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Fabri Fibra estromesso dal concerto del 1° maggio: "Sessista e omofobo"
Fabri Fibra estromesso dal concerto del 1° maggio: "Sessista e omofobo"
Fabri Fibra è stato a sorpresa estromesso dal cartellone del concerto del 1° maggio dopo essere stato inserito fra gli headliner.
La decisione è stata presa dagli organizzatori per via dell'istanza presentata dall'associazione D.i.re (Donne in rete contro la violenza)contro il rapper marchigiano, accusato di omofobia e sessismo per i testi di alcune sue canzoni.
Questa la replica ufficiale del rapper: "Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni: nemmeno quest'anno sarò su quel palco". Mi sembrava strano. In effetti, l'invito entusiasta da parte di Marco Godano mi aveva sorpreso, era una bella novità. Invece poi non sono gli organizzatori che decidono chi suona in piazza. Nei miei testi forse non tutti ci leggono l'impegno politico o sociale necessario per eventi del genere. Nel 2013, per alcuni, il rap e i suoi meccanismi artistici sono ancora da interpretare e da capire fino in fondo. Qualcuno voleva che io suonassi e qualcuno no. Nonostante il tentativo, non si fa nulla. Il Primo Maggio è ancora soggetto a certi schemi che in altri circuiti live non ci sono o comunque non ci sono più. Penso in ogni caso che i concerti siano una bella occasione per i ragazzi di vivere esperienze musicali reali. Ci vediamo comunque in tour quest'estate e quest'autunno".
Fabri Fibra estromesso dal concerto del 1° maggio: "Sessista e omofobo"
Fabri Fibra è stato a sorpresa estromesso dal cartellone del concerto del 1° maggio dopo essere stato inserito fra gli headliner.
La decisione è stata presa dagli organizzatori per via dell'istanza presentata dall'associazione D.i.re (Donne in rete contro la violenza)contro il rapper marchigiano, accusato di omofobia e sessismo per i testi di alcune sue canzoni.
Questa la replica ufficiale del rapper: "Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni: nemmeno quest'anno sarò su quel palco". Mi sembrava strano. In effetti, l'invito entusiasta da parte di Marco Godano mi aveva sorpreso, era una bella novità. Invece poi non sono gli organizzatori che decidono chi suona in piazza. Nei miei testi forse non tutti ci leggono l'impegno politico o sociale necessario per eventi del genere. Nel 2013, per alcuni, il rap e i suoi meccanismi artistici sono ancora da interpretare e da capire fino in fondo. Qualcuno voleva che io suonassi e qualcuno no. Nonostante il tentativo, non si fa nulla. Il Primo Maggio è ancora soggetto a certi schemi che in altri circuiti live non ci sono o comunque non ci sono più. Penso in ogni caso che i concerti siano una bella occasione per i ragazzi di vivere esperienze musicali reali. Ci vediamo comunque in tour quest'estate e quest'autunno".