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Mr Bee, l'uomo che sta per comprare il Milan, si racconta ai microfoni di Goal.com. Ecco le sue parole:"A 14 facevo il lavapiatti nel ristorante dei miei genitori in Australia. Volevano che imparasse le difficoltà della vita. Poi a 16 anni creai una compagnia immobiliare online. Facevo ottimi profitti ma quando scoppiò la crisi in Thailandia, la mia famiglia perse quasi tutto. Tutti gli investimenti fatti. Quando lasciai l'Australia, da ingegnere civile, avevo solo 2000 dollari australiani in tasca. Ho lavorato in diverse aziende, ho avuto diversi business che mi hanno permesso di comprare a poco e di vendere a molto. Ho una bella vita e so di essere fortunato. Ma cerco di vivere nel modo più normale possibile. Il fine settimana lo dedico ai miei figli: lo porto in giro ed andiamo a fare la spesa insieme. Non ho personale nè governante a casa. Voglio che la mia sia una famiglia normale. Ho tanti contatti in giro, che sono in grado di sostenermi e di essere miei soci. Con il tempo, ho fatto tante conoscenze. In tutti i settori. E se volessi investire in qualcosa, non avrei alcun problema a trovare il partner giusto. Come sono arrivato al Milan? La baronessa Rothschild mi segnalò che era possibile un investimento nel Milan. La sua famiglia non è molto interessata al calcio, e come me del resto, mai si sarebbero lanciati in un affare sul quale non avessero nutrito una vera passione. Ho iniziato a seguire il calcio italiano nei primi anni’90, quando il Milan era fortissimo e la Serie A era il campionato da guardare per eccellenza. Ai tempi ero in Australia, conoscevo tanti ragazzi di origine italiana e insieme a loro seguivo le partite. Mi ha sempre appassionato, mai avrei deciso di investire in un altro campionato. Ho sempre pensato: o investo nel Milan oppure niente. Bisogna essere coinvolti a livello passionale e puntare sempre al top. Il potenziale del Milan è illimitato".