Anche questo francamente non lo capisco. O meglio, capisco che nella mentalità italiana sia vietato esprimere la propria reale opinione sul posto di lavoro, ma non consideriamolo lo standard. Non è che Maldini li abbia infamati a mezzo stampa, ha semplicemente ribadito più volta una banalità: per vincere servono i campioni.
Preciso che pure io credo sia stato licenziato non per il calciomercato dell'anno scorso, che semplicemente viene utilizzato come scusa. È evidente ci siano diverse ambizioni ed è altrettanto evidente che ieri l'incontro sia finito agli stracci
Invece è proprio questo il punto.
Quando firmi un contratto da dipendente hai un'immagine pubblica da mantenere.
Internamente puoi usare gli spazi di comunicazione che il datore di lavoro ti mette a disposizione per esprimere dissenso o comunque opinioni che potrebbero essere in rotta con determinate decisioni. Fa parte del normale spazio di confronto in un ambiente lavorativo.
Se tale spazio di confronto non c'è, vuol dire che si lavora in un ambiente tossico. Ergo, cambia azienda.
Pubblicamente, però, deve SEMPRE E SOLO prevalere la direttiva aziendale, non le tue opinioni.
Se poi tu non accetti in alcun modo le direttive aziendali, ti alzi e te ne vai. Come fa chiunque dà le dimissioni.
Ma lo fai nel rispetto della dignità tua e quella aziendale. Cioè, niente sputtanamenti in pubblico.
Ciò che si è contestato a Maldini in particolare è il suo doppio gioco fatto con i panni sporchi lavati in piazza. Per mezza campagna acquisti si è andati avanti con la telenovela del rinnovo dei dirigenti, nella quale Maldini ha parlato in maniera opposta alle direttive della società e dicendo che lui era il garante per un progetto vincente.
Poi dopo la firma, e quindi una volta assicuratosi lo stipendio, via con le moine pro-società tipo "facile vincere con dybala".
Questo dimostra che alla fine lui non era garante di nulla se non di se stesso. E questo, licenziamento o meno, gli verrà contestato sempre.
Anche perché da dirigente era IMPOSSIBILE che non sapesse già l'anno scorso quali fossero i piani di Cardinale.
Non li ha scoperti adesso, nell'ultimo colloquio. Li sapevamo noi qui dentro. Mi volete veramente dire che LUI, il più alto dirigente dell'area tecnica, li ha scoperti ieri per caso?
Sapeva tutto da un anno, tant'è che ha ripetuto il mantra del "siamo nei parametri", "abbiamo centrato gli obbiettivi. Stagione da 8" (quali obbiettivi? Un quarto posto di cartone ricevuto per grazia divina in tribunale?).
Solo che l'anno scorso probabilmente non c'è stato il tempo/possibilità (per lo scudetto) lato società per farlo fuori. Quest'anno sì.