Conferenza presentazione Maldini, LIVE.

Lorenzo 89

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Leonardo ha detto che Savic non è fattibile oggi. Spero sia un bluff.
 

Boomer

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L'unica casistica nella quale Savic può arrivare è che Lotito ci venga incontro in qualche modo. Per me ci proveranno.
 
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La conferenza di presentazione di Paolo Maldini, in diretta da Casa Milan. Di seguito, le parole del neo dirigente rossonero:

Maldini:"Da cosa sono stato convinto? Con Barbara avevamo intavolato un discorso che poi non è andato a buon fine. Anche con la proprietà cinese avevamo parlato ma non siamo riusciti a definire il ruolo. Ora la situazione è diversa. Leo mi ha chiamato e mi ha esposto il progetto. Lo stesso hanno fatto i proprietari. Credo in questo progetto. Adesso che sono dentro sono molto contento. Le persone fanno la differenza. Con Leo sono amico. Condivideremo questa esperienza. Siamo diversi, siamo amici e ci completeremo. Lui mi ha chiamato venti giorni fa. Non abbiamo avuto tanto tempo. Ho incontrato la proprietà a New York. Le cose sono state fatte in modo rapido. Come svolgerò questo ruolo? Il mio carattere è sempre quello. Sono diventato più chiacchierone col tempo. I ruoli sono diversi rispetto a quando ero giocatore. Ma è importante anche quell'esperienza che deve essere ritrasmessa. Progetto e ruolo sono legati. A livello dirigenziale non ho esperienza, il fatto di aver Leo vicino è importante. Ma credo di conoscere la materia e l'ambiente. Leo è stato fondamentale per la scelta di dire sì. Il mio ruolo? Prima squadra, settore giovanile, mercato, rapporti con l'allenatore. Tutto ciò che fa Leo farò io. Magari faremo le parti del buono e del cattivo. Condivideremo tutta l'area sportiva. Sento la responsabilità di far tornare il Milan al top. Ma poi c'è la bellezza di tornare nell'ambiente che mi ha fatto crescere. Nel calcio c'è un'evoluzione continua. Chi non lo capisce rimane indietro. A livello tecnico tattico c'è qualcosa che torna e che passa di moda. Ma non ho visto grande cambiamenti dal 2009. La società deve essere solida. E questa società lo sarà. Non ci saranno spese pazze, c'è il FPF. Di mercato ne parleremo. C'è tempo. La società è seria e vuole tenere il club per medio lungo temine. La mia storia mi obbliga a non prendere impegni a breve termine. Gattuso? Ci siamo salutati. Ci vedremo a brevissimo. La squadra? Veniamo da due sesti posti. Cercheremo di migliorare la squadra. Sono arrivato oggi. Da qui a fine mercato qualcosa si saprà. Alla base di tutto c'è l'amore verso il calcio e questa squadra. Se c'è una scelta, per me è il Milan o la nazionale. Poi l'amicizia ed il progetto serio hanno fatto che io sia qui. Il nuovo capitano? Ne abbiamo già parlato? Devono essere coinvolte più componenti. Non avendo parlato nè con l'allenatore nè coi giocatori diventa difficile rispondere. Cosa mi bolle dentro? Prima avevo il campo che mi permetteva di essere freddo. Ma sono sempre stato un passionale. Sono qui per imparare e per dare tanto. La mia carriera dirigenziale inizia oggi. Spero che sia lunga e piena di successi. I rapporti con la curva? Il rapporto mio coi tifosi è stupendo. Mi amano e me lo hanno sempre dimostrato. Quel che è successo è rimasto lì e non è nei miei pensieri. Non devo ricucire nulla. Sarò giudicato per quello che produrrò".

