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Costacurta a Sky sulla vittoria del Milan contro il Bruges:"Il Milan non ha fatto una buona gara, ma sufficiente. Il Milan avrebbe dovuto fare meglio. Non ho avuto l'impressione che il Milan volesse segnare di più, si è accontentato. Sono abbastanza sorpreso"
Montolivo:"Sono d'accordo. Il Milan non ha avuto quella voglia di segnare di più. Si è accontentato del pericolo scampato. Primo tempo lento, compassato, prevedibile. Secondo tempo meglio. Tre punti ma prestazione non convincente".
Di Canio su Leao:"Leao? Io non parlo del pacchetto Leao come solo tecnicamente. Parlo di tutto quel che abbiamo detto. Ormai ho capito cos’è Leao. Te lo dico, poi non parlo più di Leao. ‘Che orologio bellissimo che hai, Paolo!’. Se lo guardi da lontano. Per farti capire la metafora. Cos’è? Un Vinicius Junior? Ah no, è un vintage: un Thierry Henry? Robben? Ah! Ma è una copia… Una buona copia. Ma se lo osservi da vicino è una copia, anche fatta discretamente, non proprio bene. Poi se lo guardi da lontano così dici: che bell’orologio! Poi lo osservi bene e noti che ci sono tante altre sfaccettature in una partita. C’è un atteggiamento, per cui non parliamo solo del dribbling diretto. E poi deve esprimere il suo talento in campo aperto, perché non ha tanta intelligenza nel combinare con i compagni. E qui andiamo sulla sfera tecnica, sulla sfera della conoscenza a 360° per un giocatore che deve fare la differenza in tutte le situazioni”.
Montolivo:"Sono d'accordo. Il Milan non ha avuto quella voglia di segnare di più. Si è accontentato del pericolo scampato. Primo tempo lento, compassato, prevedibile. Secondo tempo meglio. Tre punti ma prestazione non convincente".
Di Canio su Leao:"Leao? Io non parlo del pacchetto Leao come solo tecnicamente. Parlo di tutto quel che abbiamo detto. Ormai ho capito cos’è Leao. Te lo dico, poi non parlo più di Leao. ‘Che orologio bellissimo che hai, Paolo!’. Se lo guardi da lontano. Per farti capire la metafora. Cos’è? Un Vinicius Junior? Ah no, è un vintage: un Thierry Henry? Robben? Ah! Ma è una copia… Una buona copia. Ma se lo osservi da vicino è una copia, anche fatta discretamente, non proprio bene. Poi se lo guardi da lontano così dici: che bell’orologio! Poi lo osservi bene e noti che ci sono tante altre sfaccettature in una partita. C’è un atteggiamento, per cui non parliamo solo del dribbling diretto. E poi deve esprimere il suo talento in campo aperto, perché non ha tanta intelligenza nel combinare con i compagni. E qui andiamo sulla sfera tecnica, sulla sfera della conoscenza a 360° per un giocatore che deve fare la differenza in tutte le situazioni”.

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