Feltri:"Il Milan è cambiato, ma in peggio".

[admin]

Vittorio Feltri dalle colonne di Tuttosport in edicola oggi, 27 agosto, sul Milan:"Il Milan è cambiato. Sicuramente sì, main peggio. Licenziato Gattuso perché per un punto perse la cappa europea, la società assunse Giampaolo, ottimo allenatore della Sampdoria che lo scorso anno meritò tanti applausi, nella speranza vana di risollevare ulteriormente le sorti della squadra. Alla prima uscita di campionato, il Diavolo a Udine ha invece rimediato una batosta. I bianconeri giravano a mille, mentre i rossoneri incespicava- no, mostrando non i limiti della scorsa stagione: peggio. I giocatori metropolitani sembravano smarriti, incapaci di dialogare tra loro, privi di senso tattico e di vigore fisico. Volendo essere generosi, diciamo che il Milan al momento non è pronto per fornire prestazioni decenti, ma bisogna aggiungere che chi male in- comincia, difficilmente è in grado di migliorare al punto da essere poi competitivo in un campionato quale il nostro, dove tutte le compagini, anche le più piccole, si sono rafforzate. Giampaolo ha dichiarato che dovrà rivedere il modulo e trovarne uno più efficace. Ha ragione, ciononostante poteva pensarci prima visto che già in precampionato si era capito che i milanisti annaspavano e non promette- vano niente di buono. Il tecnico è buono e lo ha dimostrato in tutti i modi negli ultimi anni, tuttavia guidare e rilanciare il Milan a livello nazionale ed europeo ri- chiede qualcosa di più di un bravo trainer. Serve una rosa all’altezza della situazione. Non basta mettere Suso trequartista per risolvere ogni problema di manovra, ci vuol altro: qualche uomo di classe e in grado di sacrificarsi in mezzo al campo e in attacco, dove invece al momento si riscontrano soltanto vuoti preoccupanti. La nostra impressione è che con gli atleti oggi a disposizione i rossoneri non possano fare di più e meglio dello scorso torneo allorchè riuscirono a malapena a pervenire in classifica a ridosso dell’Atalanta, che, spendendo l’equivalente di un cesto di frutta, è arrivata terza in graduatoria guadagnandosi la Champions. Questi non sono dettagli, bensì elementi che vanno valutati se si desidera cambiare marcia e restituire al Milan il prestigio del tempo che fu".

 

[admin]

up

 

[OrgoglioMilanista]

Vittorio Feltri dalle colonne di Tuttosport in edicola oggi, 27 agosto, sul Milan:"Il Milan è cambiato. Sicuramente sì, main peggio. Licenziato Gattuso perché per un punto perse la cappa europea, la società assunse Giampaolo, ottimo allenatore della Sampdoria che lo scorso anno meritò tanti applausi, nella speranza vana di risollevare ulteriormente le sorti della squadra. Alla prima uscita di campionato, il Diavolo a Udine ha invece rimediato una batosta. I bianconeri giravano a mille, mentre i rossoneri incespicava- no, mostrando non i limiti della scorsa stagione: peggio. I giocatori metropolitani sembravano smarriti, incapaci di dialogare tra loro, privi di senso tattico e di vigore fisico. Volendo essere generosi, diciamo che il Milan al momento non è pronto per fornire prestazioni decenti, ma bisogna aggiungere che chi male in- comincia, difficilmente è in grado di migliorare al punto da essere poi competitivo in un campionato quale il nostro, dove tutte le compagini, anche le più piccole, si sono rafforzate. Giampaolo ha dichiarato che dovrà rivedere il modulo e trovarne uno più efficace. Ha ragione, ciononostante poteva pensarci prima visto che già in precampionato si era capito che i milanisti annaspavano e non promette- vano niente di buono. Il tecnico è buono e lo ha dimostrato in tutti i modi negli ultimi anni, tuttavia guidare e rilanciare il Milan a livello nazionale ed europeo ri- chiede qualcosa di più di un bravo trainer. Serve una rosa all’altezza della situazione. Non basta mettere Suso trequartista per risolvere ogni problema di manovra, ci vuol altro: qualche uomo di classe e in grado di sacrificarsi in mezzo al campo e in attacco, dove invece al momento si riscontrano soltanto vuoti preoccupanti. La nostra impressione è che con gli atleti oggi a disposizione i rossoneri non possano fare di più e meglio dello scorso torneo allorchè riuscirono a malapena a pervenire in classifica a ridosso dell’Atalanta, che, spendendo l’equivalente di un cesto di frutta, è arrivata terza in graduatoria guadagnandosi la Champions. Questi non sono dettagli, bensì elementi che vanno valutati se si desidera cambiare marcia e restituire al Milan il prestigio del tempo che fu".

Purtroppo è tutto giusto.

 

[jacky]

L’errore di base è il concetto ripetuto più volte: Giampaolo è bravo.
Ma dove? Ma cosa?
Ha la personalità e le palle per stare a Milano? Ha la capacità di tenere tutti sul pezzo per 60 gare?
Io penso proprio di NO.