Scaroni:"L'arrivo di Paolo Maldini è una pietrona nella costruzione del Milan. Ha disputato più di 200 partite rispetto a Baresi. Ha dei record incredibili. Il suo ruolo? Supporterà il Milan in tutta la strategia nell'area sportiva e non solo. Gandini prossima presentazione? Dell'AD ne parleremo dopo le vacanze. Io non pongo scadenze ravvicinate o imperative. E' una scelta che deve essere fatta con calma. Ma non voglio andare troppo avanti con la delega da AD. Sono fiducioso che si possa risolvere nelle prossime settimane o mesi. Milan ai milanisti? Sì, a partire da me. Qui sono tutti appassionati. Vedo Maldini e Leonardo muoversi come se non fossero mai usciti dal Milan. Maldini e Leonardo saranno gli alfieri del Milan nel mondo".

Leonardo:"Che tasti ho toccato? Il sì di base di Paolo esisteva. Ci conosciamo da 21 anni. Il suo sì c'è sempre stato. Mancavano le combinazioni. Avere qui Paolo mi rafforza molto anche umanamente. Con lui ho sempre condiviso tutti i momenti al Milan. E lui ha fatto lo stesso. Non è una cosa di oggi. Io sarò con Paolo e Paolo sarà con me in tutto. Ci unisce l'amicizia. Questo è la base di tutto. Paolo rappresenta tutto in questo società: credibilità, impegno, storia vincente. Nessun'altra squadra ha un simbolo così importante. Altri hanno vissuto il legame ma non le vittorie. E' unico. Ho provato a portare Maldini a Parigi? Sì, ne abbiamo parlato. Ma era una realtà diversa. Qui è casa sua. Il nostro è stato anche un percorso di vita. Per me è stato immediato chiamare Maldini. La presenza di Maldini esclude un DS? Oggi ce ne occuperemo noi. Se hai qualcuno a fianco deve esserci sintonia totale. La scelta delle persone è fondamentale. Quello che mi ha sempre stupito in Paolo è la costanza e l'impegno. Il comportamento di un giocatore del Milan deve essere come quello di Paolo quando si allenava. La società deve imporre certi ritmi. Non serve solo comprare i giocatori ma anche una gestione interna. Vogliamo gente seria, che si impegna. Gente che vuole stare qui. Nome top per il fair play finanziario? Compatibilmente con il FPF non ci sarà il top. Poi stiamo provando a fare un mezzo miracolo ma non credo che ci riusciremo. L'operazione fatta con la Juve è dentro il FPF. Dobbiamo spendere quanto incassiamo o avere una perdita minima. Abbiamo un impegno molto stretto con la Uefa e da lì non possiamo uscire. L'idea è far crescere questa macchina e poi avere la possibilità di investire. Sarà una cosa graduale.".

In aggiornamento live. Refreshare la pagina e quotare.
Raga, nolente o volente, vanno rispettati certi paletti, altrimenti non ci sarebbe stata la sentenza di fine Giugno. Ergo bisogna fare le cose per bene. La rosa verrà rinforzata, ma pretendere botti alla City o Psg è deleterio e inutile.
 
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La conferenza di presentazione di Paolo Maldini, in diretta da Casa Milan. Di seguito, le parole del neo dirigente rossonero:

