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La Gazzetta dello Sport in edicola ha intervistato i grandi ex attaccanti della nazionale. Argomento, Cutrone e Balotelli, che potrebbero rappresentare il futuro della nazionale italiana. Per Balotelli, ovviamente, sarebbe un ritorno. Per Cutrone un debutto. Ecco le loro opinioni in merito:
Mazzola:"Mi piacciono entrambi. A chi li paragoni? Sono contro i confronti? Vedere Cutrone leader così giovane fa capire che c’è voglia di lanciare giocatori: il suo esempio serva ad altri giovani".
Boninsegna:"Cutrone? Non è facile vedere un 20enne imporsi così in un club come il Milan. Merito a chi gli ha dato fiducia, ma soprattutto a lui".
Serena:"Ho molta stima di Cutrone. È una prima punta che fa i movimenti perfetti, vede la porta e va sempre incontro al pallone. Sono favorevole a un suo inserimento in Nazionale: bisogna avere coraggio in Italia come si fa all’estero".
Casiraghi:"Patrick ha tutto per far parte del prossimo ciclo azzurro. Vive per il gol, come i grandi attaccanti. È giovane, ha scalato le gerarchie e si è fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa".
Ravanelli:"Cutrone mi sembra simile a Inzaghi, uno pronto a sfruttare ogni palla che gli capita. È esattamente il tipo di attaccante che in questo momento serve all’Italia. Ha sfruttato la mancanza di rendimento di tanti suoi compagni per ritagliarsi lo spazio che ora è giusto continuargli a dare, anche perché con i fatti sta dimostrando di essere all’altezza della situazione".
Rizzitelli:"Ma quanto merito va dato a Mihajlovic e Montella per aver lanciato Donnarumma e Cutrone? In un’estate di spese milionarie, il Milan l’attaccante ha scoperto di averlo in casa. Detto questo, ci piace esaltare i ragazzi, ma lasciamoli crescere. Di sicuro, Cutrone ha dimostrato in una piazza importante di avere qualità e continuità, senza risentire mai di un’alternanza con gli altri attaccanti del Milan. Compli*menti a lui e alla sua “tigna”, che alla sua età è un buon biglietto da visita. Alla gente, piacciono giocatori così: che la buttano dentro, ma sopratutto danno l’impressione di non risparmiarsi mai. E menomale che qualcuno ha avuto il coraggio di lanciarlo".
Mazzola:"Mi piacciono entrambi. A chi li paragoni? Sono contro i confronti? Vedere Cutrone leader così giovane fa capire che c’è voglia di lanciare giocatori: il suo esempio serva ad altri giovani".
Boninsegna:"Cutrone? Non è facile vedere un 20enne imporsi così in un club come il Milan. Merito a chi gli ha dato fiducia, ma soprattutto a lui".
Serena:"Ho molta stima di Cutrone. È una prima punta che fa i movimenti perfetti, vede la porta e va sempre incontro al pallone. Sono favorevole a un suo inserimento in Nazionale: bisogna avere coraggio in Italia come si fa all’estero".
Casiraghi:"Patrick ha tutto per far parte del prossimo ciclo azzurro. Vive per il gol, come i grandi attaccanti. È giovane, ha scalato le gerarchie e si è fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa".
Ravanelli:"Cutrone mi sembra simile a Inzaghi, uno pronto a sfruttare ogni palla che gli capita. È esattamente il tipo di attaccante che in questo momento serve all’Italia. Ha sfruttato la mancanza di rendimento di tanti suoi compagni per ritagliarsi lo spazio che ora è giusto continuargli a dare, anche perché con i fatti sta dimostrando di essere all’altezza della situazione".
Rizzitelli:"Ma quanto merito va dato a Mihajlovic e Montella per aver lanciato Donnarumma e Cutrone? In un’estate di spese milionarie, il Milan l’attaccante ha scoperto di averlo in casa. Detto questo, ci piace esaltare i ragazzi, ma lasciamoli crescere. Di sicuro, Cutrone ha dimostrato in una piazza importante di avere qualità e continuità, senza risentire mai di un’alternanza con gli altri attaccanti del Milan. Compli*menti a lui e alla sua “tigna”, che alla sua età è un buon biglietto da visita. Alla gente, piacciono giocatori così: che la buttano dentro, ma sopratutto danno l’impressione di non risparmiarsi mai. E menomale che qualcuno ha avuto il coraggio di lanciarlo".