Il termine crisi dopo due pareggi, secondi in classifica (un punto in meno dello scorso anno) e agli ottavi di Champions andrebbe un attimo ponderato. Inizierei a parlare di crisi tra due partite.
Parlare di crisi secondo me ha senso invece, anche se, non di crisi relativa al periodo di risultati negativi, ma più che altro a un problema strutturale. In questa stagione, il Milan non ha mai performato realmente bene. Anche nelle partite buone, c'è sempre stato qualcosa di visibilmente storto, rispetto all'anno scorso, una palese diminuzione di solidità e consistenza della squadra.
I punti ci sono stati comunque, e i numeri sembrano assolutamente paragonabili a quelli della passata stagione, ma a chi guarda molte partite di questa squadra, balza subito all'occhio, che qualcosa non funziona, al di la delle assenze.
Kessie, l'anno scorso non ha performato allo stesso livello dell'anno precedente, tuttavia era comunque un titolare importante e solido, probabilmente più di quanto la dirigenza pensasse. Sommiamo che kjaer e Ibra, per età e fisico, sono ai margini, ecco che la squadra di colpo manca di senatori o leader, e torna, per carattere, pericolosamente verso quella che era nel pre covid, ossia una squadra giovane senza nessuno al timone. La squadra attuale è migliore di quella di allora, Tonali e Bennacer hanno fatto e stanno facendo miracoli.
Pioli Maldini e Massara, hanno probabilmente sottostimato l'apporto dell'ivoriano. Pioli ha sopravvalutato il materiale a disposizione? Probabilmente si. Maldini e Massara hanno ciccato il mercato? E' sotto gli occhi di tutti. Hanno di sicuro l'attenuante, di aver avuto a disposizione un budget assolutamente ridicolo per una squadra col tricolore sul petto che "dovrebbe ambire" a riconfermarsi. Attenuante che però non li assolve. Al tempo delle 5 pere di Bergamo, si presero il merito per gli arrivi di Ibra e kjaer, ora si prendessero la responsabilità per un mercato deludente. Non è che deve esserci sempre un Boban he si prende carico dei giampaoli di turno.