Maldini:"Da cosa sono stato convinto? Con Barbara avevamo intavolato un discorso che poi non è andato a buon fine. Anche con la proprietà cinese avevamo parlato ma non siamo riusciti a definire il ruolo. Ora la situazione è diversa. Leo mi ha chiamato e mi ha esposto il progetto. Lo stesso hanno fatto i proprietari. Credo in questo progetto. Adesso che sono dentro sono molto contento. Le persone fanno la differenza. Con Leo sono amico. Condivideremo questa esperienza. Siamo diversi, siamo amici e ci completeremo. Lui mi ha chiamato venti giorni fa. Non abbiamo avuto tanto tempo. Ho incontrato la proprietà a New York. Le cose sono state fatte in modo rapido. Come svolgerò questo ruolo? Il mio carattere è sempre quello. Sono diventato più chiacchierone col tempo. I ruoli sono diversi rispetto a quando ero giocatore. Ma è importante anche quell'esperienza che deve essere ritrasmessa. Progetto e ruolo sono legati. A livello dirigenziale non ho esperienza, il fatto di aver Leo vicino è importante. Ma credo di conoscere la materia e l'ambiente. Leo è stato fondamentale per la scelta di dire sì. Il mio ruolo? Prima squadra, settore giovanile, mercato, rapporti con l'allenatore. Tutto ciò che fa Leo farò io. Magari faremo le parti del buono e del cattivo. Condivideremo tutta l'area sportiva. Sento la responsabilità di far tornare il Milan al top. Ma poi c'è la bellezza di tornare nell'ambiente che mi ha fatto crescere. Nel calcio c'è un'evoluzione continua. Chi non lo capisce rimane indietro. A livello tecnico tattico c'è qualcosa che torna e che passa di moda. Ma non ho visto grande cambiamenti dal 2009. La società deve essere solida. E questa società lo sarà. Non ci saranno spese pazze, c'è il FPF. Di mercato ne parleremo. C'è tempo. La società è seria e vuole tenere il club per medio lungo temine. La mia storia mi obbliga a non prendere impegni a breve termine. Gattuso? Ci siamo salutati. Ci vedremo a brevissimo. La squadra? Veniamo da due sesti posti. Cercheremo di migliorare la squadra. Sono arrivato oggi. Da qui a fine mercato qualcosa si saprà. Alla base di tutto c'è l'amore verso il calcio e questa squadra. Se c'è una scelta, per me è il Milan o la nazionale. Poi l'amicizia ed il progetto serio hanno fatto che io sia qui. Il nuovo capitano? Ne abbiamo già parlato? Devono essere coinvolte più componenti. Non avendo parlato nè con l'allenatore nè coi giocatori diventa difficile rispondere. Cosa mi bolle dentro? Prima avevo il campo che mi permetteva di essere freddo. Ma sono sempre stato un passionale. Sono qui per imparare e per dare tanto. La mia carriera dirigenziale inizia oggi. Spero che sia lunga e piena di successi. I rapporti con la curva? Il rapporto mio coi tifosi è stupendo. Mi amano e me lo hanno sempre dimostrato. Quel che è successo è rimasto lì e non è nei miei pensieri. Non devo ricucire nulla. Sarò giudicato per quello che produrrò. Per me quello che è successo è dimenticato. Non mi aspetto striscioni. Non me li aspettavo nemmeno da giocatore. Ho avuto una carriera molto lunga. Quando ho deciso di chiudere ho cambiato capitolo. Sono sempre stato appassionato di calcio. Ho seguito il Milan. Ora voglio concentrarmi su questo nuovo progetto".

Scaroni:"L'arrivo di Paolo Maldini è una pietrona nella costruzione del Milan. Ha disputato più di 200 partite rispetto a Baresi. Ha dei record incredibili. Il suo ruolo? Supporterà il Milan in tutta la strategia nell'area sportiva e non solo. Gandini prossima presentazione? Dell'AD ne parleremo dopo le vacanze. Io non pongo scadenze ravvicinate o imperative. E' una scelta che deve essere fatta con calma. Ma non voglio andare troppo avanti con la delega da AD. Sono fiducioso che si possa risolvere nelle prossime settimane o mesi. Milan ai milanisti? Sì, a partire da me. Qui sono tutti appassionati. Vedo Maldini e Leonardo muoversi come se non fossero mai usciti dal Milan. Maldini e Leonardo saranno gli alfieri del Milan nel mondo".

