Le gente è disposta a vedere scorrere il sangue solo per bisogni esistenziali.
Deve sempre essere una cosa importante il fondo di base per giocarsi la vita.
Fortunatamente, non siamo ad un secolo fa, un tetto sopra la testa e da mangiare ce l' hanno quasi tutti, Russia compresa.
Auspicherei che da questo punto di vista la cosa possa far anche un pò progredire la civiltà.
Le guerre di conquista dovrebbe essere sempre meno.
Non sono cosi ingenuo da pensare ad un mondo equo e perfetto, ma che perlomeno si limiti a giochi di potere ed esercitazioni di influenza politica.
Finita li.
Non c'è mai stata una guerra che il popolo facesse sua. La guerra è sempre stata una decisione presa e calata dall'alto.
Sia che avessimo il pane e sia che fossimo poveri, se chi sta al potere considerasse la guerra come arma diplomatica, lì si andrebbe.
Semplicemente oggi lo stato di diritto è tale che ci si può permettere di dire che non si ha voglia di combattere. Un tempo ti venivano a prendere a casa per arruolarti.
In sostanza, non è una questione di progresso di civiltà, ma di rapporti umani.
La realtà che sembra che il mondo occidentale non voglia guardare, perché intriso di buonismo, è che nel mondo non siamo tutti uguali.
Non esiste, non è mai esistito e mai esisterà questo concetto illuminista, figlio degli ideali distorti dal giacobinismo della Rivoluzione Francese.
Esistono civiltà superiori e civiltà inferiori, e quelle superiori dominano su quelle inferiori. E il dominio può essere militare, sociale, economico ecc.
Ma c'è sempre un rapporto di sudditanza. E sempre ci sarà. È una legge della natura.
E se non si arriva a comprendere questo, non si arriverà mai a comprendere perché l'Africa versa in condizioni simili e perché resterà così per gli anni a venire.