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Ecco la conferenza stampa di Vincenzo Montella alla vigilia di Juventus - Milan di supercoppa:"Il ritardo non è dipeso da nessuno e non rappresenta un alibi. Sono convinto che domani la squadra sarà meno stanca. Ma l'organizzazione prevedeva la partenza per il 20. Cosa servirà? Affrontiamo una squadra molto forte, costruita per arrivare in fondo in Champions. Dobbiamo mettere in campo ogni tipo di energia. Dobbiamo giocare con entusiasmo e con spirito. Noi vogliamo fare la partita ma talvolta si può partire anche un pò più bassi. L'importante è che la squadra sappia comportarsi nelle varie fasi di gioco. Siamo cresciuti rispetto alla partita di campionato. Ma sono cresciuti anche loro. Gli italiani in campo? Probabilmente saranno più di 7 (ride). Domani non sarà una battaglia ma una partita di calcio. Speriamo di vedere bel calcio. Loro sono abituati a preparare queste partite. Io credo che le nostre armi debbano essere l'entusiasmo e la leggerezza. Questi ragazzi ci sono arrivati per meriti loro. Vincere è una possibilità per regalare un altro trofeo a Berlusconi che ci trasmette la sua voglia di vincere ancora. Partita più importante della mia carriera? Ce ne sono state diverse. In questo momento è sicuramente la più importante. Nella totalità, no so. Se ho dato traguardi importanti? Io lo do a me stesso e ai giocatori, continuamente. Dobbiamo crescere sempre. Poi ci sono degli esami. Essendo una partita secca, conta più di altre partite il risultato al cospetto della prestazione. Ma noi dobbiamo crescere continuamente come gruppo. E' bello giocare qui. E' una bella cornice. Anche per farsi conoscere all'estero e per conoscere l'estero. Partite di Serie A qui? Non ci vedo nulla di male. Sarei curioso. Gli arabi conoscono bene il nostro campionato. Qui ci sono anche le strutture per svolgere questo evento nel migliore dei modi. Stiamo lavorando sia per presente ma anche per il futuro, con i giovani. Il nostro obiettivo è portarli sempre più in alto. Honda? Sono contento di allenarlo. Non so se domani giocherà. E' un grande professionista. Difendersi basso non deve essere una vergogna. Una squadra, per essere vincente, deve essere equilibrata. E la stessa Juve lo insegna".