Leonardo:"Che tasti ho toccato? Il sì di base di Paolo esisteva. Ci conosciamo da 21 anni. Il suo sì c'è sempre stato. Mancavano le combinazioni. Avere qui Paolo mi rafforza molto anche umanamente. Con lui ho sempre condiviso tutti i momenti al Milan. E lui ha fatto lo stesso. Non è una cosa di oggi. Io sarò con Paolo e Paolo sarà con me in tutto. Ci unisce l'amicizia. Questo è la base di tutto. Paolo rappresenta tutto in questo società: credibilità, impegno, storia vincente. Nessun'altra squadra ha un simbolo così importante. Altri hanno vissuto il legame ma non le vittorie. E' unico. Ho provato a portare Maldini a Parigi? Sì, ne abbiamo parlato. Ma era una realtà diversa. Qui è casa sua. Il nostro è stato anche un percorso di vita. Per me è stato immediato chiamare Maldini. La presenza di Maldini esclude un DS? Oggi ce ne occuperemo noi. Se hai qualcuno a fianco deve esserci sintonia totale. La scelta delle persone è fondamentale. Quello che mi ha sempre stupito in Paolo è la costanza e l'impegno. Il comportamento di un giocatore del Milan deve essere come quello di Paolo quando si allenava. La società deve imporre certi ritmi. Non serve solo comprare i giocatori ma anche una gestione interna. Vogliamo gente seria, che si impegna. Gente che vuole stare qui. Nome top per il fair play finanziario? Compatibilmente con il FPF non ci sarà il top. Poi stiamo provando a fare un mezzo miracolo ma non credo che ci riusciremo. L'operazione fatta con la Juve è dentro il FPF. Dobbiamo spendere quanto incassiamo o avere una perdita minima. Abbiamo un impegno molto stretto con la Uefa e da lì non possiamo uscire. L'idea è far crescere questa macchina e poi avere la possibilità di investire. Sarà una cosa graduale. Milinkovic Savic? (grandi risate) Chi? E' un sogno non solo per noi. Per tante squadre. Oggi non ci è concesso sognare. Tempo fa dissi che avrei preso lui se fosse stato un dirigente. Oggi non è fattibile".

In aggiornamento live. Refreshare la pagina e quotare.

Secondo me è sincero, non trolla.
 

Milanforever26

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La conferenza di presentazione di Paolo Maldini, in diretta da Casa Milan. Di seguito, le parole del neo dirigente rossonero:

Maldini:"Da cosa sono stato convinto? Con Barbara avevamo intavolato un discorso che poi non è andato a buon fine. Anche con la proprietà cinese avevamo parlato ma non siamo riusciti a definire il ruolo. Ora la situazione è diversa. Leo mi ha chiamato e mi ha esposto il progetto. Lo stesso hanno fatto i proprietari. Credo in questo progetto. Adesso che sono dentro sono molto contento. Le persone fanno la differenza. Con Leo sono amico. Condivideremo questa esperienza. Siamo diversi, siamo amici e ci completeremo. Lui mi ha chiamato venti giorni fa. Non abbiamo avuto tanto tempo. Ho incontrato la proprietà a New York. Le cose sono state fatte in modo rapido. Come svolgerò questo ruolo? Il mio carattere è sempre quello. Sono diventato più chiacchierone col tempo. I ruoli sono diversi rispetto a quando ero giocatore. Ma è importante anche quell'esperienza che deve essere ritrasmessa. Progetto e ruolo sono legati. A livello dirigenziale non ho esperienza, il fatto di aver Leo vicino è importante. Ma credo di conoscere la materia e l'ambiente. Leo è stato fondamentale per la scelta di dire sì. Il mio ruolo? Prima squadra, settore giovanile, mercato, rapporti con l'allenatore. Tutto ciò che fa Leo farò io. Magari faremo le parti del buono e del cattivo. Condivideremo tutta l'area sportiva. Sento la responsabilità di far tornare il Milan al top. Ma poi c'è la bellezza di tornare nell'ambiente che mi ha fatto crescere. Nel calcio c'è un'evoluzione continua. Chi non lo capisce rimane indietro. A livello tecnico tattico c'è qualcosa che torna e che passa di moda. Ma non ho visto grande cambiamenti dal 2009. La società deve essere solida. E questa società lo sarà. Non ci saranno spese pazze, c'è il FPF. Di mercato ne parleremo. C'è tempo. La società è seria e vuole tenere il club per medio lungo temine. La mia storia mi obbliga a non prendere impegni a breve termine. Gattuso? Ci siamo salutati. Ci vedremo a brevissimo. La squadra? Veniamo da due sesti posti. Cercheremo di migliorare la squadra. Sono arrivato oggi. Da qui a fine mercato qualcosa si saprà. Alla base di tutto c'è l'amore verso il calcio e questa squadra. Se c'è una scelta, per me è il Milan o la nazionale. Poi l'amicizia ed il progetto serio hanno fatto che io sia qui. Il nuovo capitano? Ne abbiamo già parlato? Devono essere coinvolte più componenti. Non avendo parlato nè con l'allenatore nè coi giocatori diventa difficile rispondere. Cosa mi bolle dentro? Prima avevo il campo che mi permetteva di essere freddo. Ma sono sempre stato un passionale. Sono qui per imparare e per dare tanto. La mia carriera dirigenziale inizia oggi. Spero che sia lunga e piena di successi. I rapporti con la curva? Il rapporto mio coi tifosi è stupendo. Mi amano e me lo hanno sempre dimostrato. Quel che è successo è rimasto lì e non è nei miei pensieri. Non devo ricucire nulla. Sarò giudicato per quello che produrrò. Per me quello che è successo è dimenticato. Non mi aspetto striscioni. Non me li aspettavo nemmeno da giocatore".

