Mi dispiace ma non riesco proprio a farla così facile. Un conto è continuare a tifare la propria squadra del cuore a prescindere dai risultati, un altro è accettare le prese in giro e non reagire di fronte alla lenta ed inesorabile distruzione della medesima. Dei titoli non mi interessa, si tiferà Milan anche se il prossimo trofeo dovessimo vincerlo nel 2079, ma del rispetto e della lealtà nei confronti dei tifosi invece mi importa eccome. Ma come potete esservi già dimenticati di quanto accaduto lo scorso anno ? la più grande presa per il c ulo della storia del calcio continentale, Berlusconi che ufficializza la permanenza di Ibra e Thiago per poi cederli la settimana successiva, una roba vergognosa

fare un'unica conferenza in cui si spiegava che la società era costretta per motivi di bilancio ad effettuare dolorose cessioni era chiedere troppo ? Vogliamo poi parlare delle aberranti dichiarazioni di Galliani ? Mi dispiace ma non posso accettare questi irritanti atteggiamenti con nonchalance.
Berlusconi è dal 2006 che ha deciso di limitare gli investimenti (scelta assolutamente legittima), ma allora cosa aspetta ad affidare il Milan a gente più idonea ai nuovi parametri ? sono passati 8 anni ma non è cambiato nulla, prima eravamo una Ferrari, ora siamo un'utilitaria con il motore di una Ferrari, finchè restiamo in questo stato "ibrido" non riusciremo mai a programmare seriamente il futuro. Su Galliani meglio stendere un velo pietoso, nemmeno Perry Mason saprebbe più come difenderlo. Capitolo Allegri: quest'uomo è da quasi 4 anni da noi e invece che maturare marcisce di stagione in stagione. Non è possibile che in tutto questo tempo non sia riuscito a dare un'identità alla squadra; la qualità del gioco e i risultati sono strettamente correlati al livello dei giocatori ma l'identità e l'organizzazione pure le squadre di Lega Pro possono averle, non capisco perchè noi no. Non riesce a sfruttare al massimo il potenziale che gli viene dato, e questo è un limite gravissimo per uno che allena a questi livelli.
Un conto è vivere un momento buio per incompetenza societaria (ad esempio l'Inter morattiana) un altro è per menefreghismo o addirittura malafede.