Crespo:"Piatek mi ricorda Sheva. Ha la porta in testa".

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Hernan Crespo alla Gazzetta in edicola su Piatek:"E' davvero bravo. Si muove da vero attaccante ed ha un tiro micidiale. Mica semplicec onquistare il pubblico di SanSiro e trascinare la squadra alla prima vera uscita da titolare.Bisogna avere coraggio e personalità e lui li ha. Cosa mi ha impressionato di lui? La facilità con la quale calcia in porta. Fateci caso: non aspetta un secondo di più, non concede al difensore il tempo dell’intervento. Ha la porta nella testa, non ha nemmeno bisogno di guardarla: tira potente e preciso. I gol contro il Napoli ne sono la dimostrazione.Iil modo in cui si muove è da grande attaccante. Il Milan si schiera con un 4-3-3 abbastanza particolare, nel senso che il centravanti fa reparto da solo mentre i due esterni lavorano molto in fase difensiva. Ciò significa che Piatek deve sopportare tutto il peso dell’attacco, e lo fa senza problemi. Detta i tempi del passaggi, sa quando è il caso di andare in profondità e quando, invece, è necessario accorciare e venire incontro. Ripeto: mi è piaciuto il modo in cui si è calato nella nuova realtà. Non era né semplice né scontato. Non potete immaginare, se non l’avete mai provata, la pressione che ti mette uno stadio come San Siro. Io ci ho giocato sia con la maglia del Milan sia con la maglia dell’Inter e posso dire che è proprio l’ambiente, l’impianto, il contorno a darti quell’adrenalina che devi poi trasformare in energia positiva. Piatek ci è riuscito perché, come ha detto lui, è nato pronto. Gattuso dice che ricorda Tomasson? Tomasson era bravissimo ad aiutare i centrocampisti e a creare spazi per il compagno di reparto, ma non era un grandissimo finalizzatore. A me, per come calcia e per come si smarca, ricorda moltissimo Shevchenko. Piatek nuovo Crespo? Un po’ mi rivedo in lui, anche se voglio osservarlo con maggiore attenzione. Fisicamente mi sembra che ci siamo, bisogna valutarlo bene in acrobazia e di testa. Shevchenko, che era un autentico fenomeno, aveva caratteristiche simili a quelle di Piatek: in contropiede era micidiale, il pallone non glielo portavi mai via, era potente e aveva una rapidità di esecuzione che raramente ho visto.Higuain ha fallito, molto probabilmente perché ha incontrato difficoltà ambientali, e sono sicuro che Ringhio riuscirà a far rendere al massimo Piatek. Il Milan deve qualificarsi per la Champions e i gol del polacco saranno fondamentali, a patto che tutta la squadra lo segua e non si sieda sugli allori pensando che tanto c’è lui a risolvere ogni problema. No, Piatek è, come tutti i centravanti, un giocatore che va supportato. Anche Sheva, o il sottoscritto, senza i compagni non avremmo fatto nulla".
 
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Hernan Crespo alla Gazzetta in edicola su Piatek:"E' davvero bravo. Si muove da vero attaccante ed ha un tiro micidiale. Mica semplicec onquistare il pubblico di SanSiro e trascinare la squadra alla prima vera uscita da titolare.Bisogna avere coraggio e personalità e lui li ha. Cosa mi ha impressionato di lui? La facilità con la quale calcia in porta. Fateci caso: non aspetta un secondo di più, non concede al difensore il tempo dell’intervento. Ha la porta nella testa, non ha nemmeno bisogno di guardarla: tira potente e preciso. I gol contro il Napoli ne sono la dimostrazione.Iil modo in cui si muove è da grande attaccante. Il Milan si schiera con un 4-3-3 abbastanza particolare, nel senso che il centravanti fa reparto da solo mentre i due esterni lavorano molto in fase difensiva. Ciò significa che Piatek deve sopportare tutto il peso dell’attacco, e lo fa senza problemi. Detta i tempi del passaggi, sa quando è il caso di andare in profondità e quando, invece, è necessario accorciare e venire incontro. Ripeto: mi è piaciuto il modo in cui si è calato nella nuova realtà. Non era né semplice né scontato. Non potete immaginare, se non l’avete mai provata, la pressione che ti mette uno stadio come San Siro. Io ci ho giocato sia con la maglia del Milan sia con la maglia dell’Inter e posso dire che è proprio l’ambiente, l’impianto, il contorno a darti quell’adrenalina che devi poi trasformare in energia positiva. Piatek ci è riuscito perché, come ha detto lui, è nato pronto. Gattuso dice che ricorda Tomasson? Tomasson era bravissimo ad aiutare i centrocampisti e a creare spazi per il compagno di reparto, ma non era un grandissimo finalizzatore. A me, per come calcia e per come si smarca, ricorda moltissimo Shevchenko. Piatek nuovo Crespo? Un po’ mi rivedo in lui, anche se voglio osservarlo con maggiore attenzione. Fisicamente mi sembra che ci siamo, bisogna valutarlo bene in acrobazia e di testa. Shevchenko, che era un autentico fenomeno, aveva caratteristiche simili a quelle di Piatek: in contropiede era micidiale, il pallone non glielo portavi mai via, era potente e aveva una rapidità di esecuzione che raramente ho visto.Higuain ha fallito, molto probabilmente perché ha incontrato difficoltà ambientali, e sono sicuro che Ringhio riuscirà a far rendere al massimo Piatek. Il Milan deve qualificarsi per la Champions e i gol del polacco saranno fondamentali, a patto che tutta la squadra lo segua e non si sieda sugli allori pensando che tanto c’è lui a risolvere ogni problema. No, Piatek è, come tutti i centravanti, un giocatore che va supportato. Anche Sheva, o il sottoscritto, senza i compagni non avremmo fatto nulla".