Scaroni:"L'arrivo di Paolo Maldini è una pietrona nella costruzione del Milan. Ha disputato più di 200 partite rispetto a Baresi. Ha dei record incredibili. Il suo ruolo? Supporterà il Milan in tutta la strategia nell'area sportiva e non solo. Gandini prossima presentazione? Dell'AD ne parleremo dopo le vacanze. Io non pongo scadenze ravvicinate o imperative. E' una scelta che deve essere fatta con calma. Ma non voglio andare troppo avanti con la delega da AD. Sono fiducioso che si possa risolvere nelle prossime settimane o mesi. Milan ai milanisti? Sì, a partire da me. Qui sono tutti appassionati. Vedo Maldini e Leonardo muoversi come se non fossero mai usciti dal Milan. Maldini e Leonardo saranno gli alfieri del Milan nel mondo".

Leonardo:"Che tasti ho toccato? Il sì di base di Paolo esisteva. Ci conosciamo da 21 anni. Il suo sì c'è sempre stato. Mancavano le combinazioni. Avere qui Paolo mi rafforza molto anche umanamente. Con lui ho sempre condiviso tutti i momenti al Milan. E lui ha fatto lo stesso. Non è una cosa di oggi. Io sarò con Paolo e Paolo sarà con me in tutto. Ci unisce l'amicizia. Questo è la base di tutto. Paolo rappresenta tutto in questo società: credibilità, impegno, storia vincente. Nessun'altra squadra ha un simbolo così importante. Altri hanno vissuto il legame ma non le vittorie. E' unico. Ho provato a portare Maldini a Parigi? Sì, ne abbiamo parlato. Ma era una realtà diversa. Qui è casa sua. Il nostro è stato anche un percorso di vita. Per me è stato immediato chiamare Maldini. La presenza di Maldini esclude un DS? Oggi ce ne occuperemo noi. Se hai qualcuno a fianco deve esserci sintonia totale. La scelta delle persone è fondamentale. Quello che mi ha sempre stupito in Paolo è la costanza e l'impegno. Il comportamento di un giocatore del Milan deve essere come quello di Paolo quando si allenava. La società deve imporre certi ritmi. Non serve solo comprare i giocatori ma anche una gestione interna. Vogliamo gente seria, che si impegna. Gente che vuole stare qui. Nome top per il fair play finanziario? Compatibilmente con il FPF non ci sarà il top. Poi stiamo provando a fare un mezzo miracolo ma non credo che ci riusciremo. L'operazione fatta con la Juve è dentro il FPF. Dobbiamo spendere quanto incassiamo o avere una perdita minima. Abbiamo un impegno molto stretto con la Uefa e da lì non possiamo uscire. L'idea è far crescere questa macchina e poi avere la possibilità di investire. Sarà una cosa graduale. Milinkovic Savic? (grandi risate) Chi? E' un sogno non solo per noi. Per tante squadre. Oggi non ci è concesso sognare. Tempo fa dissi che avrei preso lui se fosse stato un dirigente. Oggi non è fattibile".

