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Come riportato da LaPresse, nella giornata di oggi Ivan Gazidis ha incontrato i media. I punti principali emersi dalla chiacchierata:
1) la rifondazione del club
2) Costruzione di un nuovo stadio insieme all'Inter. Gazidis vuole che sia l'impianto più bello del mondo. Ancora non si sa dove sorgerà.
3) Crescita commerciale del Milan
4) Non ci saranno grandi spese per rinforzare la squadra, il Milan non potrà permettersi un Cristiano Ronaldo. Si punterà a migliorare il settore giovanile. Il modello di riferimento è Maldini.
5) Riposizionare il Milan all'interno del calcio europeo, dell'Uefa e dell'Eca.
Pagni: Gazidis ha fatto capire che il Milan punterà giocatori di esperienza solo se svincolati e se necessari. No dunque a Ibra e alle commissioni di Raiola. Apertura a Fabregas, ma solo se il Chelsea abbasserà le pretese. Così come Quagliarella che ha il contratto in scadenza a giugno. Per il resto, largo ai giovani.
Ibrahimovic non sarebbe necessario? Ci sono giocatori e giocatori, per ogni tipo di campionato.
Per il campionato italiano, Ibra è Messi. Il giocatore più decisivo che esista. Gazidis non deve guardare le partite di Ibra con il Manchester, si studi quelle del campionato italiano.
E poi, stiamo qui a parlare delle commissioni di Raiola quando gli si permette di fare i suoi porci comodi con Donnarumma, Abate e Bonaventura. Per coerenza mi aspetto che tutti questi giocatori vengano trattati in egual misura.
Raiola è un cancro che va eliminato, ma non è che puoi sacrificare il risultato sportivo al resto. Prendi Ibra, fagli il contratto che serve, vai in Champions.
Quando sei tranquillo nella Champions, quando Ibra ha ormai 40 anni, poi sei libero di mandare tutti quanti a quel paese, estirpare le sanguisughe, e di prendere il tuo nuovo giocatore emergente e futuribile.
Ma finchè siamo lì a fare gli 0-0 con i Torino, questi discorsi progettuali a lungo termine sono fuffa.