Si ma stiamo parlando del nulla..l'azione parte da un fallo del giocatore viola, poi la distanza è troppo ravvicinata e non è nemmeno chiaro come la tocca..poi il braccio è vicino al corpo..rigore FOLLE
Prescindendo dal fallo da cui parte l'azione(non so se sia stato rivisto o meno), per il resto il problema nasce dal fatto che il mondo del calcio è inspiegabilmente ostile alla tecnologia e nel protocollo VAR ha inserito il concetto fumosissimo di "errore chiaro ed evidente". Così di fatto si riduce drasticamente il possibile impatto della tecnologia e si apre il campo a decisioni paradossali.
Per esempio: se non c'è un errore "chiaro ed evidente" e l'arbitro fischia il rigore il protocollo VAR impone(imporrebbe!)) di non correggere, se invece l'arbitro NON fischia il protocollo VAR non consente di dare il rigore. Nel caso del fallo di mano la situazione è ulteriormente complicato dal discorso dell'interpretazione sulla volontarietà, la distanza ecc.
Lo stesso principio non viene però applicato per il fuorigioco: con un fuorigioco di mezzo centimetro il gol viene annullato anche se non può mai essere errore "chiaro ed evidente"(sul fuorigioco io tornerei alla regola luce/non luce perché il piede aventi di mezzo centimetro non è in linea con le ragioni che hanno ispirato la regola del fuorigioco, ma è una mia idea).. Per risolvere questo problema, il mondo del calcio si è inventato un trucco meraviglioso: far finire l'azione e sbandierare sempre e comunque.
L'unica speranza è che col tempo il mondo del calcio si faccia una ragione del fatto che in tutti i principali sport professionistici si ricorre da anni alla tecnologia e scriva regole più sensate, chiare e meno soggette a interpretazione.