frattempo, la figlia Barbara ha rinnovato la partnership con Nivea per altri 3 anni. Nelle casse rossonere dovrebbero finire circa 7 milioni.