Fratoianni: "Sto con Salis, occupare non sia reato"

Toby rosso nero

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Salis senza pudore: "Vivere in una casa occupata non è qualcosa da furbetti. E' logorante. Ti fa vivere quotidianamente nella paura che ti vengano a svegliare e ti buttino fuori di casa. Essere occupante è uno stigma sociale, vuol dire essere trattati come criminali per aver cercato di vivere in modo dignitoso. Mettetevelo in testa, nessun occupante vuole essere occupante. Chi entra in una casa disabitata prende senza togliere a nessuno."

Soumahoro a confronto è un premio Nobel.

Ma immagino che Salah la candiderà all'Ambrogino d'oro.
 

Swaitak

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Salis senza pudore: "Vivere in una casa occupata non è qualcosa da furbetti. E' logorante. Ti fa vivere quotidianamente nella paura che ti vengano a svegliare e ti buttino fuori di casa. Essere occupante è uno stigma sociale, vuol dire essere trattati come criminali per aver cercato di vivere in modo dignitoso. Mettetevelo in testa, nessun occupante vuole essere occupante. Chi entra in una casa disabitata prende senza togliere a nessuno."
le 200k zecche che l'hanno votata ora le paghino anche i 90K di debito
 

Milanoide

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Mi chiedo spesso se questo sistema di occupare case esiste anche all'estero ...O come avviene la distribuzione fuori dall'italia.
Qualcuno sa qualcosa? Avete conoscenza della cosa?
In UK, al di là di quel peculiare regime di proprietà privata che equivale ad una concessione secondo cui dopo tot anni tutto torna di proprietà della Corona, Casa Reale, hanno sempre avuto una sostanziale tolleranza nei confronti di occupazioni abusive. Chi effettua queste occupazioni "sociali" si chiama "Squatter".
Fenomeno tipico degli anni '60-70 con proseguimenti vari.
Effettuato da soggetti di varia provenienza.
È stata la modalità abitativa di Punk locali, diseredati vari, immigrati del Commonwealth ma anche dall'Europa, italiani inclusi.
L'assenza di documenti di identità rendeva anche possibile avviare delle utenze gas e luce con un nome fittizio.
Esempio estremo che mi è stato fatto: un immigrato africano avrebbe potuto avviare delle utenze a nome Adolf Hitler e nessuno avrebbe eccepito. Quando si fosse arrivati a situazioni di insolvenza c'erano vari modi per tirarla per le lunghe.
Non so quando sia partita, ma ad inizio 2000 in UK non riuscivi a fare sostanzialmente niente senza fornire delle coordinate bancarie. Prima apri un conto corrente con passaporto, poi depositi, poi puoi trovare un lavoro e ricevere un numero di assicurazione nazionale.

Nella mia esperienza inglese ho accertato che molti immigrati, anche italiani dell'area antagonista, vivevano di sussidio pubblico e rifiutavano i lavori che i Job Centre ti procuravano e proponevano.
 

Milanoide

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Premessa: per chi conosce un po' di politica anni '60-70, nonché i flussi migratori sud-nord e l'ostracismo a concedere in affitto ai nuovi arrivati, il tema non è banale e non dovrebbe essere sottovalutato.
Da decenni è una tematica pressoché scomparsa dai programmi e dalle reali iniziative politiche dei partiti.
Ora siamo di fronte ad un sostanziale processo di impoverimento sociale con aumento di masse che una volta si sarebbero chiamate proletariato, sia indigene che immigrate.

Questo movimento politico resuscita tematiche una volta care al Partito Comunista e successori vari.

Con questa presa di posizione, i Fratoiannini potrebbero spaventare i radical-chic che vedrebbero messa in pericolo la propria proprietà, salvo avere fiducia nel fatto che toccherà sempre agli altri rimetterci la proprietà. Se si spaventano, i proprietari radical-chic voteranno PD, ( sempre che Elly non assecondi ulteriori derive a sx) e non più Fratoianni.

Punti da considerare sulla questione: nelle grandi città italiane c'è un aumento dei prezzi considerevole, alimentato anche dal fenomeno degli affitti brevi. In Catalogna hanno preso provvedimenti e vietato queste forme di affitto da una certa data.

Queste forme di affitto si rivelano anche una forma di concorrenza sleale nei confronti delle strutture alberghiere regolari.

Problemi per gli studenti fuori sede.

