Flamini:"Milan, stesso spirito del 2011. Giroud, Theo e Tonali...".

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L'ex rossonero Flamini intervistato dalla GDS:"Meglio stare in testa ma ora bisogna finire al meglio. E’ la squadra da battere, può vincere lo scudetto con una rosa di qualità, un allenatore in gamba, una società ben strutturata. C’è una visione comune e condivisa da tutti ma adesso ogni partita deve valere la vita».

Che punti in comune con il suo Milan stellare?
«Allora era un Milan meno giovane, con più esperienza e già con una mentalità vincente. Questo Milan ha in comune lo spirito di squadra. C’è molta complicità e armonia, primordiali per lo scudetto».

Lei era l’unico francese, oggi anche Giroud, Maignan, Hernandez e Kalulu.
«Sono fiero di vedere tanti connazionali. Olivier è un amico dai tempi dell’Arsenal. Non mi ha sorpreso: è una persona generosa, un giocatore irreprensibile, un attaccante vincente e un gran lavoratore. Se non fa gol, sfianca le difese.Maignan ha molta fiducia in sé, per imporsi da leader e gestire la pressione. Mai avuto dubbi su Theo, ma al Milan ha dimostrato di poter giocare al top con continuità. Mi fa piacere che un gran club come il Milan punti sui giovani come Kalulu, facendoli crescere e giocare, senza per forza cercare campioni già affermati. Da tifoso mi dà fiducia per il futuro».

Per vincere serve sempre Ibrahimovic.
«L’esperienza è fondamentale. Il Milan è allo sprint finale e c’è bisogno di far valere la testa oltre le gambe. Ibrahimovic fa la differenza in campo, ma anche in spogliatoio, in allenamento, in palestra. Lui e Giroud hanno vinto tanto e possono inculcare alla squadra lo spirito giusto. Ormai non basta più il 100%. Serve il 150%».

Si riconosce in Tonali?
«Mai piaciuti i paragoni, ne- anche da giocatore. Tonali mi piace, è giovane, con grandi qualità, ha la testa sulle spalle, e gioca pure con il cuore: se il Milan attacca lui già pensa a come recuperare la palla. In- dispensabile per l’equilibrio e per vincere».
 
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Mathieuuu

Effettivamente Tonali assomiglia molto al Flamini dell'Arsenal, giocatore che abbiamo visto quasi mai al Milan, purtroppo
 
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L'ex rossonero Flamini intervistato dalla GDS:"Meglio stare in testa ma ora bisogna finire al meglio. E’ la squadra da battere, può vincere lo scudetto con una rosa di qualità, un allenatore in gamba, una società ben strutturata. C’è una visione comune e condivisa da tutti ma adesso ogni partita deve valere la vita».

Che punti in comune con il suo Milan stellare?
«Allora era un Milan meno giovane, con più esperienza e già con una mentalità vincente. Questo Milan ha in comune lo spirito di squadra. C’è molta complicità e armonia, primordiali per lo scudetto».

Lei era l’unico francese, oggi anche Giroud, Maignan, Hernandez e Kalulu.
«Sono fiero di vedere tanti connazionali. Olivier è un amico dai tempi dell’Arsenal. Non mi ha sorpreso: è una persona generosa, un giocatore irreprensibile, un attaccante vincente e un gran lavoratore. Se non fa gol, sfianca le difese.Maignan ha molta fiducia in sé, per imporsi da leader e gestire la pressione. Mai avuto dubbi su Theo, ma al Milan ha dimostrato di poter giocare al top con continuità. Mi fa piacere che un gran club come il Milan punti sui giovani come Kalulu, facendoli crescere e giocare, senza per forza cercare campioni già affermati. Da tifoso mi dà fiducia per il futuro».

Per vincere serve sempre Ibrahimovic.
«L’esperienza è fondamentale. Il Milan è allo sprint finale e c’è bisogno di far valere la testa oltre le gambe. Ibrahimovic fa la differenza in campo, ma anche in spogliatoio, in allenamento, in palestra. Lui e Giroud hanno vinto tanto e possono inculcare alla squadra lo spirito giusto. Ormai non basta più il 100%. Serve il 150%».

Si riconosce in Tonali?
«Mai piaciuti i paragoni, ne- anche da giocatore. Tonali mi piace, è giovane, con grandi qualità, ha la testa sulle spalle, e gioca pure con il cuore: se il Milan attacca lui già pensa a come recuperare la palla. In- dispensabile per l’equilibrio e per vincere».
Hanno il coraggio di intervistare sto ***** qui?
Arrivato dal Arsenal come solito parametro zero e fu acquistato solamente per quel motivo. Giocatore che al Milan ha dato proprio nulla. Ricordo ancora oggi il suo stipendio faraonico (al epoca), sopratutto rispetto alle sua qualita...ed infatti ce lo siamo tenuti fino alla scadenza del contratto.
Uno dei peggiori acquisti di Galliani per rapporto qualita-prezzo, altro tassello per il nostro ridimensionamento. Come le pietre tombali Matri e Bertolacci.
 

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