Corriere dello Sport: Brahim Diaz vorrebbe restare al Milan. Club rossonero al lavoro per la conferma. Due le ipotesi: rinnovo del prestito con diritto di riscatto o acquisto definitivo per 25 mln di euro. Al momento, però, senza la garanzia Champions il Milan non può impegnarsi per certe cifre.
E' la famosa chiave di volta, la volontà del giocatore.
Sia per Diaz che per Dalot ci siamo troppo preoccupati dello scenario in relazione a Real e United, ma quello è un falso problema perché quando una società del genere boccia un giocatore vuol dire che ha già 4-5 prospetti su cui credere e puntare.
Faccio una fatica enorme a ricordare un giocatore mandato in prestito da una delle 5 big d'Europa e poi ripreso all'ovile per giocare con continuità e nel lungo periodo.
Lo stesso Morata paradossalmente ha fatto un anno di cuscinetto al Real dopo la Juventus perché era diventato carne da plusvalenza, ed infatti servivano quei 12 mesi per fargli dimenticare i bianconeri. Ma gli spagnoli hanno mostrato presto di non puntarci seriamente.
E sempre paradossalmente un prestito biennale può far scappare di mano il valore e lo status di un giocatore, perché magari tra due anni il Diaz o il Dalot di turno diventano troppo più forti per il Milan (in termini di disponibilità finanziarie), che può far fatica a respingere un assalto magari dalla Premier.
Il prestito annuale senza riscatto iniziale non è il male assoluto, ma un compromesso interessante per la nostra situazione.
Male che vada, amici più di prima e di Diaz o Dalot ne troveremo altri.