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È successo veramente, l'attivista svedese, celebrata come un'eroina in patria tra selfie e pugni al cielo, poche ore prima del 7 ottobre ha voluto ricordare la sofferenza del popolo palestinese con un post nel quale mostrava l'immagine di un uomo scheletrico, per condannare la barbaria dal suo personalissimo tribunale morale.
Peccato però si trattasse di un ostaggio israeliano: la vittima è infatti David Eviatar, da 2 anni ostaggio di Hamas e chiaramente denutrito oltre a rimanere rinchiuso in un "loculo" sotterraneo.
Lapidaria ed assolutamente dignitosa la risposta di Yaela, sorella di David: "Devi fare ricerche prima di pubblicare cose che non capisci. Quella foto è di un ostaggio israeliano, deliberatamente affamato da Hamas".
Senza batter ciglio, la Thumberg ha poi corretto il post in silenzio, come fanno quelli che vogliono restare puri anche quando sbagliano.
E così anche questa gretinata è stata archiviata.
Peccato però si trattasse di un ostaggio israeliano: la vittima è infatti David Eviatar, da 2 anni ostaggio di Hamas e chiaramente denutrito oltre a rimanere rinchiuso in un "loculo" sotterraneo.
Lapidaria ed assolutamente dignitosa la risposta di Yaela, sorella di David: "Devi fare ricerche prima di pubblicare cose che non capisci. Quella foto è di un ostaggio israeliano, deliberatamente affamato da Hamas".
Senza batter ciglio, la Thumberg ha poi corretto il post in silenzio, come fanno quelli che vogliono restare puri anche quando sbagliano.
E così anche questa gretinata è stata archiviata.