Ve ne racconto una. Inizio anni duemila. Andai a cena con un famoso giornalista sportivo nazionale. Erano gli anni delle massime ruberie moggiane e io gli buttai giù che sì insomma nel calcio italiano si sentiva una gran puzza. Lo avessi mai detto: mi presi i peggiori impropri con una violenza degna di altra causa. Perché guai a dubitare della buona fede e i soliti discorsi. Da lì a non molto scoppiò calciopoli e quello stesso giornalista scrisse che lo scandalo non era poi così inaspettato perché in fondo tutti sapevano. E parliamo di uno dei migliori. Capite perché il calcio italiano era, è, e temo sarà sempre una farsa?