De Caro:"Milan, pensa a salvarti".

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Andrea De Caro, dalle colonne della GDS in edicola oggi, 28 ottobre sulla situazione del Milan:"Per un po’ sarà molto meglio che tutti i dirigenti, allenatore, giocatori, tifosi e stampa smettano di chiedersi se questa squadra potrà lottare per un posto in Europa. Ora è il momento di fare punti con estrema concretezza e umiltà per allontanarsi da una pericolosa zona salvezza: la classifica parla chiaro. I problemi non si risolvono mettendo in campo il nome, ma una parvenza di gioco, condito da intensità, carattere e concentrazione. Tutte cose di cui il Milan è privo. Gli effetti del cambio in panchina recitano un punto in due partite. Se questa è la cura Pioli c’è di che preoccuparsi".
 
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I problemi non si risolvono mettendo in campo i nomi....Ma quali nomi avremmo noi?????Nomi che in serie B non giocherebbero.
 

James Watson

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I problemi non si risolvono mettendo in campo i nomi....Ma quali nomi avremmo noi?????Nomi che in serie B non giocherebbero.

Penso che il giornalista, a ragione, intenda dire che non basta chiamarsi Milan per pensare di scendere in campo e vincere le partite (che poi se non sbaglio era la stessa cosa che diceva un nostro ex-tecnico, non ricordo se Sinisa o Gattuso).
Mancano intensità, grinta e cattiveria agonistica, manca la concentrazione che ti impedisce di fare errori banali come quelli che, troppe volte abbiamo visto ieri.
Penso che il giornalista abbia ragione, è inutile, ora guardare ai piani alti della classifica, questa squadra deve darsi una mossa e una svegliata, altrimenti rischia davvero di ritrovarsi invischiata nella lotta per non retrocedere.
 

iceman.

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Andrea De Caro, dalle colonne della GDS in edicola oggi, 28 ottobre sulla situazione del Milan:"Per un po’ sarà molto meglio che tutti i dirigenti, allenatore, giocatori, tifosi e stampa smettano di chiedersi se questa squadra potrà lottare per un posto in Europa. Ora è il momento di fare punti con estrema concretezza e umiltà per allontanarsi da una pericolosa zona salvezza: la classifica parla chiaro. I problemi non si risolvono mettendo in campo il nome, ma una parvenza di gioco, condito da intensità, carattere e concentrazione. Tutte cose di cui il Milan è privo. Gli effetti del cambio in panchina recitano un punto in due partite. Se questa è la cura Pioli c’è di che preoccuparsi".

Il normalizzatore"cit.
 

Lambro

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Verissimo il concetto che esprime sulla mancanza di grinta, anche ieri sera è sembrato quasi imbarazzante come la Roma ci annullasse nei contrasti e nella concentrazione delle giocate.

Vedere Kessie che è un gigante inutile in quanto incapace di contrastare con grinta e rabbia, senza dedizione tattica completamente anarchico in tutto..
vedere Leao costantemente anticipato di testa e a volte anche di piede, vedere il povero Theo che si sbatteva come non mai (grande prestazione la sua, peccato per quell'errore finale ma nel complesso si è dimostrato di altro livello), vedere Biglia che è palesemente un ex giocatore sia nelle movenze che nella testa,
vedere Suso titolare per la 90esima partita consecutiva, vedere Conti farsela sotto, vedere Calabria subentrato fare quel passaggio,
vedere il grande capitano Romagnoli che contrasta un tiro di Pastore girando la faccia e alzando lateralmente il gambone (ripetuto da Biglia sul tiro di Zaniolo parato da cui poi è scaturito il loro corner gol),
vedere Paquetà incartarsi sempre quando è il momento di fare giocate importanti, vedere in generale una mancanza di collaborazione nel pressing DA SEMPRE (anche ieri spesso eravamo mollissimi a pressare in 5 in una zona del campo, lasciando completamente sguarnita la parte opposta che la roma andava a prendersi con enorme facilità vista la blandezza con cui salivamo).
Vedere Musacchio "leader" della nostra difesa, vedere che in campagna acquisti non si punta a comprare gente che porti centimetri in area (quanto ci manca Caldara..).
Vedere un grande Bakayoko che da solo aveva risollevato il nostro centrocampo mandato via perchè non si è voluto trovare un accordo sull'ingaggio (spropositato è vero, ma era un giocatore troppo importante per noi).

E poi Giampaolo, Pioli, allenatori da inter di Tohir....

Quanta bile
 

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Andrea De Caro, dalle colonne della GDS in edicola oggi, 28 ottobre sulla situazione del Milan:"Per un po’ sarà molto meglio che tutti i dirigenti, allenatore, giocatori, tifosi e stampa smettano di chiedersi se questa squadra potrà lottare per un posto in Europa. Ora è il momento di fare punti con estrema concretezza e umiltà per allontanarsi da una pericolosa zona salvezza: la classifica parla chiaro. I problemi non si risolvono mettendo in campo il nome, ma una parvenza di gioco, condito da intensità, carattere e concentrazione. Tutte cose di cui il Milan è privo. Gli effetti del cambio in panchina recitano un punto in due partite. Se questa è la cura Pioli c’è di che preoccuparsi".

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