Dal bilancio del Milan al 30 giugno 2017, alla sezione 'posizione finanziaria netta', si legge, alle attività finanziarie (i debiti fruttiferi), 74,436 milioni di euro di obbligazioni (residuo dei bonds emessi, sottoscritti da Project RedBlack, al tasso del 7,7 per cento annuo, non compensato dai versamenti in conto capitale), 10 milioni verso l'azionista, 0,001 milioni verso banche, 68,453 milioni verso fornitori (essenzialmente liquidazioni di impegni su fatture commerciali tramite factoring, a tassi irrisori), per un totale di passività finanziarie di 152,800 milioni che, al netto di disponibilità liquide in cassa, pari a 13,223 milioni, genera una posizione finanziaria netta negativa pari a 139,577 milioni. Dal bilancio altresì emerge che, in virtù dell’aumento di capitale da 59,52 milioni, in gran parte sottoscritto e liberato dall'azionista, ed alla luce della perdita di 32,62 milioni accumulata dal Milan nel corso del periodo da gennaio a giugno 2017, al 30 giugno 2017 il Milan ha un patrimonio netto consolidato positivo (quindi, sia civilistico che finanziario) per 29,96 milioni.
Dal bilancio dell'Inter al 30 giugno 2017, alla sezione 'posizione finanziaria netta', si legge, alle attività finanziarie, 221,078 milioni verso l'azionista (finanziamento al 7,7 per cento annuo, successivamente rifinanziato da Goldman Sachs per 300 milioni, al tasso del 6 per cento annuo circa), 208 milioni verso banche (ancora Goldman Sachs, al tasso del 5,5 per cento annuo), 0,336 milioni per acconti, 64,523 milioni verso fornitori, 0,016 milioni verso imprese controllate, 1,984 milioni verso imprese collegate, 14,762 milioni verso Erario, 1,641 milioni verso istituti di previdenza sociale, 112,568 milioni verso 'enti-settore specifico' (essenzialmente, il residuo di compravendite di calciatori), 12,648 milioni di altri debiti, per un totale di passività finanziarie di 637,556 milioni, che, al netto di 165,275 milioni di crediti, genera una posizione finanziaria netta negativa pari a 472,281 milioni di euro, ed un patrimonio netto consolidato (finanziario, non civilistico) negativo per 83,41 milioni. Solo un allegato patrimonio netto (civilistico) positivo di 46,13 milioni, comunque in diminuzione rispetto ai 128,68 milioni al 30 giugno 2016, ed in forza della perdita civilistica di 82,55 milioni, ha escluso l'obbligo di ricapitalizzazione della società, ai sensi dell'art. 2447 del Codice Civile. Da Il Sole 24 Ore dei giorni scorsi, quindi la stessa testata in cui scrive Festa, con riferimento allo stato contabile dell'Inter, si legge: "A leggere il bilancio dell’Inter viene da chiedersi come possa il club nerazzurro essere ammesso al campionato di serie A". Ed ancora: "Il patrimonio netto consolidato è negativo per 83,41 milioni al 30 giugno 2017. C’è un peggioramento di quasi 29 milioni rispetto al 30 giugno 2016. Questo significa che il capitale versato dai soci è insufficiente a coprire le perdite accumulate e che la società avrebbe dovuto portare i libri in tribunale, da tempo".
Buon derby, Festa.