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I governatori Bonaccini, Zaia e Fedriga hanno emanato nuove ordinanze regionali, in accordo con il ministro Speranza che le ha già firmate, per Emilia, Veneto e Friuli.
Lo scopo è quello di impedire il passaggio delle regioni alla zona arancione. Ma potrebbe essere un'ordinanza inutile, visto che il monitoraggio dei dati di venerdì potrebbe far scattare automaticamente la fascia più alta per tutte e tre le regioni.
Che quindi potrebebro passare da "gialle +" ad arancione, o addirittura rosse.
Dalla Gazzetta di Parma, l'ordinanza di Bonaccini:
- Mascherina indossata sempre, fin dal momento in cui si esce di casa.
- Nei giorni prefestivi e festivi chiuse le medie e grandi aree di vendita, compresi tutti i complessi commerciali, con l’aggiunta, nei festivi, dello stop ad ogni attività di vendita, anche gli esercizi di vicinato.
- Accesso di una sola persona per nucleo familiare previsto negli esercizi di vendita di generi alimentari, non negli altri, fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni.
- Niente mercati pubblici o privati.
- Consumazione di alimenti e bevande è sempre vietata in area pubblica o aperta al pubblico, mentre dalle 15 alle 18 la somministrazione e consumazione può avvenire solo da seduti fuori e dentro i locali, e in posti “regolarmente collocati”.
- Nelle scuole primarie e secondarie di secondo grado vengono sospese le lezioni di ginnastica, di canto e con strumenti a fiato.
- Attività sportiva e motoria vietata nei centri storici delle città e nelle aree affollate.
Lo scopo è quello di impedire il passaggio delle regioni alla zona arancione. Ma potrebbe essere un'ordinanza inutile, visto che il monitoraggio dei dati di venerdì potrebbe far scattare automaticamente la fascia più alta per tutte e tre le regioni.
Che quindi potrebebro passare da "gialle +" ad arancione, o addirittura rosse.
Dalla Gazzetta di Parma, l'ordinanza di Bonaccini:
- Mascherina indossata sempre, fin dal momento in cui si esce di casa.
- Nei giorni prefestivi e festivi chiuse le medie e grandi aree di vendita, compresi tutti i complessi commerciali, con l’aggiunta, nei festivi, dello stop ad ogni attività di vendita, anche gli esercizi di vicinato.
- Accesso di una sola persona per nucleo familiare previsto negli esercizi di vendita di generi alimentari, non negli altri, fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni.
- Niente mercati pubblici o privati.
- Consumazione di alimenti e bevande è sempre vietata in area pubblica o aperta al pubblico, mentre dalle 15 alle 18 la somministrazione e consumazione può avvenire solo da seduti fuori e dentro i locali, e in posti “regolarmente collocati”.
- Nelle scuole primarie e secondarie di secondo grado vengono sospese le lezioni di ginnastica, di canto e con strumenti a fiato.
- Attività sportiva e motoria vietata nei centri storici delle città e nelle aree affollate.