Vero. Anche a me di lui ha impressionato la facilità con cui calcia in porta. Potente e preciso, e con una velocità di esecuzione che non lascia tempo agli avversari.
 

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Hernan Crespo alla Gazzetta in edicola su Piatek:"E' davvero bravo. Si muove da vero attaccante ed ha un tiro micidiale. Mica semplicec onquistare il pubblico di SanSiro e trascinare la squadra alla prima vera uscita da titolare.Bisogna avere coraggio e personalità e lui li ha. Cosa mi ha impressionato di lui? La facilità con la quale calcia in porta. Fateci caso: non aspetta un secondo di più, non concede al difensore il tempo dell’intervento. Ha la porta nella testa, non ha nemmeno bisogno di guardarla: tira potente e preciso. I gol contro il Napoli ne sono la dimostrazione.Iil modo in cui si muove è da grande attaccante. Il Milan si schiera con un 4-3-3 abbastanza particolare, nel senso che il centravanti fa reparto da solo mentre i due esterni lavorano molto in fase difensiva. Ciò significa che Piatek deve sopportare tutto il peso dell’attacco, e lo fa senza problemi. Detta i tempi del passaggi, sa quando è il caso di andare in profondità e quando, invece, è necessario accorciare e venire incontro. Ripeto: mi è piaciuto il modo in cui si è calato nella nuova realtà. Non era né semplice né scontato. Non potete immaginare, se non l’avete mai provata, la pressione che ti mette uno stadio come San Siro. Io ci ho giocato sia con la maglia del Milan sia con la maglia dell’Inter e posso dire che è proprio l’ambiente, l’impianto, il contorno a darti quell’adrenalina che devi poi trasformare in energia positiva. Piatek ci è riuscito perché, come ha detto lui, è nato pronto. Gattuso dice che ricorda Tomasson? Tomasson era bravissimo ad aiutare i centrocampisti e a creare spazi per il compagno di reparto, ma non era un grandissimo finalizzatore. A me, per come calcia e per come si smarca, ricorda moltissimo Shevchenko. Piatek nuovo Crespo? Un po’ mi rivedo in lui, anche se voglio osservarlo con maggiore attenzione. Fisicamente mi sembra che ci siamo, bisogna valutarlo bene in acrobazia e di testa. Shevchenko, che era un autentico fenomeno, aveva caratteristiche simili a quelle di Piatek: in contropiede era micidiale, il pallone non glielo portavi mai via, era potente e aveva una rapidità di esecuzione che raramente ho visto.Higuain ha fallito, molto probabilmente perché ha incontrato difficoltà ambientali, e sono sicuro che Ringhio riuscirà a far rendere al massimo Piatek. Il Milan deve qualificarsi per la Champions e i gol del polacco saranno fondamentali, a patto che tutta la squadra lo segua e non si sieda sugli allori pensando che tanto c’è lui a risolvere ogni problema. No, Piatek è, come tutti i centravanti, un giocatore che va supportato. Anche Sheva, o il sottoscritto, senza i compagni non avremmo fatto nulla".

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RickyB83

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Sante parole, dette da Hernan poi sono una garanzia. Contro l Empoli voglio lo stadio pieno
 

Davidoff

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Concordo su quasi tutto a parte due cose:

- Tomasson era un grande finalizzatore, nel 2004 mi pare fece 15 gol da riserva, preziosissimo per lo scudetto.
- Il paragone Piatek-Sheva: come freddezza e tiro si assomigliano, ma l'ucraino tecnicamente era più forte e completo.
 
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Hernan :ave:
Qualcuno mi ricorda perchè dopo Istanbul Galliani gli ha preferito Gila?
Com' era la formula? Diritto di riscatto che non abbiamo esercitato?
 
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