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Come riportato da un articolo di Gianluca Roselli su Il Fatto Quotidiano, il centrodestra è in frantumi. Una resa dei conti potrebbe avvenire all'interno della Lega. C'è stata incredulità e freddezza, in particolare da governatori come Fedriga e Zaia, nelle mosse di Matteo Salvini, il quale ha fallito la missione di portare un presidente della Repubblica del centrodestra ed alla fine è stato costretto a votare per il Mattarella-bis.
Giorgetti dovrebbe rimanere al governo e la minaccia delle dimissioni, a quanto pare, era solo un "mettere le mani avanti" affinchè Salvini non esigesse rimpasti nell'esecutivo.
Inoltre, i rapporti tra Giorgia Meloni, la quale ha attaccato duramente Matteo Salvini su Twitter, ed il segretario della Lega si sono incrinati ed un deputato della destra ha affermato "Giorgia non si fida più e si è sentita tradita dagli alleati, soprattutto da Matteo". Meloni che con Fratelli d'Italia potrebbe crescere parecchio nei consensi, visto che è anche l'unico partito di opposizione al governo Draghi, ma nella Lega, però, c'è chi si augura il contrario come Raffaele Volpi che ha detto "FDI ha raggiunto il massimo, d'ora in poi inizierà a scendere". Il centrista Osvaldo Napoli di Cambiamo ha esortato ad una legge proporzionale, in quanto per lui "le coalizioni sono morte e sono tornati i partiti".
Nella distruzione del centrodestra c'è stata anche la mano di Silvio Berlusconi, il quale si è smarcato dalla Lega, ha fatto togliere voti alla Casellati tramite i suoi di Forza Italia affossando Salvini nel ruolo di "kingmaker". Berlusconi ha anche telefonato Mattarella, per chiedergli di accettare la volontà del parlamento. La stessa Forza Italia era d'accordo per Pierferdinando Casini ed il venerdì sera, poche ore prima della decisione di confermare Mattarella, c'è stato un incontro in un ristorante romano tra Tajani, Lupi, Quagliariello, Toti, Romani e Cesa per accordarsi sull'ex presidente della Camera, ma Salvini è stato contrario. "Con Casini mi salta il partito, per i miei al Nord è un nome indigeribile" sono state le parole del segretario della Lega.
Inoltre, durante un vertice di centrodestra, Salvini e Tajani sono quasi venuti alle mani, in quanto Salvini è stato accusato di aver scelto il nome di Elisabetta Belloni d'intesa con Giuseppe Conte senza consultare gli alleati. Salvini, all'ultimo, ha voluto fare un ultimo nome, quello di Marta Cartabia, ma ormai era forte la tendenza per il Mattarella-bis.
Giorgetti dovrebbe rimanere al governo e la minaccia delle dimissioni, a quanto pare, era solo un "mettere le mani avanti" affinchè Salvini non esigesse rimpasti nell'esecutivo.
Inoltre, i rapporti tra Giorgia Meloni, la quale ha attaccato duramente Matteo Salvini su Twitter, ed il segretario della Lega si sono incrinati ed un deputato della destra ha affermato "Giorgia non si fida più e si è sentita tradita dagli alleati, soprattutto da Matteo". Meloni che con Fratelli d'Italia potrebbe crescere parecchio nei consensi, visto che è anche l'unico partito di opposizione al governo Draghi, ma nella Lega, però, c'è chi si augura il contrario come Raffaele Volpi che ha detto "FDI ha raggiunto il massimo, d'ora in poi inizierà a scendere". Il centrista Osvaldo Napoli di Cambiamo ha esortato ad una legge proporzionale, in quanto per lui "le coalizioni sono morte e sono tornati i partiti".
Nella distruzione del centrodestra c'è stata anche la mano di Silvio Berlusconi, il quale si è smarcato dalla Lega, ha fatto togliere voti alla Casellati tramite i suoi di Forza Italia affossando Salvini nel ruolo di "kingmaker". Berlusconi ha anche telefonato Mattarella, per chiedergli di accettare la volontà del parlamento. La stessa Forza Italia era d'accordo per Pierferdinando Casini ed il venerdì sera, poche ore prima della decisione di confermare Mattarella, c'è stato un incontro in un ristorante romano tra Tajani, Lupi, Quagliariello, Toti, Romani e Cesa per accordarsi sull'ex presidente della Camera, ma Salvini è stato contrario. "Con Casini mi salta il partito, per i miei al Nord è un nome indigeribile" sono state le parole del segretario della Lega.
Inoltre, durante un vertice di centrodestra, Salvini e Tajani sono quasi venuti alle mani, in quanto Salvini è stato accusato di aver scelto il nome di Elisabetta Belloni d'intesa con Giuseppe Conte senza consultare gli alleati. Salvini, all'ultimo, ha voluto fare un ultimo nome, quello di Marta Cartabia, ma ormai era forte la tendenza per il Mattarella-bis.