 

[AndrasWave]

Vittorio Feltri dalle colonne di Tuttosport in edicola oggi, 27 agosto, sul Milan:"Il Milan è cambiato. Sicuramente sì, main peggio. Licenziato Gattuso perché per un punto perse la cappa europea, la società assunse Giampaolo, ottimo allenatore della Sampdoria che lo scorso anno meritò tanti applausi, nella speranza vana di risollevare ulteriormente le sorti della squadra. Alla prima uscita di campionato, il Diavolo a Udine ha invece rimediato una batosta. I bianconeri giravano a mille, mentre i rossoneri incespicava- no, mostrando non i limiti della scorsa stagione: peggio. I giocatori metropolitani sembravano smarriti, incapaci di dialogare tra loro, privi di senso tattico e di vigore fisico. Volendo essere generosi, diciamo che il Milan al momento non è pronto per fornire prestazioni decenti, ma bisogna aggiungere che chi male in- comincia, difficilmente è in grado di migliorare al punto da essere poi competitivo in un campionato quale il nostro, dove tutte le compagini, anche le più piccole, si sono rafforzate. Giampaolo ha dichiarato che dovrà rivedere il modulo e trovarne uno più efficace. Ha ragione, ciononostante poteva pensarci prima visto che già in precampionato si era capito che i milanisti annaspavano e non promette- vano niente di buono. Il tecnico è buono e lo ha dimostrato in tutti i modi negli ultimi anni, tuttavia guidare e rilanciare il Milan a livello nazionale ed europeo ri- chiede qualcosa di più di un bravo trainer. Serve una rosa all’altezza della situazione. Non basta mettere Suso trequartista per risolvere ogni problema di manovra, ci vuol altro: qualche uomo di classe e in grado di sacrificarsi in mezzo al campo e in attacco, dove invece al momento si riscontrano soltanto vuoti preoccupanti. La nostra impressione è che con gli atleti oggi a disposizione i rossoneri non possano fare di più e meglio dello scorso torneo allorchè riuscirono a malapena a pervenire in classifica a ridosso dell’Atalanta, che, spendendo l’equivalente di un cesto di frutta, è arrivata terza in graduatoria guadagnandosi la Champions. Questi non sono dettagli, bensì elementi che vanno valutati se si desidera cambiare marcia e restituire al Milan il prestigio del tempo che fu".

C'è poco da dire, ha ragione.
Io sono sempre propenso a dare tempo, aspetterò la fine del mercato per giudicare ma ci sono stati dei primi segnali preoccupanti. La rosa non è assolutamente all'altezza. Soliti problemi.

 

[admin]

Vittorio Feltri dalle colonne di Tuttosport in edicola oggi, 27 agosto, sul Milan:"Il Milan è cambiato. Sicuramente sì, main peggio. Licenziato Gattuso perché per un punto perse la cappa europea, la società assunse Giampaolo, ottimo allenatore della Sampdoria che lo scorso anno meritò tanti applausi, nella speranza vana di risollevare ulteriormente le sorti della squadra. Alla prima uscita di campionato, il Diavolo a Udine ha invece rimediato una batosta. I bianconeri giravano a mille, mentre i rossoneri incespicava- no, mostrando non i limiti della scorsa stagione: peggio. I giocatori metropolitani sembravano smarriti, incapaci di dialogare tra loro, privi di senso tattico e di vigore fisico. Volendo essere generosi, diciamo che il Milan al momento non è pronto per fornire prestazioni decenti, ma bisogna aggiungere che chi male in- comincia, difficilmente è in grado di migliorare al punto da essere poi competitivo in un campionato quale il nostro, dove tutte le compagini, anche le più piccole, si sono rafforzate. Giampaolo ha dichiarato che dovrà rivedere il modulo e trovarne uno più efficace. Ha ragione, ciononostante poteva pensarci prima visto che già in precampionato si era capito che i milanisti annaspavano e non promette- vano niente di buono. Il tecnico è buono e lo ha dimostrato in tutti i modi negli ultimi anni, tuttavia guidare e rilanciare il Milan a livello nazionale ed europeo ri- chiede qualcosa di più di un bravo trainer. Serve una rosa all’altezza della situazione. Non basta mettere Suso trequartista per risolvere ogni problema di manovra, ci vuol altro: qualche uomo di classe e in grado di sacrificarsi in mezzo al campo e in attacco, dove invece al momento si riscontrano soltanto vuoti preoccupanti. La nostra impressione è che con gli atleti oggi a disposizione i rossoneri non possano fare di più e meglio dello scorso torneo allorchè riuscirono a malapena a pervenire in classifica a ridosso dell’Atalanta, che, spendendo l’equivalente di un cesto di frutta, è arrivata terza in graduatoria guadagnandosi la Champions. Questi non sono dettagli, bensì elementi che vanno valutati se si desidera cambiare marcia e restituire al Milan il prestigio del tempo che fu".

.

 

[Heaven]

Ad oggi è impossibile dire il contario. La cosa tragica è che coloro che dovrebbero cambiare questa situazione sono chi, Bennacer e Leao?

 

[Andrea Red&Black]

aspettiamo un attimo, peggiori dell'anno scorso non lo siamo di certo. Punti a parte abbiamo espresso un gioco penoso per 18 mesi con Gattuso. Tutti a giudicare Giampaolo dopo 90 minuti? un po' di tempo.

 

[7AlePato7]

Ad oggi è impossibile dire il contario. La cosa tragica è che coloro che dovrebbero cambiare questa situazione sono chi, Bennacer e Leao?

Altri si rinforzano con Lukaku, Barella, uno tra Sanchez e Dybala, Godin, Lozano, Manolas. Noi ci affidiamo a Leao e Bennacer, roba da pazzi.
Dopo quegli acquisti iniziali, dovevano arrivare almeno ma almeno due giocatori forti. Invece siamo appresso a Correa che non segna manco a porta vuota a momenti.