Problematiche simili sono uscite anche in Germania, ed a Berlino in particolare, contro i grandi gruppi immobiliari.

Quindi un intervento pubblico per calmierare non sarebbe roba da Unione Sovietica.

Ma vi sono anche situazioni di italiani che hanno risparmiato una vita, hanno investito nel mattone ed il valore della proprietà si è sputtanato perché qualcuno ha deciso di mettergli vicino delle "risorse".

Diritto all'occupazione? Ci sono un sacco di case vuote fuori città. Perché accalcarsi e creare disordine nelle città? Se vuoi la casa te la do, ma dove dico io (Stato).

Poi vi sono immigrati che la casa se la comprano perché lavorano sodo. Se ce la fanno loro, perché qualcuno deve occupare senza pagare?
E ci sono anche immigrati che comprano a ripetizione per subaffittare ad altri. A prezzi che non è detto siano "sociali".
Cosa già vista a Londra.
 
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Quello che è tuo è mio, quello che è mio è mio.

Solita retorica comunista.
Se lo fa casa pound a Fratoianni non va bene… :asd:

Comunque il tema della casa mi sembra una delle tante bombe sociali che esploderanno nei prossimi 20-30 anni. Penso che una fetta consistente dei risparmi privati derivi dal fatto che la stragrande maggioranza delle persone ha una casa di proprietà. Ma tra depauperamento del patrimonio immobiliare e divisioni ereditarie i figli avranno molto meno dei genitori. Già ora una persona da sola con reddito nella media non può permettersi di acquistare un appartamento praticamente da nessuna parte senza un aiuto economico da parte della famiglia. Le coppie con buon reddito possono farlo, ma tra prezzi degli immobili e interessi schizzati alle stelle di fatto è come se pagassero un affitto per 20-25-30 anni, con inevitabilmente riduzione degli accantonamenti privati.
Fino a ora la questione della casa è rimasto problema delle fasce più deboli, ma penso che il problema sia destinato ad allargarsi fino a coinvolgere il ceto medio. A questo si aggiungeranno le altre bombe sociali che abbiamo tra le mani, in primis il sistema pensionistico che è destinato a esplodere, e saranno razzi amari.
 

Andris

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Salis senza pudore: "Vivere in una casa occupata non è qualcosa da furbetti. E' logorante. Ti fa vivere quotidianamente nella paura che ti vengano a svegliare e ti buttino fuori di casa. Essere occupante è uno stigma sociale, vuol dire essere trattati come criminali per aver cercato di vivere in modo dignitoso. Mettetevelo in testa, nessun occupante vuole essere occupante. Chi entra in una casa disabitata prende senza togliere a nessuno."
forse non aveva la connessione a Budapest, ora recuperi il tempo perso con tutte le inchieste di Fuori dal coro da anni...
quale stigma, sono dei bulli che sbeffeggiano in faccia i proprietari
 
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Fratoianni sempre più eversivo, sempre con Salis:

"Ilaria Salis rivendica la militanza nel movimento di lotta per il diritto alla casa?
Mi ritrovo nelle
battaglie per questo diritto, anche nelle occupazioni

Questo movimento ha posto un problema, ossia la negazione del diritto all’abitare: rivendicare questo diritto deve essere superiore anche rispetto alla speculazione viviamo in un Paese in cui la negazione dei diritti universali e fondamentali è diventata la norma, ci siamo abituati a tutto questo.
E in nome di questa abitudine, ogni forma di ribellione è ricondotta nel circuito del penale, del reato.

Mentre io penso che chi si batte, anche con modalità come queste, per porre e per risolvere un problema, andrebbe considerato in altro modo”


Furia Salvini:

"Mentre la Lega con il salva-casa libera milioni di proprietà ostaggio della burocrazia, questa orrenda sinistra da centro sociale rivendica con orgoglio le occupazioni abusive
Semplicemente vergognoso, un invito all’illegalità e alla prepotenza, uno schiaffo ai cittadini perbene. Del resto basta vedere chi candidano…”.
Ecco su questa cosa fan venire sangue agli occhi. Qualcuno l'avrà voluta, costruita e pagata questa casa o no?

Questi discorsi aldilà dei politici che ci speculano li fanno sempre le mezze seghe che vivono da parassiti come i loro avi prima di loro e di case non ne hanno e mai ne riusciranno ad avere per cui hanno di base un avversione verso la proprietà della casa perchè non conoscono la fatica per arrivare ad averla.
 
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