In aggiornamento live. Refreshare la pagina e quotare.

Ragazzi, adesso lo possiamo dire: è tornato il Milan

Poi vincere o perdere fa parte del gioco ma si può tornare ad essere fieri del nostro Milan

Grazie a tutti, è il momento più bello da Atene
 

Jackdvmilan

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Ragazzi, adesso lo possiamo dire: è tornato il Milan

Poi vincere o perdere fa parte del gioco ma si può tornare ad essere fieri del nostro Milan

Grazie a tutti, è il momento più bello da Atene

Già siamo tornati. Ho certa gente al comando ho tutta la pazienza di cui necessitano.
 

Aron

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La conferenza di presentazione di Paolo Maldini, in diretta da Casa Milan. Di seguito, le parole del neo dirigente rossonero:

Maldini:"Da cosa sono stato convinto? Con Barbara avevamo intavolato un discorso che poi non è andato a buon fine. Anche con la proprietà cinese avevamo parlato ma non siamo riusciti a definire il ruolo. Ora la situazione è diversa. Leo mi ha chiamato e mi ha esposto il progetto. Lo stesso hanno fatto i proprietari. Credo in questo progetto. Adesso che sono dentro sono molto contento. Le persone fanno la differenza. Con Leo sono amico. Condivideremo questa esperienza. Siamo diversi, siamo amici e ci completeremo. Lui mi ha chiamato venti giorni fa. Non abbiamo avuto tanto tempo. Ho incontrato la proprietà a New York. Le cose sono state fatte in modo rapido. Come svolgerò questo ruolo? Il mio carattere è sempre quello. Sono diventato più chiacchierone col tempo. I ruoli sono diversi rispetto a quando ero giocatore. Ma è importante anche quell'esperienza che deve essere ritrasmessa. Progetto e ruolo sono legati. A livello dirigenziale non ho esperienza, il fatto di aver Leo vicino è importante. Ma credo di conoscere la materia e l'ambiente. Leo è stato fondamentale per la scelta di dire sì. Il mio ruolo? Prima squadra, settore giovanile, mercato, rapporti con l'allenatore. Tutto ciò che fa Leo farò io. Magari faremo le parti del buono e del cattivo. Condivideremo tutta l'area sportiva. Sento la responsabilità di far tornare il Milan al top. Ma poi c'è la bellezza di tornare nell'ambiente che mi ha fatto crescere. Nel calcio c'è un'evoluzione continua. Chi non lo capisce rimane indietro. A livello tecnico tattico c'è qualcosa che torna e che passa di moda. Ma non ho visto grande cambiamenti dal 2009. La società deve essere solida. E questa società lo sarà. Non ci saranno spese pazze, c'è il FPF. Di mercato ne parleremo. C'è tempo. La società è seria e vuole tenere il club per medio lungo temine. La mia storia mi obbliga a non prendere impegni a breve termine. Gattuso? Ci siamo salutati. Ci vedremo a brevissimo. La squadra? Veniamo da due sesti posti. Cercheremo di migliorare la squadra. Sono arrivato oggi. Da qui a fine mercato qualcosa si saprà. Alla base di tutto c'è l'amore verso il calcio e questa squadra. Se c'è una scelta, per me è il Milan o la nazionale. Poi l'amicizia ed il progetto serio hanno fatto che io sia qui. Il nuovo capitano? Ne abbiamo già parlato? Devono essere coinvolte più componenti. Non avendo parlato nè con l'allenatore nè coi giocatori diventa difficile rispondere. Cosa mi bolle dentro? Prima avevo il campo che mi permetteva di essere freddo. Ma sono sempre stato un passionale. Sono qui per imparare e per dare tanto. La mia carriera dirigenziale inizia oggi. Spero che sia lunga e piena di successi. I rapporti con la curva? Il rapporto mio coi tifosi è stupendo. Mi amano e me lo hanno sempre dimostrato. Quel che è successo è rimasto lì e non è nei miei pensieri. Non devo ricucire nulla. Sarò giudicato per quello che produrrò. Per me quello che è successo è dimenticato. Non mi aspetto striscioni. Non me li aspettavo nemmeno da giocatore. Ho avuto una carriera molto lunga. Quando ho deciso di chiudere ho cambiato capitolo. Sono sempre stato appassionato di calcio. Ho seguito il Milan. Ora voglio concentrarmi su questo nuovo progetto. Caldara e Romagnoli sono tra i giovani più promettenti. Una coppia da nazionale del futuro. Poi mi ha fatto impressione la parabola di Cutrone. L'ho sempre seguito. Ha una voglia fuori dal comune".

Scaroni:"L'arrivo di Paolo Maldini è una pietrona nella costruzione del Milan. Ha disputato più di 200 partite rispetto a Baresi. Ha dei record incredibili. Il suo ruolo? Supporterà il Milan in tutta la strategia nell'area sportiva e non solo. Gandini prossima presentazione? Dell'AD ne parleremo dopo le vacanze. Io non pongo scadenze ravvicinate o imperative. E' una scelta che deve essere fatta con calma. Ma non voglio andare troppo avanti con la delega da AD. Sono fiducioso che si possa risolvere nelle prossime settimane o mesi. Milan ai milanisti? Sì, a partire da me. Qui sono tutti appassionati. Vedo Maldini e Leonardo muoversi come se non fossero mai usciti dal Milan. Maldini e Leonardo saranno gli alfieri del Milan nel mondo".

Leonardo:"Che tasti ho toccato? Il sì di base di Paolo esisteva. Ci conosciamo da 21 anni. Il suo sì c'è sempre stato. Mancavano le combinazioni. Avere qui Paolo mi rafforza molto anche umanamente. Con lui ho sempre condiviso tutti i momenti al Milan. E lui ha fatto lo stesso. Non è una cosa di oggi. Io sarò con Paolo e Paolo sarà con me in tutto. Ci unisce l'amicizia. Questo è la base di tutto. Paolo rappresenta tutto in questo società: credibilità, impegno, storia vincente. Nessun'altra squadra ha un simbolo così importante. Altri hanno vissuto il legame ma non le vittorie. E' unico. Ho provato a portare Maldini a Parigi? Sì, ne abbiamo parlato. Ma era una realtà diversa. Qui è casa sua. Il nostro è stato anche un percorso di vita. Per me è stato immediato chiamare Maldini. La presenza di Maldini esclude un DS? Oggi ce ne occuperemo noi. Se hai qualcuno a fianco deve esserci sintonia totale. La scelta delle persone è fondamentale. Quello che mi ha sempre stupito in Paolo è la costanza e l'impegno. Il comportamento di un giocatore del Milan deve essere come quello di Paolo quando si allenava. La società deve imporre certi ritmi. Non serve solo comprare i giocatori ma anche una gestione interna. Vogliamo gente seria, che si impegna. Gente che vuole stare qui. Nome top per il fair play finanziario? Compatibilmente con il FPF non ci sarà il top. Poi stiamo provando a fare un mezzo miracolo ma non credo che ci riusciremo. L'operazione fatta con la Juve è dentro il FPF. Dobbiamo spendere quanto incassiamo o avere una perdita minima. Abbiamo un impegno molto stretto con la Uefa e da lì non possiamo uscire. L'idea è far crescere questa macchina e poi avere la possibilità di investire. Sarà una cosa graduale. Milinkovic Savic? (grandi risate) Chi? E' un sogno non solo per noi. Per tante squadre. Oggi non ci è concesso sognare. Tempo fa dissi che avrei preso lui se fosse stato un dirigente. Oggi non è fattibile. Kalinic all'Atletico Madrid? Ci siamo quasi".

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miii che domandone di Suma
 

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